La terapia prescritta è stata augmentin tre volte al giorno

Buongiorno gentili dottori,
approfitto dell'encomiabile servizio che mettete a disposizione per porre alcune domande sui miei problemi di questi giorni e sulle preoccupazioni che, inevitabilmente, ne scaturiscono.
Una decina di giorni fa sono ricorso alla guardia medica per una cisti dolente, localizzata nel gluteo sinistro, in basso, a circa tre o quattro centimetri dall'ano. La cisti era cresciuta sino a raggiungere le dimensioni di una pallina da golf, provocava rossore della zona e sensazione di calore.
La terapia prescritta è stata Augmentin tre volte al giorno per una settimana.
La cisti ha cominciato a ridursi nei primi giorni (drenando tramite l'ano, dal quale usciva un muco giallastro e inodore) per poi restare stabile e, anzi, cominciare a provocare nuovamente un dolore non eccessivo.
Quattro giorni fa mi sono recato quindi al pronto soccorso temendo una degenerazione del problema ma il chiururgo di pronto soccorso mi ha rassicurato circa la risoluzione con la semplice prosecuzione della terapia antibiotica sino alla data odierna, nella quale era prevista la visita di controllo presso il reparto di chirurgia.
Stamane il commento incredulo del simpatico chirurgo (specializzato in proctologia) è stato: "Ma ragazzo mio, come si fa a dirle che un ascesso così si risolverà da solo? Qui sarà necessario un intervento, anzi più d'uno!", confermando il sospetto che avevo maturato negli ultimi giorni.
Lo specialista mi ha ordinato l'immediata sospensione dell'antibiotico e lunedì mi rivedrà per programmare l'intervento.
Passo quindi alle domande che non ho fatto al medico un po' per la fretta che temo lui avesse (un mercoledì mattina in un reparto di chirurgia non deve essere proprio rilassante), un po' perché, preso alla sprovvista, non ho pensato di porle:
Sospendendo l'antibiotico è possibile che ora l'ascesso raggiunga la suppurazione?
Mi sono stati prescritti quattro semicupi tiepidi al giorno (credo per consentire un miglior drenaggio): appoggiare una borsa dell'acqua calda avrebbe lo stesso effetto?
Avrò dolori importanti nella fase post-operatoria e quali sono i tempi per ricominciare a lavorare e tornare alla normalità?
Vi rinnovo ancora i complimenti per l'attività che portate avanti e vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione dedicatami.
Cordialità.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Gentile utente, la borsa dell'acqua calda, non sostituisce i semicupi, l'antibiotico su un ascesso concretizzato ha poco effetto e la terapia è il drenaggio dello stesso. I tempi di guarigione sono soggettivi e dipendono molto dal tipo di ascesso con eventuale fistola associata.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Utente
Utente
Dr, Sforza, grazie davvero per la velocissima risposta.
Buon lavoro a lei e ai suoi colleghi,
Saluti.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Di nulla e auguri
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Utente
Utente
Buongiorno, sono nuovamente a chiedere un consiglio.
Nei giorni scorsi il chirurgo mi ha visto due volte ma ritiene che per l'intervento si debba aspettare. Mi spiego.
L'ascesso sino a ieri diminuiva lievemente il suo volume e non provocava dolore. La massa era però molto "dura" e, proprio per questo, il medico mi ha riferito che andava ammorbidita (proseguendo con i semicupi) per poter intervenire.
Mi ha spiegato che l'antibiotico è stato controproducente perché ha alterato il normale decorso dell'ascesso.
Purtroppo da questa mattina mi sembra leggermente aumentato di volume, è sempre molto solido, parecchio dolente e la pelle in un punto appare tesa ed arrossata. Ho provato a sentire il reparto per poter riferire ciò al medico ma non è presente e oggi non hanno nessuno che mi possa vedere.
Domani, nel pomeriggio, dovrei riuscire ad incontrarlo.
Scusandomi per eventuali inesattezze terminologiche nel mio riassunto, Vi chiedo se sia il caso di attendere domani o se sia più ragionevole recarmi al pronto soccorso per una eventuale incisione, facendo presente che non ho febbre.
Grazie infinite, cordialità.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Se non ha febbre, e domani la visiterà il proctologo che dovrà iperarla va bene, ma se peggiora la sintomatologia nel frattempo, ovviamente dovrà recarsi il ps.
Saluti.
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Utente
Utente
Buonasera dottore,
sono tornato in questo momento dal pronto soccorso dove mi è stato detto di aspettare la visita di domani e che comunque l'ascesso non è "maturo".
Ho solo un paio di linee di febbre (37,2-37,3) ma un dolore notevole.
Mi chiedo: in questi casi è proprio necessario che la situazione "degeneri" per potervi mettere mano? Sto vivendo uno stato di discreta sofferenza ormai da un po' e l'idea che possa peggiorare non è confortante.
La ringrazio molto per il tempo che mi sta dedicando e mi scuso per le lamentele ma Lei saprà bene che noi pazienti cerchiamo nel medico anche un po' di rassicurazione: lavoro duro, il vostro!
La saluto cordialmente.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Gentile utente, se il medico del pronto soccorso l'ha tranquillizzata, ritengo che possa essere visitato dallo specialista domani e lo stesso deciderà il da farsi.
Saluti
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Utente
Utente
Buonasera Dr. Sforza e colleghi.
cerco ancora di beneficiare della vostra gentilezza.
Poco dopo il nostro ultimo contatto è stato eseguito l'intervento di drenaggio dell'ascesso e applicazione di setoni nei tramiti fistolosi a seguito di una diagnosi definitiva di ascesso perianale e ischiorettale con fistole extrasfinterica e transfinterica bassa posteriore con diramazione a ferro di cavallo laterale sinistra (sic).
