Ragade ed emorroidi in gravidanza

Il problema fondamentae è quindi la ragade. La terapia con i dilatatori è quella comunemente indicata ed usualmente è efficace. Può utilizzare eventualmente anche quanche pomata anastetica o al cortisone per ridurre il dolore. Assuma a sufficienza liquidi o qualche bustina di polietilenglicole per ammorbidire le feci.

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

la ringrazio per la tempestiva risposta, in questi gg sto facendo una dieta ricca di fibre e mi sto aiutando con la pomata nefluan che mi riduce il dolore, ma vorrei sapere se è normale che le emorroidi non regrediscano, se quando vado in bagno e mi esce sangue e ho dolore per diverse ore a seguire posso fare cmq il dilatatore, poichè non riesco ad inserirlo.... e ne approfitto anche per chiederle se il parto naturale può aggravarmi la situazione.
Cordiali saluti

Per il dilatatorie deve essere rispettata la procedura ( non ho capito se lo inserisce quando sono fuoriuscite le emorroidi e con l'intento di farle rientrare). Ovviamente il parto naturale può aggravare una patologia emorroidaria preesistente.

dunque per le emorroidi la cura che mi ha dato lo specialista è il prisma, il dilatatore come cura della ragade, premetto che le emorroidi sono già totalmente fuori, quindi mi chiedevo se la cura del prisma già al secondo ciclo non le fa ridurre, e lo specialista dice che sono di colore chiaro e non "problematiche", è nella norma che ancora non succeda nulla? per quanto riguarda la pomata non posso usarne con cortisone per la gravidanza ecco il perchè di tutti questi miei dubbi, mi è stato spiegato che con la gravidanza non possono essere usati farmaci che comunemente aiutano i minor tempo. Per i dilatatori appunto è a suo dire) un modo fisiologico per curare la ragade..e ho veramente il terrore ad applicarlo visto il dolore che ho...per quanto riguarda il parto naturale mi è stato detto sempre dallo specialista che non aggraverei in nessun modo la situazione, la ragade rimarrebbe tale e le emorroidi non peggioreranno...io sono due settimane passate che piango dal dolore e ho paura di portarmi questa situazione fino al parto e dopo, cerco di capire le varie funzionalità dei farmaci o rimedi che mi sono stati dati ma faccio davvero fatica a capire, e sopratutto quali sono i risultati e i tempi....

Posso suggerirle di chiedere parere ad un secondo proctologo ?

Mi aggiorni.

lo stesso consiglio l'ho avuto dal mio medico di famiglia, solo che lui si era davvero arrabbiato per i dilatatori e mi creda ho paura a sentire vari pareri perchè poi non saprei a quale credere, tra l'altro il mio ginecologo mi ha detto che se lo specialista non mette per iscritto che non posso fare il parto naturale loro mi faranno fare questo poiche a dire dello specialista io non aggraverei la situazione, tra l'altro sto assumendo ferro due volte al di perchè sono anemica quindi già questo per loro è un problema primario, ma io sto male davvero e tra la pressione 55/100 (più o meno è sempre questa), la mancanza di ferro, emorroidi e ragade ...40gradi all'ombra....e pareri completamente diversi....mi creda sto vivendo un incubo. Se non le reco troppo disturbo potrei sapere la funzionalità del prisma e dei dilatatori? in modo specifico quale sarebbe il risultato da avere?

Gentilissima,
le fiale che sta assumendo hanno un effetto antitrombotico ( per evitare, nel suo caso, che si formi il coagulo all'intero delle emorroidi) mentre i dilatatori hanno lo scopo di ridurre lo spasmo del muscolo sfintere interno dell'ano che entra nella genesi della ragade. Sta inoltre assumendo delle compresse a base di flavonoidi con effetto vasoprotettore.

È importante però che sia lo specialista a valutare lo stato delle emorroidi e della ragade e dare precise indicazioni sulla terapia e sugli effetti della gravidanza sulle emorroidii.

Cordiali saluti

Quello che mi lascia perplessa è il fatto che devo avere questo dolore costante già da 3 settimane e ancora per tutta la gravidanza, capisco che la situazione non mi permette di assumere farmaci che possano provare a risolvere il problema, ma rimanere con questo dolore per altri due mesi,sperando che con il parto le cose non peggiorano, e solo poi cercare una soluzione la trovo una cosa assurda; Mi chiedo se effettivamente in gravidanza non c'è nulla che si possa prendere per il dolore ......contando che la tachipirina(unico antidolorifico tollerabile) non da alcun giovamento.
Cordiali saluti

Come ho detto prima deve essere lo specialista proctologo a valutare la situazione e proporre la terapia più opportuna. Non piossiamo, e soprattutto in gravidanza, dare ulteriori suggerimenti.

Cordialmente