Prolasso muco -rettocele

Buona sera a tutti, sono una nuova utente di questo utilissimo forum. Vorrei ,per cortesia chiedere alcuni pareri medici su di una patologia che mi sta tormentando da un po' di tempo.
Da diversi anni soffro di emorroidi, che sono sempre riuscita a contenere tramite pomate o supposte.Però da alcuni mesi il problema si è fatto più serio e doloroso. Sono andata da un proctologo il quale mi ha dianosticato "prolasso muci emorroidario di II e III grado, mansche cutanee e mi ha consigliato di eseguire la defecografia. Oggi sono stata sottoposta a tale esame con responso " Non enterocele, rettocele di I e II grado , la fase di svuotamento si compie a scatti ed in tempi superiori alla norma.
Nella prima visita lo specialista mi aveva consigliato l'intervento, anche perchè dichiaravo di avere molto dolore, soprattutto dopo l'evaquazione , ma mai perdite di sangue.
Chiedo ai sigg.ri specialisti, quale potrebbe essere l'intervento consigliabile e se, come leggevo nei precedenti pos, nella mia situazione ci possono essere delle recidive .
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Gentile signora,
la sua richiesta non ci chiarisce completamente la diagnosi. Ci parla di emorroidi, questo e' vero, ma l'indicazione potrebbe essere per un intervento che si prefigga lo scopo di correggere il rettocele, e non tanto le emorroidi, che d'altro canto sembra non le diano particolari problemi dal punto di vista clinico. In altre parole il Chirurgo che ha avuto la possibilita' di visitarla dovrebbe valutare se il rettocele e' accompagnato da una defecazione ostruita oppure no: nel primo caso si potrebbe porre l'indicazione dell'intervento appunto per il rettocele, altrimenti potrebbe essere sufficiente ridurre il prolasso e con l'occasione occuparsi anche delle emorroidi.
Ci chiarisca meglio qual'e' l'intervento che le hanno proposto, cosi' saremo in grado di darle un parere piu' dettagliato.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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dopo
Utente
Utente
In effetti, a seguito della visita , il medico mi ha consigliato la defecografia, proprio per avere una certezza sulla sua diagnosi di rettocele e non proprio di emorroidi. A suo parere il disturbo che io avverto , è causato dal rettocele e non tanto dall'emorroidi, che cmq ci sono , ma non sarebbero la causa primaria del fastiduo. Inoltre , il prolasso causerebbe una defecazione ostruita, perchè gli ho riferito che quando vado in bagno, devo aiutarmi aprendo l'ano . Vorrei aggiungere che sono particolarmente stitica, quindi il momento dell'evaquazione per me è come un parto! Però non avverto cambiamenti anche quando ho le feci molli, anzi a volte il dolore è maggiore.
Per quanto riguarda l'intervento, non mi ha ancora spiegato bene cosa mi andrà a fare,perchè deve ancora visionare le defecografia.
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Utente
Utente
Mi inserisco nuovamente, perchè vorrei chiedere se c'è un qualche rimedio per il dolore che avverto sempre più di frequente. E se è da attribuire al rettocele e non alle emorroidi cosa potrei fare per alleviarlo.
Ne ho provate di tutti i colori , sono addirittura arrivata a prendere 15 gocce di Toradol...
Purtroppo se l'intervento è l'unica soluzione plausibile, sono costretta ad aspettare fino a febbraio, perchè il proctologo non dispone di posti liberi prima.
secondo voi ?
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Come supponevo il suo chirurgo sta dando priorita' al problema principale, cioe' rettocele/defecazione ostruita, e sta studiando il suo caso per cercare di darle una risposta adeguata e proporle la corretta soluzione.
Nessuno nega che siano presenti anche le emorroidi: probabilmente verranno trattate nel corso della stessa seduta chirurgica; ovviamente qualora l'intervento venga giudicato utile, sia per il rettocele che per le stesse emorroidi. E' pero' innegabile che bisogna dare delle priorita': le emorroidi insomma, proprio in quanto tali, passano un po' in secondo piano... Ma mi pare che i Colleghi stiano agendo nelle direzione corretta.
Purtroppo non posso dirle nulla riguardo la terapia del dolore: questo e' un compito esclusivo del Collega che ha avuto modo di visitarla.
