Colon irritabile, gonfiori e dolori addominali

Mi rivolgo a Voi per esporre il mio caso e sapere se presenti aspetti tali da prestarsi a un approccio coloproctologico. Ho 42 anni e soffro di disturbi del colon da quando ne avevo 19. Inizialmente si trattò di una (così diagnisticata) stipsi spastica, che non era accompagnata da dolori e che fu curata in effetti in modo efficace con una dieta a base di fibre. Ma un paio d'anni dopo - era il 1988 - comparvero sintomi diversi: sinteticamente meteorismo, difficoltà a espellere i gas intestinali, gonfiori e dolori addominali (mentre i precedenti problemi di stitichezza erano passati in secondo piano). Svolgendo una terapia farmacologica nella quale si alternarono vari medicinali, uscii da questa 'seconda stagione' grossomodo alla fine del 1990. Da allora ho avuto un periodo piuttosto lungo di sostanziale tranquillità, sebbene - pur in grado modesto - la tendenza al meteorismo e all'accumulo d'aria in corrispondenza delle flessure intestinali mi ha comunque accompagnato costantemente. Ciò fino a un nuovo aggravamento dei sintomi, nel 1997: di nuovo gonfiori, accumulo d'aria nell'intestino, dolori. Da allora in poi potrei descrivere lo sviluppo di tale sintomatologia come una curva nel complesso discendente (cioè tendente a peggiorare), anche se magari, di tanto in tanto, contrassegnata da una tregua o addirittura magari da parziali miglioramenti del quadro. Quadro che purtroppo e letteralmente degenerato nel 2008, dopo aver contratto - in gennaio - un virus influenzale unito a disturbi intestinali. La mia sensazione (forse grossolana) è che quell'episodio abbia fatto precipitare un peggioramento dei sintomi che però si era, lentamente, verificato anche nel 2006 e soprattutto 2007. In sostanza, dalla metà dell'anno corso, i gonfiori sono 'esplosi'; il mio addome è permanentemente dilatato e teso, in corrispondenza alternativamente della curva splenica e di quella epatica, tanto da premere sulla faccia interna della gabbia toracica, provocando un fastidio incessante. I dolori vanno e vengono, a loro 'estro'; e talvolta ricompare anche una certa difficoltà di evacuazione. La mia sensazione è di avere una qualche ostruzione, alternativamente sul lato sinistro e su quello destro dell'addome, che rende difficoltosa sia l'evacuazione, sia l'espulsione d'aria. La qualità della vita che ne deriva è pessima: ciò sebbene faccia - da sempre - attività fisica e segua una dieta molto oculata, con frutta, verdura, acqua in abbondanza. Naturalmente ho consultato decine di specialisti ed effettuato anche indagini endoscopiche, ultima in ordine di tempo una colonscopia che sdembra aver rilevato solo un colon molto lungo e incline al ristagno di feci, che si disidraterebbero e provocherebbero la produzione di gas.
Ringraziando dell'attenzione, cordialmente saluto.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
I sintomi che lei descrive sono abbastanza tipici della Sindrome del Colon Irritabile: su questa condizione puo' trovare numerosi articoli, anche su questo sito, che possono aiutarla a capire e, ovviamente, a fare il possibile per minimizzarne le conseguenze.
A tutto cio' si aggiunge una condizione anatomica (il cosiddetto "dolicocolon") che di certo non aiuta a stare meglio: purtroppo pero' non ci sono rimedi per ovviare a questo. A meno che non vuole sottoporsi ad un intervento chirurgico per accorciarlo... ma ovviamente questa e' soltanto una battuta!
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Colgo l'occasione per porre un'altra domanda: qual è il migliore strumento diagnostico per visualizzare la morfologia di un colon? Ho sentito e letto di tac e risonanze magnetiche, però vorrei avere un parere specialistico e attendibile. Grazie ancora per l'ottimo e utile servizio
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Gentile Utente
In merito alla domanda: qual è il migliore strumento diagnostico per visualizzare la morfologia di un colon?

Il clismaTC del colon è l'esame che meglio descrive la morfologia del colon con una buona valutazione della parete intestinale sia interna (ispessimenti e infiltrazioni di grado minimo) ma soprattutto di quella esterna, rispetto ai segni indiretti del clisma opaco e della colonscopia. Ho risposto per soddisfare questa sua curiosità, non per incoraggiarla ad eseguire ulteriori esami per chiarire la morfologia del suo colon che, per la sua patologia, non necessita di ulteriori indagini strumentali.
Saluti

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Quanto suggerito dal Collega e' certamente condivisibile, ed anche altri esami come quelli da lei stesso descritti possono essere in certi casi utili allo scopo. Quello su cui pero' la invito a riflettere sono le motivazioni per cui ci si debba sentire in obbligo di studiare la morfologia del colon. A cosa giova conoscerne le curve? Qual'e' l'indicazione a questo studio, e quali i possibili benefici? Tenga conto che, seppur in misura trascurabile, TC ed Rx impongono che il paziente assorba una certa dose di radiazioni, cosa del tutto inutile dove non se ne ravvisi l'utilita'. Senza contare i danni al portafoglio: nessuno lesina sulle spese per la salute, ma quando tutto e' funzionale alla sola soddisfazione di una curiosita' personale anche la spesa modica del ticket andrebbe valutata...
Cordiali saluti
Colon irritabile

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