Colite ischemica e mieloma multiplo

Gentili dottori,
mia madre, 64 anni, circa 1 mese fa ha avvertito, improvvisamente, forti dolori addominali con frequenti scariche diarroiche e sanguinamento rettale di media intensità (sia perdite sole che miste a diarrea). Ricoverata d'urgenza in Ospedale, ha eseguito: visita per escludere emorroidi, ecocardiogramma, analisi del sangue risultate nella norma e compatibili con un quadro di mielosi multipla diagnosticata circa 1 anno e mezzo fa e sino ad ora stabile e asintomatico in stadio I.
Adeguatamente reidrata e tenuta in osservazione, ha avuto una "remissione" spontanea dei dolori addominali, delle scariche diarroiche e delle perdite di sangue (sempre più rade sino alla completa scomparsa nell'arco di circa 24 ore). Dopo 4 giorni dal ricovero è stata eseguita colonscopia (fino al cieco) e la diagnosi è stata di colite ischemica e sono stati altresì riscontrati diverticoli nel sigma. Il giorno successivo è stata dimessa, le è stata prescritta una cura antibiotica per alcuni giorni e le è stato detto di seguire una dieta povera di grassi, fritti, e di evitare alcuni cibi e ad oggi i sintomi descritti non si sono più manifestati.
A distanza di dieci giorni abbiamo ritirato il referto istologico che riporta:
BIOPSIA SIGMA. Quadro istologico coerente con l'ipotesi clinico-endoscopica di colite ischemica (necrosi mucosa parziale coesistente con la presenza di microcripte atrofiche e con focale ialinizzazione della lamina propria).
Data referto del 23/02.
A mia madre è stato detto di effettuare anche visita cardiologica che è in attesa di eseguire.
Le informazioni che volevo gentilmente chiedere sono le seguenti:
1) è possibile in qualche modo prevenire/evitare che un evento del genere si ripeta nuovamente, con conseguenze anche più serie (ad es. ripetere ciclicamente le analisi, seguire una particolare dieta o altro)?
2) può esserci qualche correlazione tra colite ischemica e mieolosi multipla (anche se mia madre, a parte i valori ematici, non ha sinora avuto nessun altro sintomo tipico di questa patologia, non ha effettuato alcun trattamento, ma esegue semplicemente il follow-up trimestrale)?
3) il referto parla di "necrosi mucosa parziale": questo stato è reversibile?
4) Cosa si intende con "presenza di microcripte atrofiche e con focale ialinizzazione della lamina propria"?
5) esiste qualche centro specializzato nel trattamento/cura/prevenzione della colite ischemica?
Vi ringrazio profondamente qualora vorreste dedicare un pò del Vostro prezioso tempo.



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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente,

ormai non credo che per sua madre si possa fare prevenzione della colite ischemica ma purtroppo trattare i suoi sintomi e le eventuali complicanze.

credo ce debba essere approfondite lo studio vascolare del colon per verificare ed eventualmente identificare i tratti più colpiti.

bisognerà inoltre studiare se esistono altri fattori concomitanti o predisponenti tale forma.

mi sembra che i colleghi che la tengono n cura siano sulla strada giusta e le abbiano consigliato i passi successivi.

come lei sa le consulenze a distanza sono quantomai suerficiali proprio per il mezzo che viene utilizzato.

mi tenga informato sui prossimi passaggi diagnostici.

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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