Safena

Gentili dottori, vi scrivo per mia madre che ha 79 anni ed il seguente problema venoso: dalla diagnosi di un vostro collega a seguito di ecodoppler : “safena interna sinistra dilatata e refluente per tutto l’asse fino a Z 5. Perforante di rientro in Z5 Z6.” Faccio presente che questa incontinenza risale a 9 anni fa; allora mia madre effettuò delle ecosclerosi che chiusero la safena. Faccio anche presente che la paziente non ha nessun tipo di problema (dolore, gonfiore, difficoltà nel camminare) ad eccezione di una grande macchia bluastra nei pressi della caviglia. Il suo collega ha consigliato chirurgia laser assistita (credo con la procedura detta ELVES).Io nutro dei dubbi per l’età avanzata di mia madre che è , peraltro, un soggetto allergico

Le domande sono: 1) nella considerazione del rapporto fra rischi e benefici, a vostro avviso, l'ntervento potrebbe essere evitato? 2) In attesa di una consulenza diretta da parte di un altro vostro collega, vorrei far acquistare a mia madre delle calze a compressione (che il il chirurgo cardiovascolare precedente non ci ha segnato dando per scontato che avremmo deciso per l'operazione immediata); potreste consigliarmene un tipo con un giusto grado di compressione?
Grazie
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234 20
CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA

Gentile Utente,
premesso che l'età di per sé potrebbe non costituire una controindicazione ad un intervento ma andrebbe commisurata ad altre valutazioni di carattere generale, l'indicazione al trattamento chirurgico, il tipo di tecnica e l'estensione, ma anche eventuali alternative terapeutiche (es. nuova sclerosi), andrebbero ovviamente confermate e pianificate da una accurata valutazione dal vivo.
Consideri tuttavia che una ricanalizzazione dopo scleroterapia non richiede di necessità ulteriore trattamento, soprattutto se correlata con scarsa o nessuna manifestazione clinica.
Fatte salve le considerazioni di cui sopra, l'impiego della calza elastica potrebbe essere comunque considerato come valida alternativa e in ogni caso come necessaria terapia complementare ad altri provvedimenti.
L'individuazione del tipo, modello, taglia e classe di compressione sono tuttavia parametri relativamente critici da commisurare al caso specifico ed andrebbe affidata ad una valutazione specialistica.
Le accludo due miei articoli che potrebbero esserLe utili:

https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/198-le-calze-elastiche.html

https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/1143-varici-e-capillari-a-volte-tornano-il-problema-delle-recidive.html

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore grazie per la risposta; non mi è chiaro tuttavia questo passaggio :"Consideri tuttavia che una ricanalizzazione dopo scleroterapia non richiede di necessità ulteriore trattamento, soprattutto se correlata con scarsa o nessuna manifestazione clinica".
Le faccio presente che mia madre ha fatto le terapie sclerosanti 9 anni fa.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234 20
A volte, ma non sempre, una ricanalizzazione post-scleroterapia comporta una evidenza anatomo-strumentale senza corrispettive manifestazioni cliniche.
In altre parole: la vena è ricanalizzata, ma per le trasformazioni comunque subite come esito della scleroterapia potrebbe non dare luogo a sintomatologia eclatante.
Restano in ogni caso considerazioni da verificare nel caso specifico.
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Dr. Antonio Tori Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente 326 19
Buon giorno,
se la mamma è ASINTOMATICA il mio consiglio è quello di non fare NULLA!
Certamente se le cose mutassero ricorrerei ad una nuova Sclerosi e non certamente ad un Laser.
Oggi col fatto che le "nuove" metodiche termoablative sono più semplici ( se eseguite da esperti) e certamente meno invasive si tende a proporle in modo eccessivo.
Un paziente di 79 anni asintomatiche, non deve essere sottoposto ad alcun trattamento. Bene la calza elastica sulla cui compressione consiglierei una I° classe.
cordiali saluti
A.T.

Dr. Antonio tori

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dott. Tori, la ringrazio vivamente per la sua straordinaria chiarezza ed onestà (non è da tutti); le auguro buon anno, di vero cuore.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Tori, mi scuso se la disturbo ancora. Nella precedente richiesta di consulto ho tralasciato di indicare che mamma (che è un soggetto allergico) manifesta , molto spesso, rossore anche nella zona dell'arto inferiore in cui c'è la macchia bluastra di cui parlavo. In alcuni momenti, in particolare, il rossore è localizzato intorno alla macchia (come una sorta di aureola) e provoca prurito. Questo fastidio, però, scompare con Gentalin beta pomata , Zirtec e, a volte, 3 mg di cortisone al giorno. Il suo collega (chirurgo cardiovascolare) che l'ha visitata ha parlato di allergia aspecifica con rush cutaneo di nnd.
Le domande sono :
a) quali sono i segnali che mi devono allarmare ossia quali sono i sintomi di una flebite o trombo flebite?
b) L'impiego della calza è controindicato nel caso dei rush cutanei descritti o può comunque indossarla nei momenti in cui il rush scompare?
Grazie
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Dr. Antonio Tori Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente 326 19
Questa manifestazione clinica che molti "scambiano" per flebite superficiale è una DERMO-IPODERMITE, tipica dei pazienti flebopatici, molto fastidiosa ma assolutamente innoqua.
Tanto è vero che passa rapidamente col cortisone ( il gentalin beta contiene anche antibiotico, meglio solo cortisone: Temetex ))
Consiglio, quando si presenta di fare una medicazione occlusiva con del Domopak sopra la pomata. Da mantenere intatta per 2/3 giorni.
I segnali di una TVP sono parecchi; Edema,Dolore.....ma non può valutarli se non un medico.
Quando c'è una irritazione cutanea la calza elastica non va indossata:
saluti
A.T.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille
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