Descrivendo la situazione con la grossolanità di un ignorante in materia posso riferirvi che ci sono coppie di elastici che fuoriescono da un foro sul gluteo, dall'ano e da una piccola apertura dietro di esso. Per tali elastici non sono state previste visite per spostamenti o tiraggi.
La ferita più ampia si è richiusa velocemente e, in rapporto al tipo di intervento, non ho subito grossi disagi e ciò mi conferma quanto si dice del medico che mi ha operato, ritenuto da tutti un grande professionista.
Non avrò però modo di incontrarlo se non tra un po' più di due mesi ed ho ancora una discreta fuoriuscita di sostanza sia gialla, sia verde (non particolarmente maleodorante).
Chiedo una opinione se ciò sia indice di normalità o se tale flusso avrebbe dovuto cominciare ad arrestarsi.
Chiederei anche una opinione sul rischio (accennato) di formazione del cosiddetto key-hole ma temo che senza un esame diretto sia piuttosto difficile formularla.
Rinnovando i ringraziamenti, vi auguro buon lavoro.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Se c'è secrezione, vuol dire che i drenaggi filiformi fanno il loro lavoro, il rischio dell'ano a serratura potrà esserci, ma è un problema che passa in secondo piano rispetto alla soluzione del problema fistoloso.
Saluti
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Utente
Utente
Prima o poi però questa secrezione si esaurirà?
Grazie dottore, saluti.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Si progressivamente diminuirà, ma si faccia monitorare per programmare gli ulteriori percorsi terapeutici.
Saluti
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Utente
Utente
Le chiedo se ritiene che la visita di controllo sia troppo lontana. Effettivamente quando l'ho fissata con l'infermiera mi aspettavo una data più prossima.
Per il resto sono a conoscenza solo del fatto che sarà necessario ancora un intervento o, tuttalpiù, due.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Se persiste il problema in maniera costante, contatti pure lo specialista, si dovrà poi fare l'intervento o gli interventi a seconda della situazione, ma non credo sinceramente più di due eventualmente.
Saluti
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Utente
Utente
Seguirò le sue indicazioni e, se ci fossero novità, mi permetterò di aggiornarla.
La ringrazio, dottor Sforza, del tempo e dell'attenzione che mi ha voluto prestare.
Arrivederci e, se non ci lentissimo nel frattempo, buone Feste.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
La ringrazio, mi aggiorni pure ed
Auguri anche a lei e famiglia.
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Utente
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Buongiorno dottore.
La aggiorno sulla situazione: a febbraio ho affrontato il secondo intervento per lo spostamento progressivo dei setoni; una decina di giorni fa, c'è stato invece l'ultimo (speriamo) intervento.
Il chirurgo non ha voluto, data la mia età, rischiare la continenza eseguendo la messa a piatto del tramite ed ha inserito due plug.
Mi tiene costantemente monitorato (con visite settimanali) e solo l'altroieri si è sbilanciato facendo una previsione: "non c'è pus, si sta chiudendo bene, non ti voglio illudere ma al momento è tutto ok, a dispetto delle mie impressioni nell'immediato post-operatorio".
Direi che, a questo punto, non resta che sperare...
Grazie ancora ed un caro saluto.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Sono contento per lei, auguri e complimenti al collega per il risultato ottenuto fino ad adesso.
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Utente
Utente
Buongiorno gentile Dottor Sforza,
le scrivo per aggiornarla e per chiederle un'opinione sul mio lungo percorso di (speriamo) guarigione, dato che il medico che mi ha in cura è di poche parole e lo incontro quasi sempre in situazioni di notevole fretta. Anche nell'ultimo incontro di una settimana fa ha soltanto ribadito che non c'è presenza di pus e ciò è indice positivo per la guarigione.
Tra pochi giorni saranno due mesi dall'ultimo intervento.
La grande ferita operatoria sul gluteo si è chiusa quasi completamente ed è rimasto solo il forellino del tramite fistoloso.
Dalle abbondanti secrezioni di siero inodore dei primi tempi sono passato, nelle ultime tre settimane, ad avere modeste fuoriuscite di liquido viscoso di colore giallo.
Ciò che però non riesco ad interpretare sono delle perdite di sangue che trovo nel salvaslip spesso al mattino e che non si verificano quindi a seguito di uno sforzo o di un movimento ma durante il sonno.
Mi chiedo se sia la naturale conseguenza della "integrazione" dei miei tessuti con il gore plug.
Non riesco a farmi un'idea su come stia evolvendo la situazione, su ciò che devo aspettarmi ed in che tempi.
Le chiedo quindi se può aiutarmi a dipanare i miei dubbi.
La ringrazio sin d'ora e le mando i miei più cordiali saluti.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Se esiste un forellino dal quale fuoriesce del liquido, il proctologo dovrà escludere che si tratti di una fistola, perché in quel caso dovrà sottoporsi ad un intervento di completamento.
Saluti
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Utente
Utente
Credo il tramite fistoloso sia ancora presente (non è stato messo a piatto). Al suo interno è stato posizionato il gore plug.
Quindi, mi corregga se interpreto male le sue parole, avrebbe già dovuto chiudersi?
Cordialità.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Il tempo di chiusura dipende dalla lunghezza della fistola e dalla situazione tissutale, il proctologo che l'ha operata è in grado di capire se è una fistola in via di chiusura oppure una persistenza della stessa, ossia un insuccesso del trattamento.
Saluti
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Utente
Utente
A questo punto chiederò una risposta più esplicita in occasione della prossima visita.
Grazie. Saluti e buon lavoro.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Di nulla e auguri