Emorroidi (chiarimenti)

Salve a tutti, sono nuovo e mi sono iscritto per avere alcune risposte riguardo il mio problema che mi affligge da circa 2-3 settimane, le emorroidi.
Premetto che prima di andare dal medico di famiglia mi sono ampiamente informato su internet sulle cause e le cure del problema, per quanto riguarda le cause, purtroppo rientro in tutte, cioè che faccio una cattivissima alimentazione, non faccio attività fisica, bevo pochissimo, faccio una vita molto sedentaria, e ultimamente ho fatto non pochi sforzi di sollevamento anche molto pesanti, quindi è tutta colpa mia presumo... per fare un quadro più chiaro della questione le mie emorroidi si manifestano in questo modo, quando vado a defecare, (e sono anche molto stitico a causa della mio cattiva alimentazione sopracitata) nello sforzo si forma questo gonfiore di pelle attorno i bordi dell'ano per poi rientrare pian piano dopo 1-2 minuti circa, voglio precisare che non ho nè dolori nè sanguinamenti nè bruciori ma solo rari e lievi pruriti nella zona anale durante il giorno. Il medico mi ha prescritto questi due medicinali enervein compresse da usare 2 volte al giorno 1 dopo ogni pasto e pentacol 500 gel rettale da usare la sera, inoltre mi ha detto di bere tanta acqua e di moderare l'alimentazione assumendo rendendola ricca di fibre per eliminare la stitichezza.
Ora sono 3 giorni che mangio solo alimenti con fibre, bevo tantissimo e sto assumendo i farmaci el'unica cosa che ho notato fin ora sono le feci che stanno diventando sempre più morbide e facili da espellere ma nonostante ciò le emorroidi si presentano lo stesso al momento della defecazione, è normale? è ancora presto per far sì che i medicinali facciano effetto? mi sto preoccupando inutilmente?
La domanda che più mi turba è questa: questa cura del medico serve ad eliminare le emorroidi o solo a limitarne il problema? se questa fosse una cura quanto ci vuole in media per eliminare il problema? inoltre nella giornata di ieri ho defecato 4 volte, questo è dovuto al nuovo tipo di alimentazione o è un effetto dei farmaci?

Gradirei, una risposta sincera e corretta ad ogni mia domanda e confido nelle vostre conoscenze per stare tranquillo psicologicamente nei prossimi giorni, grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
In base a quanto scrive appare ragionevole supporre che modificando le abitudini scorrette il problema si risolva. Qualora cosi' non fosse, ed è poco previdibile, esistono diverse soluzioni terapeutiche in grado di risolvere il problema in ogni caso.Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Innanzitutto grazie per la veloce risposta, però ho ancora questo dubbio, i medicinali prescitti dal medico sono giusti e devo continuare così? inoltre ho dimenticato di porre un'ultima domanda, questo problema di emorroidi si risolve o è una cosa che ormai è uscita alla quale posso rimediare solo tramite intervento?, grazie ancora.
Insomma alla fine tutto quello che io voglio è andare in bagno tranquillamente senza far uscire questi gonfiori ai bordi dell'ano e la mia paura più grande è che possa peggiorare...
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
La terapia indicata è condivisibile.L' evoluzione e l' eventuale necessita' di ulteriori terapie si vedranno in seguito come le dicevo.
[#4]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Gentile utente
Il collega Favara le ha già risposto.
Condivido quanto detto è aggiungo che la terapia farmacologica e la dieta serviranno a ridurre la sintomatologia legata al suo prolasso emorroidario, ma nessun farmaco o dieta potrà riportare in sede il tessuto emorroidario prolassato.
Il grado di prolasso emorroidario rimarrà tale, ma con gli opportuni accorgimenti non peggiorerà.
Se tale "situazione", nonostante gli opportuni accorgimenti, le crea problemi ed interferisce con la qualità della sua vita, non le resta altro che correggere il prolasso chirurgicamente.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#5]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie per le delucidazioni e aggiungo che alla fine i miei sospetti da "ignorante in materia" erano giusti, solo un intervento potrà guarirmi del tutto, perchè è già da una settimana che faccio uso della terapia farmacologica e nonostante ho sconfitto la stitichezza quando vado in bagno il gonfiore anale si presenta comunque anche senza sforzo...

A questo punto vorrei fare altre domande se possibile, se io interrompessi la terapia farmacologica il problema potrebbe peggiorare o ne devo essere dipendente per tutta la vita?

Le nel, mio caso, lo eseguirebbe un intervento chirurgico al fine di eliminare il problema? ho letto che ci sono tante tecniche ma ognuna ha i suoi pro e contro con diversi effetti collaterali o basse probabilità di riuscita in termini di longevità... io vorrei farlo ma sapendo questo ne sono molto diffidente...

Per favore illuminatemi, grazie.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Come le dicevo: la terapia farmacologica serve solo a lenire le complicanze legate al prolasso(congestione, dolore, sanguinamento, prurito,etc. etc.) ma non a ridurre il prolasso.
Qiundi non il "gonfiore" alla defecazione.

La malattia emorroidaria è un malattia evolutiva, il grado di prolasso può peggiorare o rimanere tale, ma mai regredire.

A distanza e senza averla visitata non posso dirle di sospendere la terapia, ma posso consigliarle una visita proctologica.
Il collega che la visiterà potrà valutare l'entità del suo problema ed l'eventuale opportunità, in relazione alla sintomatologia riferita ed a quanto questa interferisce con la qualità della vita, di operare o meno una correzione chirurgica del prolasso con la tecnica che riterrà più opportuna, tenendo presente le indicazioni menzionate nelle linee guida internazionali.
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