Ci tenga comunque aggiornati.
Cordiali saluti e Buone Feste!
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dopo
Utente
Utente
Egr. Dott.
La ringrazio tantissimo per la gradita risposta.
Avere un parere anche di altri esperti, oltre a rincuorarti , ti tranquillizza sulla scelta fatta, che a volte potrebbe lasciare un po' di perplessità.
Credo cmq di essere in buone mani, in quanto essendo della provincia di Modena, mi sono affidata ad uno specialista proctologo molto in gamba, membro del SIUCP, come Voi stessi avete avuto modo di segnalare ad un altro utente.
Poichè mi ha dimostrato il S/ interesse, sarà mia cura d'informarLa , quando il medico mi avrà illustrato le modalità dell'intervento.
Di nuovo grazie e nel ringraziarLa per gli auguri, li ricambio con stima.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Sono contento che le siamo stati di aiuto. Ci tenga informati.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
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Buonasera,
scusate se di nuovo ne approfitto della V/ disponibilità , ma poichè non riesco a contattare il proctologo, impegnato in un convegno , vorrei un parere :
poichè sono molto stitica , nonostante l'alimentazione adeguata (ma aimeèè poca acqua !!) , onde evitare che tutte le volte che vado in bagno , sia un parto sia per il dolore che per l'espulsione , posso utilizzare una supposta di glicerina , affinchè si possano ammorbidire le feci?
2^ richiesta : secondo Voi la patologia di cui soffro, rettocele e defecografia ostruita, può provocare dolore alle schiena nella zona lombare ?
Questo perchè da quando i dolori alla zona anale, con i relativi annessi e connessi,si sono acutizzati e gli episodi di stitichezza acuta sono ,praticamente, quotidiani , soffro di terribili dolori al fondo schiena , soprattutto nella zona lombare , che non è da attribuire a dolori osteo-muscolari, perchè non sono impedita nei movimenti, riesco cmq a muovermi bene, pur avvertendo dolore.
Di nuovo grazie per le sempre gradite risposte.
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signora,
consideri che le feci sono costituite per il 90% da acqua, quindi se lei beve pochi liquidi la conseguenza diretta è che le feci tendono ad indurirsi eccessivamente rendendo più difficoltoso (e doloroso ) il transito nell'intestino.
Per quanto riguarda i suoi dolori lombari, pur non potendo escludere nulla via internet, bisognerebbe valutare la condizione di insieme ed avere la possibilità di visitarla.

Cordiali slauti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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Utente
Utente
La ringrazio Dr.Nardone per la risposta, proverò a sforzarmi , bevendo di più, affinchè possa migliorare la situazione.
di nuovo grazie.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Gentile signora,
a proposito dell'acqua le ha gia' detto il Collega. Vorrei aggiungere di non abusare della glicerina: a lungo andare i suoi effetti diminuirebbero di molto fin quasi ad annullarsi: secondo quanto suggeritole dal suo Medico e' comunque meglio utilizzarne il meno possibile.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
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Buon giorno,
ho parlato con il chirurgo proctologo, al quale ho comunicato gli esiti della defecografia . Mi ha spiegato che eseguirà l'intervento con il metodo Starr, con il quale tratterà sia il rettocele che le emorroidi.
Il mio problema attuale è il fatto che esso verrà eseguito soltanto i primi di febbraio prossimo. Speriamo bene !!
Di nuovo grazie e di nuovo auguri di Buone Feste.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Vedo che purtroppo i problemi legati alle liste di attesa accomunano sia le grandi citta' come la mia che i centri piu' piccoli come Modena... Abbia pazienza, e ci tenga informati.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Egr.Dott.Spina,
che ne pensa del metodo starr, che verrà praticato con l'intervento ? Sarà doloroso il decorso post-operatorio, perchè sono un po' preoccupata.
Grazie, di nuovo
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
La tecnica di Longo mediante utilizzo dello Starr e' un'ottima alternativa ad altre metodiche, in particolare quando vi sia la necessita' di correggere un rettocele, come sembrerebbe nel suo caso.
Il decorso post-operatorio, in assenza di complicanze, e' in genere anche meno fastidioso rispetto a quando vengono utilizzate altre tecniche chirurgiche.
