Prolasso emorroidario e rettocele

Buongiorno. Dopo una forma influenzale particolarmente virulenta, ho iniziato ad avere prurito anogenitale due mesi e mezzo fa, e dissenteria per circa 15 giorni. Ho incolpato l'antibiotico,che avevo ripreso ma non mi aveva mai dato problemi. Quando le feci sono tornate "normali" (soffro di stitichezza ostinata quindi per me era una anomalia la fase precedente con feci molli), ho cominciato a sanguinare a ogni defecazione; macchie di sangue rosso vivo sulla carta, non una goccia ma neanche una quantità preoccupante, e mai sulle feci. Ho aspettato qualche giorno pensando a una piccola ragade ma persistendo il problema ho preferito farmi visitare. Il referto del proctologo è il seguente.
"Presenza di prolasso emorroidario di III grado, sfinteri normotonici, feci caprine normocoliche, puborettale normoreagente, mucosa liscia, rettocele anteriore di 2a sec Marti. Al momento non ci sono indicazioni chirurgiche urgenti, sono presenti formazioni teleangectasiche di pregressi episodi tromboflebitici. La priorità è normalizzare l'alvo, successivamente sarà valutata eventuale correzione chirurgica."
Sinceramente non avendo mai avuto sintomi in precedenza se non appunto la stitichezza di cui soffro da sempre, sono rimasta un po' spiazzata dal quadro non proprio felice.
A voce il medico mi ha detto che prima o poi l'intervento sarà necessario, ma intanto devo fare una cura per un mese (osmotico, magnesio supremo, integratori a base di vitamine e mirtillo, megafermenti). Sto già facendo dieta ipocalorica da un mese e ho perso due kg e mezzo, stando alle regole, ma in precedenza non ho mai avuto cali di peso, anzi, ho difficoltà a scendere anche se sgarro un minimo.
Vorrei chiedervi di tradurmi un attimo il referto in parole povere: il quadro appare severo o se diminuisco di peso, faccio esercizio per le pelvi e dieta adeguata ho ancora la possibilità di migliorare? Al momento vado una volta al giorno, con dieta ricca di fibre, mi svuoto completamente ma all'inizio ho sempre difficoltà perché avendo feci sempre tendenzialmente dure se spingo forte sanguino. Quindi ci metto più tempo nel tentativo di evitare lesioni. Dopo il primo sforzo invece non ho più problemi ed evacuo senza difficoltà il resto, è come se avessi, perdonate il termine, una palla dura iniziale che crea problemi, poi subentrano feci morbide.
Le teleangectasie sono qualcosa di rilevante? In famiglia abbiamo quasi tutti problemi circolatori (varici, emorroidi gravi, fragilità capillare e venosa, mio fratello si è operato di emorroidi l'anno scorso a 40 anni e ha avuto complicazioni emorragiche per fortuna superate).
Ho due figli ancora piccoli e al momento un intervento per me sarebbe difficilissimo da gestire, non potrei assolutamente garantire una convalescenza serena non avendo aiuti.
Il medico inoltre non ha fatto anoscopia perché ero "sporca", presumo la farà al controllo tra un mese, ma mi ha consigliato di fare per sicurezza e senza fretta anche colonscopia, però il mio medico di famiglia ritiene non ci siano sintomi preoccupanti. È comunque consigliabile?
Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Non mi sembra che il quadro descritto orienti verso un intervento.Seguirei le sue indicazioni tranquilla.Prego

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
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Grazie molte dottore, devo dire che da qualche giorno seguo la terapia ed effettuo gli esercizi di Kegel ed effettivamente ho notato un certo miglioramento.Spero continui così.
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