Bruciore emorriodario

Buongiorno,
da quasi 2 mesi avverto un bruciore molto fastidioso che ho trattato inizialmente con arvenum 500 (6 compresse al giorno per una settimana + pomata proctosoll) ma con scarsi risultati. Anni addietro mi era successa la stessa cosa che è durata parecchio. Ho fatto una visita proctologica 10 giorni fa e questo è il referto: piccole trombosi emorroidarie con modesto prolasso e retto normo tonico; emoorrodi di 3° grado; consiglio intevento chirurgico.
La visita è stata molto rapida e tutto si è incentrato sulla necessità di intervenire, e considerando che si tratta di clinica privata non ho avuto dubbi che si parlasse solo di questo. Mi ha prescritto una cura a a base di Pentaven fast 3 al giorno e pomata Proctoial per due volte al giorno. Ad oggi poco miglioramento e mi domando se non sia il caso di aggiungere anche qualche altro trattamento. Mi sto documentando sulle tecniche minivasive poichè sono terrorizzato dal decorso post operatorio e la mia attività professionale non consente molto tempo per il recupero, pertanto spero di poter accedere a interventi tipo Help Laser o THd che mi sembrano meno cruenti. Ho stabilito un contatto telefonico con un medico che opera con queste metodiche ma visto che ci vedremo a metà gennaio vorrei sapere se posso trovare un pochino di sollievo nell'immmediato. Ho ripreso anche attività fisica in piscina ma ancora il fastidio permane.
grazie e auguri per le prossime feste natalizie.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Nell'immediato credo che già stia facendo il possibile. Per quanto riguarda il trattamento definitivo ritengo che, trattandosi di un terzo grado, la terapia medica ormai non sia più adeguata. Giusta quindi l'indicazione di intervenire chirurgicamente. L'unica cosa che non capisco è il perché debba per forza farlo in clinica privata: se è una sua scelta bene, altrimenti prenda appuntamento presso il Centro di Proctologia del più vicino Ospedale, faccia la visita e si faccia mettere in lista per l'intervento. Non trattandosi di una procedura "salvavita" anche se questo le costerà un'attesa più lunga quanto meno si risparmierà un po' di soldi. Che di questi tempi non è male!
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la Sua risposta celere.
Approfitto per chiedere cosa pensa del trattamento laser Help o in alternativa della fleboterapia trap
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Non ho esperienza sulle tecniche da lei citate, ma nella risposta precedente volutamente non sono entrato nel merito delle procedure che si potrebbero eseguire perché non è possibile dare risposte univoche valide per ogni paziente: ognuno di noi è un caso a sé, ed è chiaro che il Chirurgo che si occuperà di lei sarà l'unico che potrà, a ragion veduta, consigliarle una delle varie metodiche possibili; che dovrà essere quella che, presumibilmente, darà i risultati migliori; su di lei e non necessariamente su altri.
Cordiali saluti
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Mi permetto di intervenire in qualità di Chirurgo flebologo.
La cosiddetta "fleboterapia rigenerativa" (TRAP) è una metodica propagandata da un Chirurgo PLASTICO che avrebbe lo scopo (MAI DIMOSTRATO) di "rigenerare", non si comprende secondo quale principio, le strutture venose interessate da fenomeni degenerativi.
In realtà non vi è alcuna dimostrazione scientifica di quanto sostenuto e l'inventore della metodica rifugge da qualunque confronto in sedi congressuali, affidandosi esclusivamente ai commenti in rete di sedicenti pazienti entusiasti.
Sta di fatto che le linee guida delle società scientifiche accreditate non fanno alcuna menzione della tecnica.
L'effetto che questo trattamento potrebbe ottenere è tuttalpiù quello di una "scleroterapia blanda", ma il farmaco utilizzato (che è una miscela di sclerosanti ben noti), per quanto è dato di sapere, non è registrato in Italia ed il suo utilizzo potrebbe esporre anche a ricadute di tipo legale.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 360 4
Gentile Utente
Da quello che descrive.
Il suo problema è legato al prolasso dei vasi emorroidari interni ed alla tortuosità dei vasi venosi emorroidari esterni, creatasi per un cedimento strutturale della parete rettale interna e di alcuni legamenti(Treitz e Parks) deputati a mantenere in sede la mucosa di rivestimento del canale anorettale.
Le vene in questione, tranne negli episodi di congestione , sanguinamento, trombosi, non presentano alterazioni patologiche a carico della parete(come quelle descritte per la patologia venosa degli arti inferiori) e non beneficiano di nessuna terapia flebotropica.
Il problema emorroidario è nel dislocamento e nella tortuosità, che impedisce un normale svuotamento del sangue nel circolo profondo.
La cosiddetta terapia flebotropica rigenerativa , come ha chiaramente scritto il collega Piscitelli, oltre che nella insufficienza venosa periferica , non rappresenta una reale e valida soluzione alle cause della malattia emorroidaria(prolasso rettale interno o iperafflusso) ed è per questo motivo viene considerata inutile, infatti non è riportata in nessuna delle linee guida delle più autorevoli società di Colonproctologia.

In merito alla HELP laser, se realmente il suo prolasso emorroidario è di III grado,non credo che possa risolverle il problema. Nei prolassi di III grado, la sola sclerosi cicatrizziale prodotta dal laser, a carico della partete rettale, non riesce, anche se si procede ad una dearterializzazione, ad ottenere una riduzione del prolasso.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com