Fragilità pelle sfintere in escrezione e sesso anale

Salve dottori,
avevo bisogno di qualche risposta in merito ad un problemino.

Premetto che sono gay e in teoria pratico del sesso anale, unicamente col mio fidanzato (quindi non in quantità astronomica, anzi,ultimamente quasi nulla). Faccio questa introduzione perchè si collega direttamente ad una parte del problema.

In sintesi, sia cercando di fare sesso anale, che nel caso in cui io vada in bagno a svolgere le mie funzioni escretive solide per più di 2 volte (qualche volta capita), si creano dei taglietti sullo sfintere esterno.

Inizialmente pensavo fosse solo qualcosa di legato al sesso anale e non l'ho considerata, ma poi, in concomitanza con una piccola intolleranza ai semini (pomodoro, kiwi, etc), ho notato che lo stesso problema si presenta se vado in bagno per più di un paio di volte, sia che le feci siano quasi a livello di diarrea (purtroppo dopo 30 anni senza problemi, i kiwi hanno iniziato a causarmi questo inconveniente) sia che siano regolarmente pastose (mangiando molti pomodori, qualche volta capita che pur avendo consistenza regolare, io debba andare in bagno 3-4 volte in una giornata).

Ovviamente lo sfintere interno e il retto non presentano problemi di sorta, questi taglietti si generano solo sulla pelle dello sfintere esterno e regrediscono SEMPRE (o quantomeno smettono di far male) spontaneamente nel giro della stessa giornata o al più il giorno successivo.

Credo quindi di aver capito di avere la pelle dello sfintere esterno molto fragile, che se sollecitata continuamente in divaricazione (come può essere per il sesso anale o per più episodi di defecazione in un certo lasso di tempo), si micro-lacera.

Tornando indietro di alcuni anni, non ricordo problemi nè nel sesso anale nè nella defecazione ripetuta e questi taglietti si formavano solo in concomitanza di diametri importanti del candelotto di feci (da raramente a quasi mai).

Alcune persone mi hanno suggerito di applicare la pasta fissan che si usa per i bambini piccoli, per idratare e nutrire la pelle dello sfintere, rendendola più elastica (non l'ho ancora provato), ma volevo capire da voi da cosa possa dipendere questa situazione ed eventualmente se possa dipendere dalla dieta, se sia necessario assumere determinati elementi, se sia utile applicare della crema o cosa, dato che indipendentemente dal sesso anale, non mi sembra molto normale che se vado in bagno 2 o 3 volte si fa il tagliuzzo regolarmente...ci sarà qualcosa da sistemare a livello di pelle (per quanto riguarda il sesso anale non ho mai praticato fisting, nè cose estreme, nè ho mai maltrattato o sovrautilizzato la parte).

Ovviamente non posso "farmi visitare", dato che è una cosa abbastanza difficile da portare dal medico (dovrei cercare di fare sesso anale e provocarmi i tagliuzzi, oppure mangiare per tre giorni pomodori e fare i calcoli di quando andrei in bagno ma mi sembrano cose abbastanza bizzarre)

Ringrazio in anticipo per le risposte.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Premesso che la visita e' la cosa piu' utile e indispensabile, potrebbe essere una sindrome dell'intestino irritabile associata ad una anite di natura da determinare. Io farei la visita appena possibile. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio per la risposta.

Come faccio però a fare una visita? Nel senso...presumo di dover andare dal medico CON i sintomi presenti, quindi nel momento in cui ho i tagliuzzi...che però non sono prevedibili a meno che non riesca a programmare la visita in concomitanza di sesso anale+defecazione ripetuta...cosa che non so se sono in grado di fare...

O posso andare ugualmente anche senza sintomi e spiegare il problema? (nel senso...il medico riesce a capire qualcosa anche senza taglietti, basandosi su altri parametri?)
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
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