Forti dolori intestinali cronici

Buonasera, sono la figlia di Giuseppe. Mio padre soffre ormai da più di tre anni di un mal di pancia invalidante, non riesce più ad andare a lavoro, fare sport, in alcuni giorni nemmeno ad alzarsi dal letto. Alterna periodi di forte diarrea a periodi di stipsi.
Cerco di riassumere la sua storia degli ultimi tre anni: ha cominciato con dei periodi di mal di stomaco e diarrea che lo hanno portato a pensare di avere qualche intolleranza alimentare. Abbiamo quindi fatto tutti gli esami del caso, per intolleranza a glutine, lattosio ed altri alimenti, ed emerse una leggera intolleranza al lattosio. Ma nonostante la variazione di dieta, i dolori persistevano. Decise quindi di provare ad eliminare altri alimenti, come pomodoro, arance, fritti e glutine. Per alcuni periodi il dolore spariva o si alleviava, ma puntualmente si ripresentava. Facemmo delle ulteriori visite, come gastroscopia e colonscopia, con risultato una diagnosi di colon irritabile (ma mi pare di ricordare, anche in questo caso, non ritenuto grave) e un'altra di calcoli alla colecisti. Il medico di base prescrisse quindi dei farmaci appositi, ma ci consigliò anche l'operazione per eliminare i calcoli. Facemmo l'operazione, la quale però rese mio padre molto debilitato e ad una settimana dalla dimissione dall'ospedale, fu nuovamente ricoverato per l'Helicobacter. Durante la permanenza in ospedale in isolamento, la frustazione lo portò a toccare psicologicamente il fondo. Faceva pensieri suicidi, mai messi in pratica fortunatamente. Fu quindi affiancato da uno psichiatra e cominciò ad assumere Xanas per diversi mesi, e la situazione sembrò migliorare. In tutto questo tempo mio padre ha sempre mangiato riso in bianco, pollo, zucchine, carote, branzino e poco altro, e comunque aveva degli episodi non troppo sporadici di dolori intestinali e diarrea, ma sicuramente più sopportabili. Man mano che il tempo passava, lo psichiatra e il medico di base consigliavano di diminuire Xanas, fino a che non ci consigliarono un farmaco alternativo meno invasivo, di cui purtroppo non ricordo il nome. L'estate scorsa, dopo due giorni dall'inizio di questo farmaco, andammo in vacanza in montagna e lì ebbe una ricaduta psicologica, con ancora pensieri suicidi. Tornammo in fretta e furia a casa, pensando potesse essere l'ambiente diverso. Da quel momento mio padre è seguito da un altro psichiatra e una psicologa, ma continua ad avere dolori intestinali, stipsi per lunghi periodi e una diarrea esasperante. Abbiamo recentemente consultato un altro gastroenterologo, ci è stato detto di effettuare un esame delle feci dal quale però risulta tutto nei limiti. Attualmente mio padre assume solo Cipralex e qualche integratore (ha perso quasi 10 kg da tre anni fa), mangia riso in bianco, pollo e zucchine e continua ad avere disturbi, soprattutto due-tre ore dopo pranzo, non ha energie e non si azzarda a far nulla.Mi scuso per l'imprecisione, rimango a disposizione, spero qualcuno possa aiutarlo.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
La negatività degli accertamenti effettuati e la sintomatologia fanno pensare ad un colon irritabile. Da escludere comunque una eventuale SIBO, sindrome da sovracrescita batterica intestinale ed un'intolleranza agli alimenti FODMAP:

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1858-pancia-gonfia-colon-irritabile-la-dieta-fodmap-puo-essere-una-soluzione.html

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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