Il consiglio e' quello di rivolgersi ad una struttura che abbia buona esperienza sull'utilizzo di questa metodica, e naturalmente valutare con molta attenzione, sempre in accordo con lo Specialista Chirurgo che la operera', le indicazioni, i benefici, le controindicazioni e le possibili complicanze di questa tecnica.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dott. per avermi risposto.
Sono fiduciosa nella scelta della struttura ospedaliera e del chirurgo che effettuerà l'intervento, in quanto mi hanno riferito essere un ottimo esperto in questo campo. Non vorrei estremizzare la cosa , ma mi risulta che sia un alto esponente del SIUCP.
In ogni caso, ho prossimamente un colloquio a quattro'occhi con lui, che mi illustrerà dettagliatamente la cosa, con i pro ed i contro (spero pochi!) e poi si vedrà......
Cordiali saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Molto bene!
Mi fara' piacere se vorra' tenerci aggiornati.
Cordiali saluti e Buone Feste
[#17]
dopo
Utente
Utente
Buonasera a tutti,
poichè ci eravamo lasciati a metà dicembre che avrei comunicato eventuali mie nuove , vorrei appunto comunicare che sarò sottoposta ad intervento il 10 febbraio prossimo. Se devo essere sincera, non vedo l'ora perchè purtroppo i momenti di pace si sono ridotti veramente a pochi ed il dolore/fastidio mi sta condizionando molto la mia quotidianità.
Sarà mia cura, se vi facesse piacere, informarvi successivamente l'intervento.
Grazie, cmq, dell'apporto sia teorico che morale che con le vs risposte mi avete riservato.
Cordiali saluti.
[#18]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Ci faccia sapere allora dopo il 10 febbraio!
Cordiali saluti
[#19]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
sono stata operata il 17 u.s. ,sottoponendomi ad intervento "RESEZIONE RETTALE CON DOPPIA STAPPLER PER PROLASSO MUCOSO DEL RETTO E RETTOCELE condizionanti O.D.S.". Il dottore che mi ha operata mi ha detto che è stato un intervento molto importante (in termini di tempo a fronte di una durata media di mezzora -quaranta minuti , sono rimasta in sala operatoria oltre 2 ore )
Non sto ad elencare il mio stato, perchè penso voi abbiate capito. Dopo un primo disagio/dolore nello stare seduta, ad oggi quasi totalmente superato, comunque sopportabile, il mio problema attuale è andare in bagno, che , nonostante mi nutra con cibi ricchi di fibre ed assuma lassativi, faccio fatica, e mi sembra di avere ostruito il passaggio, anche perchè quando vado , la quantità è molto limitata, così più tardi devo tornare con ulteriori disagi. E' normale secondo voi ?
Sono praticamente a pezzi, sono sfinita, mi sembra che mi sia caduta una montagna addosso.
Vi ringrazio se poteste fornirmi qualche spiegazione più dettagliata , in base a quanto ho dedotto dalla lettera di dimissioni, perchè purtroppo, aimeèè, il chirurgo non è stato molto esplicito.
Grazie per il conforto che mi avete sempre riservato.
Nicoletta
[#20]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Non e' facile darle un parere senza avere conoscenza delle complicanze intraoperatorie di cui ci scrive.
Ad ogni modo e' un tipo di post-operatorio per il quale occorre avere molta pazienza, seguire le indicazioni di chi l'ha operata e rivolgersi alla stessa struttura ospedaliera nel caso compaia qualunque eventuale fenomeno inaspettato.
Cordiali saluti
[#21]
dopo
Utente
Utente
la ringrazio molto.
[#22]
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Utente
Utente
innanzitutto mi scuso per la risposta per niente educata, ma spero che abbia capito il mio stato psicologico.
Oggi le cose stanno volgendo al meglio, il dolore nella zona anale sta scomparendo, limitato al momento dell'evaquazione, che cerco di limitare con l'assunzione della pomata Luan.
La cosa che mi è rimasta molto enigmatica (per quanto riguarda le scarze informazioni avute riguardo il decorso post-operatorio) : 1^ cosa, dopo essere andata di corpo, mi sento di non esserci andata completamente e quindi mi rimane un peso in zona addominale , che dopo una mezzora , max ora devo ritornare, quindi lascio a voi pensare cosa sento. Il medico mi dice che può rientrare e che dopo un po' scomparirà. Anche voi la pensate così?
