Forma delle feci

Buonasera, ho 38 anni, sicuramente in sovrappeso ( devo eliminare almeno 15 kg) e fortunatamente da circa un mese mi sono messo in riga con palestra 2 volte la settimana e dieta macrobiotica. Spero di avere presto dei riscontri, la dieta non mi pesa assolutamente perchè i cibi sono comunque deliziosi nonostante l'assenza di grassi animali, carni, eccessi di sali e zucchero bianco. Da circa 2 mesi ho notato che la forma delle feci è di tipo schiacciato e nastriforme ma non tutti i giorni. Ho chiesto al mio medico di famiglia il quale mi ha consiggliato di prendere per una decina di giorni 2 bustine al dì di Diosmectal, le ho prese per una settimana ma non è cambiato nulla. Anche il cambio di dieta ha prodotto pochi riscontri diversi nella forma dell'evacuato. da registrare comunque che non sempre sono di questa forma e che un paio di volte la settimana ritornano ad essere di forma cilindrica e ben composte.Sto assumendo qualche compressa di carbone vegetale circa 2 al giorno che mi aiuta per eccessi di meteorismo, non ho notato presenza di sangue o altro di anomalo. Qualche anno fa ho avuto la presenza di lieve forma di emorroidi, curata benissimo con Daflon 500. Vi sarei grato se mi consigliaste come comportarmi e se posso evitare di sottopormi ad analisi non del tutto normali e semplici, sebbene indispensabili dove servono. Sono un libero professionista e come tante altre persone combatto con lo stress e l'ansia. Ho smesso di fumare sigarette (22 al giorno) da 1 mese aiutandomi con qualche mezzo sigaro toscano al giorno. Non assumo antidepressivi o farmaci per l'ansia in generale. Grazie mille in anticipo.
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore,
sicuramenmte una variazione così drastica nel suo stile di vita (sospensione del fumo, dieta macrobiotica, attività sportiva legate ad ansia e stress) qualche alterazione doveva pur manifestare. Tuttavia non ha detto quanti liquidi assume giornalmente. Fermo restando che una risposta via mail senza una visita non può essere considerata attendibile, a solo scopo informativo le dico che le feci sono composte nella maggior percentuale di acqua che va comunque assunta. Inoltre una riduzione dei grassi comporta una variazione della compattezza delle feci e del velocità di transito intestinale.
Provi quindi innanzitutto ad aumentare il carico idrico ad almeno 2 litri di liquidi al giorno. Cerchi di combattere lo stress ma in caso di persistenza, o variazione dei sintomi( dolore addominale, comparsa di sangue, muco, alterazioni significative dell'alvo etc.) non esiti a sottoporsi ad una nuova visita medica.
Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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Utente
Utente
Dottor Nardacchione, la ringrazio vivamente per la tempestiva risposta. Come ha potuto pensare il mio timore per eventuali patologie neoplastiche è reale. Se i primi sintomi di allarme sono dolore, sangue, muchi ecc. farò attenzione a non sottovalutarli. In questo caso concordo con il bere 2 litri al dì, effettivamente resto sul litro. ma a questo punto il Diosmectal e il carbone vegetale, serve a qualcosa? Il primo esame non invasivo che potrei effettuare a scopo cautelativo qual'è?
grazie ancora e buon lavoro.
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Utente
Utente
......dimenticavo: mi scuso ma le porgo questa domanda da ignaro conoscitaore dell'anatomia e da alcune foto sinceramente non riesco a rendermi conto di questa cosa e cioè: un dolore alla zona puberale sinistra ( già accertato nessuna anomalia a seguito di eco color doppler canali spermatici e testicoli) potrebbe essere l'intestino?
Riflettendoci lo stesso si manifesta a intestino carico. Ma dietro il pube ( esattamente a circa 20 cm dall'ombellico) c'è un tratto intestinale?
grazie
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Ma perchè effettuare esami "invasivi" in assenza di sintomi clinici evidenti ? Cerchi di stare soprattutto tranquillo. In merito al dolore nella zona puberale sinistra potrebbe essere un dolore muscolare vista la ripresa dell'attività sportiva, o un risentimento di altra origine, di cui evito di fare menzione onde non indurla in ulteriori preoccupazioni. La cosa migliore comunque è la visione diretta e la visita clinica che potrà effettuare dal suo curante in caso di persistenza.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Dottore Buonasera, mi scuso non aver risposto prima almeno con i ringraziamenti ma con la fine dell'anno la mia attività lavorativa lievita inesorabilmente.
Sto seguendo il suo consiglio di bere i famosi 2 litri al giorno e cerco di non fossilizzarmi sul resto.
La dieta va bene ed effettivamente si sta meglio, meno gonfiore e miglior resa. Mi permetto di raccontarle quanto accaduto due giorni fa:ho iniziato ad accusare un lieve dolore nella zona sinistra del pube con sensazione dolorante un pochino più in su per tutta la lunghezza del ventre. Nel corso dell'evacuazione il dolore presente al fianco dellì'attaccatura del pene per intenderci si è accentuato. Ho pensato a qualcosa all'intestino. Da questa mattina invece il dolore è diventato forte e per varie volte ho avuto addirittura difficoltà a scendere dalla mia auto e salire le scale e tossendo il dolore aumentava. Sentito il medico mi ha detto di prendere, cosa che ho fatto, una supposta di spasmex, un orudis, e nel caso di persitenza una supposta di voltaren. Il mio medico sostiene che non si tratta di ernia, nemmeno di varicocele, nemmeno dei condotti spermatici, nessun calcolo renale o uretrale, nessuna infezione. ma non ha saputo rispondermi su cosa potrei fare per capire questi fastidi che mi accompagnano comunque da circa 1 anno giunti ad oggi ad una forma più dolorante e non più solo come fastidio sopportabile. Cosa mi può suggerire? Grazie. se non la leggerò in questi giorni voglia accettare i miei migliori auguri di buon anno.
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore
non è facile darle consigli senza una visita diretta ma sono costretto a consigliarle ancora una volta di fidarsi del suo medico che è l'unico ad aver avuto la possibilità di "metterle le mani addosso" ! Per tale motivo, se escludiamo patologie erniarie, varicocele, calcolosi renale, pubalgia, mi viene da pensare, in considerazione anche della sua mole e dell'attività sportiva ripresa, ad una patologia di colonna vertebrale che andrebbe valutata da un ortopedico. Siamo però purtroppo nel campo delle ipotesi e non vorrei indirizzarla verso specialisti inutili al suo caso. Ne parli quindi sempre con il suo medico curante e chieda a lui eventuali lumi.
Ricambio comunque gli auguri per un sereno e "sano" Anno Nuovo.
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