Operazione con tecnica nivatvongs

Buonasera,
Sono stata in visita da un proctologo, il quale dopo avermi diagnosticato emorroidi interne di secondo grado (gia effettuata legatura elastica) mi ha diagnosticato anche emorroidi esterne molto tese.
Lui propone una tecnica (a suo dire) innovativa. È la tecnica "NIVATVONGS". Assicurando un post operatorio molto meno doloroso della classica Milligan Morgan. Con ferite che guariscono in 7-10 giorni e che si potrebbe fare anche in giornata. Ora io devo dire che sono assolutamente ignorante in materia, quindi prima di fare qualsiasi cosa vorrei capire esattamente in cosa è differente. Cercando su internet mi pare di aver capito che le ferite vengono richiuse anziche essere lasciate aperte, ma la tecnica però ha un altro nome ovvero "FERGUSON". Si tratta della stessa cosa? E se cosi non fosse potete spiegarmi in cosa consiste questa tecnica di nivatvongs e se realmente è meno dolorosa? Grazie molte
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Infatti! nulla di nuovo!
Il collega Nivatvongs propone, in base alle caratteristiche della regione glutea del paziente, la possibilità di eseguire una emorroidectomia chiusa(Ferguson) ambulatoriale in anestesia locale, con infiltrazione dell'anestetico all'interno dell'ano e non nella zona perianale.
Suppongo che quello che le ha indicato il collega è una emorroidectomia in anestesia locale.
Alla sua richiesta, in merito al dolore, le rispondo citando uno studio controllato randomizzato per determinare l'efficacia della tecnica Nivatvongs rispetto all'infiltrazione anestetica locale convenzionale per emorroidectomia ambulatoriale, dove l'autore Roxas M.F.conclude scrivendo:
Entrambe le tecniche anestetiche locali per emorroidectomia ambulatoriale sono generalmente efficaci e ben tollerate. La tecnica Nivatvongs non ha conferito alcun beneficio aggiuntivo significativo.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Buon pomeriggio dottore, in effetti ha parlato di anestesia locale all'interno, ha citato come esempio il dentista.
Quindi se ho ben capito l'operazione in se è il metodo Ferguson (con le ferite chiuse) cambia solo il tipo di anestesia? Perchè lui ha parlato anche di un divaricatore diverso che permette di abbassare il tasso di recidiva rispetto all intervento tradizionale. E che le emorroidi vengono proprio tolte e non legate o bruciate (io pensavo che anche con l'intervento milligan morgan venissero tolte completamente, mi sbaglio?)
In ultimo, volevo capire non il dolore dell'intervento in se, ma il post operatorio, poichè lui diceva che il post non è doloroso come per l'intervento milligan morgan. Ma non so, sarà realmente cosi? Grazie
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Si! l'anestesia si esegue facendo delle iniezioni di anestetico all'interno dell'ano.
L'operazione è quella di Ferguson!
Il divaricatore è di quelli di "ultima generazione" semicircolari usa e getta che normalmente utilizziamo anche per altri interventi sull'ano.
Quindi nulla di nuovo rispetto ad una Ferguson, se non per l'anestesia, le emorroidi non vengono "salvate" ma amputate come nella M-M.
L'articolo citato si riferisce alla sintomatologia dolorosa del post operatorio rispetto all'anestesia perianale.
Certo che è meno doloroso della Milligan-Morgan, non per la tecnica o per l'anestesia, ma per l'assenza di ferite lasciate aperte.
Quanto detto non mira ad minimizzare o a ridicolizzare tentativi di rendere meno dolorosi alcuni interventi, ma a non creare notevoli aspettative in chi ci legge.
La chirurgia del prolasso emorroidario è una Tailored surgery(chirurgia su misura)
che deve adeguare l'intervento chirurgico al grado di prolasso emorroidario ed al paziente.Quello che è indicato nel suo caso potrebbe non esserlo per un altro paziente.
Cordiali saluti.
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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Certo dottore, immagino che non sia facile trovare una soluzione non dolorosa, soprattutto visto la zona molto sensibile. Grazie molte per la chiarezza nella spiegazione.
Buona serata.
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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Dottore buongiorno,
Ho trovato in internet un articolo, non sono sicura di poterle postare il link, però le riporto il testo
"EMORROIDECTOMIA CON TECNICA "CHIUSA"
di Nivatvongs
La tecnica è quella messa a punto alla prestigiosa Mayo Clinic negli Stati Uniti: l’intervento può essere eseguito completamente in anestesia locale, grazie a particolari accorgimenti che consentono di minimizzare i fastidi causati al paziente dalle iniezioni e mirano a prolungare l’effetto antidolorifico per alcune ore nel periodo postoperatorio. I gavoccioli non vengono bruciati nè legati con fili (spesso tra le maggiori cause del dolore), ma vengono asportati completamente, estendendo la resezione all’interno del canale anale oltre i limiti imposti dalla tecnica tradizionale grazie all’impiego di particolari divaricatori. Questo è anche garanzia di maggiore radicalità nella cura della malattia: viene eliminato il problema delle recidive emorroidarie, spesso osservato dopo intervento eseguito con la tecnica tradizionale (circa 15-20%). Infine, le ferite vengono completamente suturate, per non dimettere il paziente con dolorose e fastidiose lesioni aperte che possono creare un notevole disagio. In questo modo non è più necessario introdurre alcun tampone nel canale anale al termine dell’intervento.
I punti di sutura vengono riassorbiti spontaneamente e le ferite guariscono in un periodo di circa 10 giorni. Oggi l’intervento può anche essere eseguito utilizzando una apposita "cucitrice" meccanica, che chiude le ferite nel momento stesso dell’asportazione delle emorroidi, eliminando le perdite di sangue e riducendo ulteriormente il dolore."
Presumo sia questa la tecnica di cui mi parlava il suo collega. Quello che volevo chiederle è cosa si intende con "I gavoccioli non vengono ne bruciati, ne legati con fili", poiche dice anche che questo permette di abbassare oltre al dolore anche il rischio di recidive che c'è con l'intervento tradizionale. Quindi nella mm vengono bruciate o legate con fili?
Grazie dottore.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Poco di più di quello che facciamo in quei casi, selezionati, dove è ancora necessario asportare il tessuto emorroidario.
Si tratta di una prolassectomia settoriale longitudinale chiusa, dove grazie ai nostri divaricatori saliamo allo stesso modo in alto, il di più, nella Nivatvongs, E' IL TIPO DI ANESTESIA.
Esistono tecniche di emorroidectomia che, per ottenere lo stesso risultato(prolassectomia settoriale longitudinale chiusa) usano bisturi elettrici o a radiofrequenza. Nella Nivatvongs tale asportazione si esegue tagliando con lama fredda.
Nella M-M le emorroidi si asportano "tagliandole", tale tecnica, del 1947, non prevede la risalita in alto della resezione e la chiusura delle ferite.
Tali termini M-M, Ferguson sono ancora utilizzati per indicare interventi di asportazione delle emorroidi con tecnica aperta o chiusa, ma ben pochi ancora le eseguono come allora. Abbiamo, già da tempo, spinto in alto logitudinalmente la resezione del prolasso rettale insieme alle emorroidi per ridurre i rischi di recidiva
Concludendo: Nulla di nuovo se non per il tipo di anestesia.
Prego.
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