Oltretutto dopo 5 giorni dall'intervento, mi è venuta la febbra anche alta e non riuscivo più a fare la pipì, quindi cura antibiotica da cavallo, bere molto, misurazione della pipì, e ad oggi dopo 3 gg di terapia, la situazione è leggermente migliorata.
Dopo questa dilungata premessa e forse anche noiosa, il mio messaggio vorrebbe denunciare una mancanza di informazione sia riguardo l'intervento che il post-intervento.
Come avevate potuto leggermi prima dell'evento, ero abbastanza tranquilla , per le parole che mi erano state dette riguardo la rassicurazione che si trattava di un normale intervento di routine, con una decgenza max 2 girni, che il dolore era particolarmente limitato e sopportabile ed il dopo normale. Ora non sto a dire che sicuramente il mio caso è stato più grave della normalità, ma informami dopo l'intervento . Ad una mia richiesta di informazioni riguardo a quello che mi era stato fatto , mi sono sentita rispondere " cosa vuole che le racconti , una favola scelga lei. Lei aveva un grosso prolasso." Punto. Successivamente , alle mie sollecite richieste, poichè non stavo affatto bene, non mangiavo, il dolore era persistente che si attitutiva solo con flebo di Toradol, quasi a malincuore mi ha spiegato , senza particolari dettagli, com'era avvenuto l'intervento. Sono stata ricoverata una giornata in più, e questo sinceramente l'ho accolto positivamente, perchè mi sentivo più seguita. Poi il quarto giorno, mi ha consegliato la dimissione perchè l'ambiente famigliare favorisce la guarigione : d'accordo ! Ma niente che mi sia detto su eventuali complicazione che sarebbero potute insorgere.
Credo esista un codice deontoligico oltre che etico, cheil paziente, QUALORA LO RICHIEDA, venga informato di tutto quello che lo riguarda con parole a lui comprensibili.
Poi ci troviamo di fronte a medici che senza nessunO scrupolo avvisano il paziente che ha un tumore e gli rimarranno pochi mesi di vita ! Mi sembra si debba trovare una via di mezzo.
Scusate lo sfogo, ma ho sempre trovato in precedenza con voi parole di conforto e sostegno oltre che scientifiche . Questo è tanto !!
Grazie mille
Nicoletta
[#23]
Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signora Nicoletta
mi dispiace molto dell'accaduto e comprendo il suo stato d'animo. Oggigiorno diventa sempre più difficile far combaciare l'umanità con la profesionalità. Esistono grandi chirurghi che hanno scarsa propensione al contatto umano e grandi persone che non hanno magari grande tcnica chirurgica. In questo momento la cosa più importante deve essere la considerazione se ha risolto o meno i suoi problemi. Da quello che scrive mi sembra che stia migliorando e quindi è questa la cosa più importante. Per noi, dietro ad un computer, scrivere è facile; dare incoraggiamento forse.
La tecnica chirurgica poi tutti noi la conosciamo, alcuni la praticano anche bene ma diventa sempre più difficile sbilanciarsi con i pazienti.
Mi creda viviamo in un periodo in cui la sanità è additata come Malasanità solo perchè fa notizia ed allora dire qualcosa di più al paziente per un medico potrebbe essere pericoloso. Per tale motivo viene fatto firmare prima dell'intervento un vero e proprio "atto terroristico", che è il consenso informato, in cui sono elencati tutti i possibili inconvenienti e complicanze pre, intra e post-operatorie, al fine di informare il paziente (ma anche di tutelare il chirurgo da possibili denuncie). Fare il medico oggi diventa sempre più difficile, con sedicenti avvocati che invitano i pazienti a denunciare medici pur di arrivare poi ad una transazione assicurativa. Se pensa che la categoria dei ginecologi non viene più assicurata da quasi nessuna compagnia assicurativa, a qualunque prezzo, si renderà conto di cosa vuol dire stare da questa parte e continuare ad operare, nell'interesse del malato "in mancanza di serenità". La professione medica, per chi ci crede è la più bella del mondo, ma lo stato delle cose sta facendo passare ogni fantasia anche ai più illusi.
