Sensibilità ano eccessiva

Buongiorno dottori,ho lasciato molte domande su questo sito, sempre relative allo stesso problema, spero di non dar fastidio, ma, dopo alcune visite mediche, ho sempre più dubbi.
Ho 23 anni e da quando ne ho 16 (ma anche prima a mio ricordo) soffro di emorroidi.
Con una dieta abbastanza rigorosa,e attenzione nell'andar di corpo una volta al giorno, ho "marginato" questo mio problema.
Ora ogni tanto, con cause sempre valide, mi ricrea dei problemi (ragadi, bruciore/dolore in un punto specifico nel momento dell'atto, a volte (rare) gonfiamento delle emorroidi che stanno sull'ano (credo siano quelle esterne)...e tutto questo ha sempre un motivo scatenante che so riconoscere)
Il mio dottore ha detto infatti, che soffro di emorroidi ma non sto a uno stadio elevato, e posso star tranquillo.
Il mio principale fastidio legato all'ano (nn so se siano emorroidi o altro) è dovuto a una spiacevole sensazione che avverto totalmente casuale nel corso della giornata.
Senza motivo, senza sapere cosa lo scatena, va e viene, ed è la sensazione di avere un peso dentro al retto.
A volte mi basta semplicemente sfiorare l'ano (che al tatto par normale)per scatenare una sorta di "ipersensibilità" dell'ano stesso, con la sensazione che se mi rilasso mi escano le budella (è difficile da spiegare).
Ho letto di varie sindromi non emorroidarie, ipertono del retto (il mio medico nel visitarmi mi disse "guarda che le emorroidi stanno benissimo...forse tieni il retto troppo contratto per lo stress"), sindrome dei muscoli tesi e altre...volevo sapere, questi miei sintomi, che non ritrovo in nessuna sintomatologia emorroidaria possono rientrare in qualche altra sindrome? in caso, che tipo di medico dovrei contattare?
grazie ancora
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Lo Specialista da contattare in questi casi e' sempre comunque il Chirurgo. Se a seguito di una accurata visita venissero fuori dei dubbi si potrebbe pensare di effettuare ulteriori accertamenti: una rettoscopia, una manometria, o magari altro. Le emorroidi spesso si associano ad un prolasso mucoso, oppure potrebbe trattarsi di una sindrome da defecazione ostruita, o ancora un "semplice" (semplice si fa per dire...) tenesmo rettale. Tutto pero' deve partire con una visita, altrimenti sara' difficile orientarsi verso la corretta diagnosi.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
Visto che leggo che esercita a Roma, ed essendo io di Roma...e non conoscendo nessuno nel campo, lei in che struttura esercita? e il costo di una visita quanto sarebbe?
La ringrazio ancora
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Non siamo soliti dare queste informazioni sul sito. Tutto quello che c'e' da sapere e' in ogni caso ricavabile dalla scheda medico, alla quale puo' accedere cliccando sul mio nome qui a lato.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Per la prima volta ho eseguito una visita proctologica, e i risultati sono questi:
in parole povere, a livello "emorroidario" il chirurgo ha trovato ben poco (un lievissimo prolasso che non richiede operazione chirurgica da quanto è "insignificante" ma che va comunque tenuto sotto controllo in futuro).
Invece ha riscontrato (con parole mie) una sorta di disfunzione dei muscoli anali.
In pratica è come se io non fossi in grado di "spingere" le feci fuori.
Forse a causa di problemi di stress (sono effettivamente comparsi questi sintomi quando i miei genitori si separarono) misti a paura per le emorroidi, mi hanno spinto ad abbandonare la "padronanza" dei muscoli, essendo, paradossalmente, così attento a non sforzarmi troppo da crearmi questo problema.
La visita è stata fatta sia con il classico guanto, che con un arnese per guardare dentro (che lui ruotava per ogni "lato").
Dopo la visita mi ha quindi consigliato di sottopormi a delle sedute di manometria per un "bio feedback" (mi pare).
Volevo sapere, se (mentre aspetto queste sedute) ci fossero dei consigli da applicare allo stile di vita o altro per poter accelerare i miglioramenti della sintomatologia, che si avverte come una sorta di peso/scomodità all'interno del retto.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
L'arnese si chiama proctoscopio, e il biofeedback mi trova d'accordo, visto la diagnosi sulla quale si sta orientando. Per accelerare i miglioramenti puo' essere intanto consigliabile avere un ritmo di vita il piu' regolare possibile, che tenga conto anche dei tempi scanditi dalle funzioni intestinali. E poi ovviamente controllare la dieta.
Cordiali saluti
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