Crohn intervento?

buona sera,
mio padre ha 50anni ed è affetto dal morbo di crohn che lo ha portato negli ultimi cinque anni a due interventi:
il primo con l'asportazione della valvola ileocecale, il secondo per un'ulteriore resezione nella stessa zona della stenosi chiurgica.
Da qualche mese (e a distanza di un anno dall'ultimo intervento) ha ricominciato a lamentare gonfiori, bruciori e dolori addominali come "morse" e bruciori anche a livello della pelle che, a seguito di accertamenti ospedalieri, hanno fatto diagnosticare di nuovo uno stato subocclusivo con livelli idroaerei. Non avendo risposto al coritisone urbason da 60mg, ma solo al digiuno con alimentazione parenterale, lo hanno sottoposto a Risonanza magnetica. Il referto è stato assenza di fistole o ascesssi... ma una stenosi lunga almeno 8cm nella zona del colon discendente zona del sigma.
Il gastroenterologo lo ha subito convocato consigliando di contattare al più presto un buon chirurgo.
A questo punto mi domando: ma di solito il crohn non riprende a colpire dalla zona operata? in cosa consiste un intervento al colon? Dovrà portare una sacca esterna? Che complicanze ci possono essere? Esistono tecniche un po' più 'conservative' rispetto alla resezione che si possono fare sul colon?... ci sono dei centri specializzati in zona rieti o centro italia?
...
scusatemi per la tempesta di domande... ma ho tanta paura...
grazie e buona serata
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Dr. Giovanni Piazza Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 464 13
Gentile Utente,
non basterebbe una pagina per argomentare sul Crohn, pertanto mi limito a risposndere alla sua ultima osservazione, ovvero, che tipo d'intervento attuare nel caso specifico.
Il trattamento delle stenosi da Crohn prevede quando possibile, l'attuazione di interventi conservativi, noti con il termine stricturoplastica.
Si rinvia sempre, quando possibile, la resezione dell'organo, tranne nelle condizioni di fistole enterocutanee o di altri organi.
pertanto potrebbe non essere necessario attuare una colostomia derivativa, ma questo, me lo conceda, è un programma terapeutico che deve essere concordato dal chirurgo, sulla scorta della valutazione clinico-strumentale del caso in oggetto.
Rimango a sua disposizione per ulteriori ragguagli.
Cordialmente
Dr.Giovanni Piazza
www.drgiovannipiazza.blogspot.com

Dr. Giovanni Piazza
Chirurgo Oncologo
www.Gruppopalermomedica.blogspot.com
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