Io attribuisco a tutto ciò il comportamento di alcuni colleghi che magari sfuggono ad un confronto e magari "non conoscendo le favole" ha comportamenti forse un po' bruschi, ma la invito caldamente a considerare l'operato: lei aveva un grande prolasso con sindroma da ostruita defecazione (ODS), le è stata praticata una resezione rettale con doppia stappler, ha avuto delle complicanze (descritte in letteratua e nel consenso informato) che attualmente sono in via di miglioramento. A questo punto penso che, tranne nel comportamento, il collega abbia fatto professionalmente quanto era nelle sue possibilità e questo gli andrebbe quantomeno riconosciuto. Se può quindi cerchi di avere una maggiore comprensione nei confronti della nostra categoria, fin troppo vituperata, anche quando fa il suo dovere.

Un cordiale saluto
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Comprendo il suo stato d'animo. Del resto il 16 dicembre le avevo scritto di "valutare con molta attenzione, sempre in accordo con lo Specialista Chirurgo che la operera', le indicazioni, i benefici, le controindicazioni e le possibili complicanze di questa tecnica", perche' purtroppo la percezione di un trattamento da parte del Medico e' diversa da quella che potrebbe avere il Paziente... Per esempio, chi conosce quale sia la differenza tra il dolore per una colica renale e quello di un post-operatorio simile al suo tende (erroneamente!) a minimizzare quest'ultimo... anche se per lei questo e' il massimo dolore mai provato (per fortuna!) nella vita. E sottolineo la parola "erroneamente", perche' e' chiaro che cosi' non dovrebbe essere...
Le complicanze come quelle da lei descritte sono previste e sempre possibili, anche se ovviamente non auspicabili. Quello su cui invece mi sento di darle pienamente ragione e' la mancanza di informazioni da parte di molti Colleghi: si deve parlare di piu' con i pazienti, prima e dopo l'intervento... su questo non ci sono dubbi.
Un saluto
[#25]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio entrambi Gentt.mmi Dott.ri per le rassicuranti risposte .Penso di aver intrappreso un discorso che, purtroppo, non avrà mai fine , perchè come giustamente è stato sottolineato, stiamo parlando di esseri umani da entrambi le parti : da una parte il medico e dall'altra il paziente, con tutti i difetti e qualità tipici della nutura umana.
E' vero che attualmente la V/ categoria è spesso bersagliata da avvocati senza scrupoli che con facilità e senza prove certe " sbattono il mostro in prima pagina", ma non per questo ci si debba limitare a parlare per timore che forse qualche parola detta in più possa, in un qualche modo, comprometterne l'operato. Ognuno di noi, in primis, deve fare i conti con la propria coscienza e se ritiene di avere eseguito tutto secondo i canoni dettati dalla propria esperienza senza nulla trascurare, non deve temere.
In questo periodo di convalescenza domiciliare, sono stata assistita dal mio medico di base e da altro medico chirurgo, amico di famiglia , in modo esemplare, fornendomi qualsiasi aiuto in ogni momento.
Non penso esistano medici di seria A e medici B ,perchè credo che chi sceglie questa professione , sappia che deve confrontarsi con vite umane ed il suo operato deve essere il più attento possibile.
Ritornando poi alla percezione del dolore , non ci dovrebbero essere dei parametri legati al tipo d'intervento ,entro i quali il dolore è normale e deve essere sopportato ,ed al di fuori , allora, intervenire . Al giorno d'oggi, dove da più parti, attraverso anche trasmissioni televisive dedicate, la parola d'ordine è :" il paziente non deve soffrire"; " il paziente deve sapere prima e dopo quello che gli aspetta. Poi ritorniamo al nocciolo della faccenda : siamo uomini, con il proprio carattere e le proprie propensioni a parlare molto o poco ,dipende..........
Lunedì avrò la visita di controllo, vedremo ...
Di nuovo grazie e scusatemi per essermi dilungata così a lungo, ma ho trovato in Voi oltre che medici esperti e diponibili, anche buoni amici.

Buona giornata
Nicoletta
[#26]
Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Grazie Nicoletta, buona giornata anche a lei.
[#27]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
La terapia del dolore va commisurata a quanto ci si puo' aspettare dal caso specifico. A volte pero' non e' facile stabilire le giuste dosi, perche' ogni paziente e' diverso da un altro, e la percezione del dolore e' talmente personale che qualunque classificazione lascia comunque il tempo che trova...
