Dubbi rispetto a prolasso anale

Salve, ho sempre sofferto di stitichezza e emorroidi occasionali ma qualche anno fa a seguito di un'operazione per torsione testicolare e conseguente periodo di recupero le emorroidi sono tornate e col tempo sono sfociate in un vero e proprio prolasso, prima gli davo poca importanza ma poi ho capito che non era normale quindi sono andato lo scorso anno a fare una visita colonproctologica e il dottore mi ha diagnosticato un prolasso mucosale, dicendo che non c'era necessità di operazione chirirgica o altro visto che il prolasso rientrava (e se non rientrava dovevo farlo rientrare manualmente) e dovevo limitarmi a una dieta ricca di fibre e acqua. (In seguito ho fatto anche un'altra visita, per avere un secondo parere, e ho avuto la stessa risposta)
Adesso però mi ritrovo con dei dubbi che solo ora mi sono venuti: premettendono che sono omosessuale volevo chiedere se rapporti anali peggiorerebbero la situazione, e dovrei evitarli, o devo limitarmi a stare ben attento e andrà tutto 'bene' ?
Inoltre purtroppo nonostante ormai abbia una dieta varia e ricca di fibre, bevva molta acqua, prenda enzimi probiotici e faccia attività fisica regolare comunque il tutto risulta in quasi sempre un'evacuazione incompleta che mi porta grandi disagi, un po' per il dover andare più volte in bagno per "concludere", un po' perché l'incompleta evacuazione spesso mi porta attacchi di colite che, soprattutto fuori casa, mi arrecano grande disagio.
Volevo salere se è qualcosa a cui mi devo arrendere o c'è qualcosa in più che potrei fare? Scusate se mi sono dilungato ma ho cercato di essere quanto più esaustivo possibile, grazie mille!
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
La malattia emorroidaria ed il prolasso ad essa associato può rimanere tale o peggiorare.
La necessità di un intervento di correzione nasce dalla intensità della sintomatologia(prolasso delle emorroidi bruciore, dolore sanguinamento,imbrattamento degli indumenti, etc.) dalla frequenza con la quale questa si presenta(tutti i giorni alla defecazione, al di fuori della defecazione, a giorni alterni, settimanalmente sporadicamente, etc.) e, non ultimo, da come questi disturbi vengono percepiti dal paziente e come incidono sulla qualità di vita.
Detto questo, se per lei i suoi disturbi ed il riposizionare le emorroidi manualmente non rappresentano un problema, la scelta o l'indcazione a non operare è condivisibile.
Tenga presenta che nessun farmaco, dieta, o rimedio naturale potrà riportare nella sede naturale il tessuto emorroidario prolassato, questi farmaci, etc. possono solo ridurre la sintomatologia legata al prolasso.
In merito alla descrizione dei suoi problemi alla defecazione, questi sembrerebbero più dei disturbi colitici che veri disturbi da defecazione ostruita.
La defecazione ostruita spesso si accompagna ad un prolasso emorroidario, o meglio nasce dallo stesso problema che ha determinato l'insorgenza della malattia emorroidaria, cioè il cedimento della parete rettale interna, questo cedimento può creare un ostacolo alla espulsione del materiale fecale ed essere responsabile di una: "quasi sempre un'evacuazione incompleta che mi porta grandi disagi"
Con una visita si potrà chiarire quanto c'è di colitico e quanto di ostruttivo e le potranno essere dispensati tutti gli opportuni consigli su come gestire la sua attività sessuale.
Prego.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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