Probabile ragade anale

Salve, sono un nuovo iscritto di 32 anni. Premettendo che non soffro di stitichezza ne di particolari patologie proctologiche (tranne un paio di episodi di emorroidi riferiti a 5 anni fa), il 30 di agosto 2012 a seguito di un episodio di defecazione difficoltosa ho avvertito un forte dolore anale localizzato assimilabile ad una lacerazione in quanto acuto e pungente e credo di avere notato una leggera striatura di sangue nelle feci. Dopo circa 10gg i sintomi (dolenzia piu o meno acuta, prurito e sensazione di umidità), sono rientrati sensa effettuare alcuna terapia.
Circa 20gg dopo, il 28 settembre, sempre durante una defecazione difficoltosa (ma non quanto la prima) ho avvertito nuovamente dolenzia anale localizzata nello stesso punto di cui sopra ma nessuna traccia di sangue. Da quel giorno ad oggi, passati i sintomi dolorosi più fastidiosi nei primi 2/3 giorni, continuo ad avere disturbi vari quali bruciore post defecazione, a volte sensazione di ano umido (anche se non ho notato perdite o cose del genere) e una leggera sensazione dolorosa , sempre localizzata nello stesso punto . La defecazione, che per fortuna sta avvenendo in maniera regolare, non comporta problemi particolari senonchè il solito bruciore. Non ho notato nessuna perdita di sangue.
Al momento sto utilizzando , su indicazione medica, un sapone specifico (anonet) che mi dà un buon sollievo, ed inoltre mi è stata prescritta antrolin crema, nella supposizione che si tratti di una ragade....
Alla data in cui sto scrivendo (8 ottobre) i sintomi sembrano essere leggermente migliorati......devo eseguire visita proctologica oppure non è il caso?
Grazie
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Purtroppo la ragade (se questa fosse realmente la diagnosi) ha un andamento cronico, il che vuol dire che non si chiude facilmente. Guarirebbe se non fosse sottoposta praticamente ogni giorno alle trazioni provocate dalla defecazione, ma siccome andare al bagno e' inevitabile la terapia diventa un po' piu' complessa. In genere l'uso dei dilatatori anali, insieme ad un regime alimentare che mantenga soffici le feci, puo' dare giovamento in maniera naturale, ma l'utilizzo di farmaci specifici e' spesso inevitabile: per questi ultimi pero' e' preventivamente necessario verificare la correttezza della diagnosi con una visita, meglio se specialistica.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com