Cordiali saluti
[#28]
dopo
Utente
Utente
Oggi sono stata sottoposta a visita di controllo post-operatoria e il medico mi ha rassicurata, dicendomi che tutto procede per il meglio e che i sintomi che avverto rientrano nella "normalita". Forse il mio fisico ha bisogno di più tempo per ristabilirsi rispetto ad un altro. Cercherò di portare pazienza.
Grazie mille
Nicoletta
[#29]
Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Grazie a lei che ci tiene aggiornati anche sulle belle notizie.
Un cordiale saluto da ... un amico !

[#30]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Le buone notizie che ci ha scritto non possono che farci piacere. Spero anche che tutto questo serva a farle riconsiderare con maggior benevolenza le sue considerazioni sulla classe medica, oggi purtroppo sempre piu' bersaglio di critiche. Non intendo difendere il Collega (che nemmeno conosco) e le ho gia' scritto riguardo la necessita' di "parlare di piu'" con il paziente. Pero' almeno le chiedo di dargli atto, come certamente avra' gia' pensato, che il suo post-operatorio tutto sommato rientra nella normalita' e che quindi i disturbi da lei riferiti non sono "anomali". Forse semplicemente non se li aspettava...
Cordiali saluti
[#31]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille gentt.mmi Dott.ri, le parole di conforto che ho ricevuto dai vostri messaggi hanno contribuito ad infordermi coraggio e tranquillità.
I miei precedenti messaggi non erano certo intenzionati a penalizzare tutta la classe medica, perchè ho avuto più volte esperienze di ottimi professionisti sia da un punto di vista umano che pratico.
Ho esposto le mie lamentele riguardo le mancate informazioni in merito ai sintomi e/o decorso post-operatorio e con molta classe mi è stato risposto che era convinto di aver detto tutto !!
In ogni caso , ora la situazione si sta svolgendo al meglio, molto lentamente e mi vuole tanta buona volontà per superare gli ostacoli che dovrò ancora superare.
Purtroppo , il morale è a terra , sono depressa all'ennesima potenza, ho sempre voglia di piangere . Quindi devo combattere anche questi fantasmi che s'interferiscono nel normale funzionamento delle cose.
Di nuovo grazie .
Nicoletta
[#32]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
A volte molti Colleghi pensano di poter dare per scontate tante cose, e in questo senso e' una fortuna quando qualcuno ci fa notare che proprio non e' cosi'...
Non si abbatta. Non adesso che la sua storia clinica sta volgendo al termine!
Cordiali saluti
[#33]
Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signora Nicoletta,
sono veramente felice per il miglioramento del suo stato di salute. Mi dispiace invece sapere che c'è qualcosa che mina il suo animo ed il suo morale. Vorrei poterle essere ancora di aiuto ma rischierei di interferire magari impropriamente.
Mi permetto allora di consigliarle, se ne ha voglia, di indirizzare una richiesta di consulto nell'area PSI, che si occupa di questi problemi, dove illustri colleghi possono, meglio di chiunque altro, aiutarla ad analizzare meglio determinati vissuti, suggerendo le soluzioni più idonee, con le parole più giuste.
In fin dei conti una chiacchierata non ha mai fatto male a nessuno.

Un caro saluto
[#34]
dopo
Utente
Utente
I ringraziamenti sono sempre d'obbligo e doverosi, quando ci si trova di fronte a persone comprensibili e sempre disponibili.
Se non disturbo troppo, quando mi sento particolarmente depressa , vi disturberò di nuovo.
Grazie
Nicoletta
[#35]
Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Noi siamo qui !
[#36]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Cercheremo di darle, se vorra', una parola di conforto.
Cordiali saluti
[#37]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Egr.Dott.ri,
sono di nuovo qui con Voi a tenerVi aggiornati sulle mie condizioni di salute.
Oggi posso dire di stare bene ad oltre un mese dal ns ultimo contatto. Ma devo dire che il miglioramento è stato molto lento. Ero, finalmente, riuscita a pianificare l'"evento" della defecazione, che all'inizio costituiva un serio problema, quando, circa 20 gg. fa mi sono accorta che mi è uscito un gavocciolo emorroidario trombizzato , che sanguinava ogni volta che andavo in bagno e mi provocava, successivamente, un fastidioso peso nella zona anale. Poi con l'aiuto del mio medico, attraverso l'assunzione del PRISMA e DAFLON ,si è ridotto ed ha smesso di sanguinare. Ora mi è stato detto che probabilmente dovrò essere "ritoccata" e la cosa mi spaventa assai, pensando a quanto ho sofferto in precedenza.
Il 20 c.m avrò un'ulteriore visita dal chirurgo che mi ha operato e sentirò anche da lui cosa ne pensa.
Ritornando, cmq, al tema centrale dei miei precedenti messaggi, anche di questa conseguenza post-operatoria nessuno me ne aveva parlato e sembrerebbe , invece, che può succedere che esca un trombo.
Ma mi chiedo : dopo neanche 2 mesi dall'intervento ?
E poi, secondo Voi, me lo devo tenere o devo di nuovo soppormi ad intervento ?
Grazie mille per i Vs/ sempre ben accolti messaggi e colgo l'occasione per augurarVi una felice Pasqua all'insegna della serenità, pace e amore, anche se le ultime vicende tragiche che hanno scosso l'Abruzzo, ci portano tanta tristezza.
Cari saluti,
Nicoletta
[#38]
Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signora Nicoletta
innanzitutto le ricambio di cuore gli auguri. Poi per quanto riguarda la comparsa del nodulo morroidario devo dire che è una evenienza possibile, ma non frequente. Il trattamento dipende dalle dimensioni del nodulo che, se di piccole dimensioni può regredire oppure rendere necessaria la sua asportazione. Come sempre via internet non è possibile esprimere un giudizio o una indicazione definitiva, l'unica cosa che posso comunque dirle è che in un caso o nell'altro non si tratta di una patologia pericolosa.

Un sincero augurio
[#39]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Le consiglio di attendere il 20 aprile: la Visita Chirurgica di controllo permettera' di stabilire con precisione se si tratta di una recidiva legata all'intervento oppure (come lei dice) di una trombosi emorroidaria: in quest'ultimo caso potremmo considerarla poco piu' che una coincidenza...
Cordiali saluti
[#40]
dopo
Utente
Utente
Buonasera cari dottori,
sono di nuovo qui per fornire a chiunque ci legge la mia testimonianza diretta a 3 mesi e mezzo dall'intervento.
Dopo un periodo iniziale, come si legge nei miei precedenti messaggi, molto complicato , ora posso dire di essere molto soddisfatta , a parte qualche piccolo particolare che spero si risolva nel tempo.
Ogni giorno con regolarità vado in bagno, senza problemi nè dolore. Mi sembra un miracolo!! Se penso ai grossi problemi che avevo prima. Purtroppo il mio decorso post-operatorio è stato molto traumatico, con tanto dolore che via via si è attenuato per poi scomparire. Il mio disagio era alle stelle e non mi permetteva di vivere tranquillamente la mia quotidianità.
Ora mi è rimasto un ricordo dell'intervento, questi gavoccioli che mi circondano l'ano e che , se devo essere sincera, mi danno un po' di fastidio e non mi permettono un'approfondita pulizia della zona anale.
Il chirurgo che mi ha visitato l'ultima volta, mi ha detto che l'intervento è perfettamente riuscito e che non si tratta di emorroidi ma di tessoto ipertrofico (??) che con il tempo (quanto?) dovrebbe riassorbirsi.
Vedremo!!
Mi rimane, cmq, un dubbio. Ed è per questo che ho richiesto la copia della cartella clinica.
In nessuna delle visite mi è stato confermato che durante l'intervento mi sono asportate l'emorroidi, pur avendole riscontrate nelle visite pre-intervento .
La descrizione dell'intervento dice :
Si constata la presenza di prolasso mucoso rettale cinconfer. di 3° grado associato a rettocele di 2° grado e emorroidi di 3° grado. Voluminose marische cutanee specie in sede anteriore. Valutato il quadro anatomo-patologico si decide di procedere a resezione del prolasso e plastica del rettocele sec. la tecnica STARR. Introduzione del Cad e riduzione del prolasso: Si pongono tre punti trasfissi sulla parete anteriore del retto .Posta valva a riparo della parete posteriore si procede a transezione di quella anteriore con PPH-O1 con controllo diretto dell'integrità della parete posteriore della vagina. Confezionata emiborsa di tabacco sulla parete posteriore del retto e posta valva a riparo di quella anteriore, si procede a transezione con PPH-O1
........... asportazione di marische cutanee"
Dopo questo dilungato resoconto, secondo voi si capisce se mi sono state ridotte le emorroidi?
Al chirurgo non posso chiederlo, perchè in occasione dell'ultima visita mi ha detto che non si rende più necessario che io ritorna a visitarmi, perchè tutto procede per il meglio. E quei gavoccioli , è poi vero che non siano emorroidi, che in sede d'intervento è stata data la precedenza a risolvere il problema più importante ?
Volevo, cmq, dire, che a parte questo, sto bene e questo è la cosa più importante . E vorrei rassicurare tutti quelli che si lamentano per disagi nell'evacuazioni troppo frequenti nella giornata, per dolore nella zona anale e tanti altri fastidi insopportabili.
Tutto passa, ma ci vuole tanta pazienza e non fretta.
Poi rimane solo un brutto ricordo di quei momenti.
Purtroppo, ribadisco come già detto più volte in precedenza, le informazioni legate a questo tipo di intervento e dello stato fisico successivo, non sono mai chiare ed esplicite e , vuoi lo stato psicologico che si crea , vuoi perchè la zona trattata è molto delicata, le condizioni che si vivono sono traumatiche.
Rinnovo i miei ringraziamenti per l'ottimo servizio svolto dai medici che rispondono in questo forum, che forniscono tanto aiuto agli utenti che vi accedono.
Grazie mille ,
Nicoletta
[#41]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Stai tranquilla: le emorroidi le sono state resecate insieme al prolasso.
Sono davvero contento che tutto si sia risolto, e ancor di piu' che adesso sia lei, con le sue parole, a confortare chiunque leggera' questo post, raccomandando tempo e tanta pazienza... In fondo in fondo ne' piu' ne' meno di quanto abbiamo fatto noi con lei!
Cordiali saluti
[#42]
Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signora Nicoletta
innanzitutto sono io che la ringrazio per la gentile attenzione avuta nei nostri riguardi con la sua attuale comunicazione.
Per quanto riguarda le marische formatesi dopo l'intervento, col tempo (alcuni mesi) potrebbero ridursi o richiedere, in caso di eccessivo fastidio, una loro asportazione chirurgica.
In merito alle informazioni sull'intervento forse ha ragione ma purtroppo ogni individuo reagisce in maniera diversa così come la stessa tecnica può subire piccole modifiche (da chirurgo a chirurgo e da paziente a paziente) che talvolta possono comportare piccoli o grandi fastidi.

Felice per la risoluzione del suo caso le porgo cordiali saluti
[#43]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno a tutti,
grazie come sempre per le V/ pronte risposte!!
Effettivamente mi sono sentita in dovere di manifestare la mia esperienza alla luce dei progressivi miglioramenti, perche , ne sono testimone, quando ci si trova in quelle condizioni non sempre si è lucidi nel giudicare , si guarda prevalentemente al proprio stato fisico, si mettono (aimeè) in dubbio tante cose e, per fortuna, si trovano persone come Voi che cercano, in un qualche modo, di risollevare gli animi e di cercare di fornire quelle spiegazioni (importantissime !!!) che purtroppo non si sono avute dagli aventi causa. Poi una volta passato tutto, spesso ci si dimentica di questi angeli custodi che tanto hanno fatto, se non altro ti hanno tenuta impegnata nello scrivere, nello scaricarti le tensioni, nel riporre la tua speranza in quello che ti stanno riferendo. Io penso che il cammino debba essere completato anche con la testimonianza della buona riuscita dell'evento, iniziato male, non per volere del chirurgo , ma per uno schema predefinito dovuto al tipo di intervento.
Ora, sono contenta che, dopo aver letto il dettaglio del mio intervento, mi diciate che tutto si risolverà per il meglio. E quindi è mio compito e DOVERE rassicurare chiunque ci legge che " anche la notte più buia porta sempre all'alba più chiara" !!!
Saluti cari a tutti quanti
Nicoletta
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