Fistola ano vaginale: un incubo

Buonasera Gentilissimi,
vi chiedo un consiglio per un problema che ho dal parto (11.2.2017). Dall'epoca ho sempre avuto problemi nel sedermi e sentivo una parte dura e dolente tra ano e vagina, con cicliche (ogni 20-30 gg) perdite di pus e sangue dalla vagina. Nelle diverse visite, i ginecologi rilevavano solo un piccolo ispessiimento nella zona indicata, da curare con voltaren e gentalyn beta.
La prima settimana di marzo 2018, mi è stato finalmente diagnosticato (e drenato) un ascesso con fistola vaginale (dopo un esame ecografico esterno sul gluteo dx e una risonanza magnetica); il drenaggio ha comportato una ferita di grandi dimensioni sul gluteo dx (circa 7 cm di lunghezza per 5 cm di profondità) da chiudersi per seconda intenzione.
Nonostante le diverse visite con medicazioni presso un ambulatorio specializzato per ferite difficili e presso il chirurgo, la ferita risultava ancora profonda (seppur stretta), fino a quando il lavaggio è iniziato ad uscire prima dalla vagina e poi anche dall'ano. A questo punto, ho deciso di rivolgermi ad un altro specialista, non essendo stata seguita adeguatamente sin dal principio.
La visita (questa volta accurata) dal nuovo colonproctologo ha previsto anche un'ecografia anale 2d dalla quale non è stato rilevato un interessamento anale; tuttavia, dal lavaggio con il blu di metilene si è visto un piccolo orifizio nella regione bassa dell'ano, confermato da una successiva ecografia 3d. Preciso anche che né prima dell'ascesso né ora ho mai avuto aria o feci in vagina; attualmente, quando faccio aria capita, purtroppo, che io la senta uscire anche dalla ferita e non solo dall'ano.
Nei prossimi giorni sarò sottoposta ad un intervento per il posizionamento di un setone drenante che parte dalla vagina fino alla ferita, sperando che così possa risolversi da solo l'interessamento anale; mi è stato suggerito, infatti, di non agire sull'orifizio anale perché è davvero piccolo, basso e non ho i fastidi tipici della fistola anovaginale (aria e feci dalla vagina). Quando il setone avrà fatto il suo, si valuterà l'operazione da effettuare per chiudere il tramite fistoloso.
Tuttavia, lo specialista dell'ecografia 3d mi ha suggerito, invece, di non posizionare alcun setone in vagina poiché questa scelta è anomala (non si posiziona mai in vagina ma semmai nell'ano) e, anzi, di provare a fare cicli di antibiotici per aiutare a cronicizzare la fistola e poi tentare di far chiudere la ferita, sperando che la fistola rimanga silente (seppur presente) senza portare alcun sintomo o effetto collaterale (se tenuta sotto controllo). MI ha, quindi, detto di intervenire chirurgicamente solo se dovesse riformarsi l'ascesso o la situazione dovesse aggravarsi.
E'davvero anomalo il posizionamento del setone in vagina? Potrebbe creare danni e/o risultare doloroso, soprattutto considerando che sono giovane (30 anni) e ho una bimba piccola? Non è rischioso lasciare le cose così come sono, visto che ho già avuto un bell'ascesso? Grazie mille.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 358 4
Gentile utente.
Per quanto lei si sia prodicata a descrivere minuziosamente la sia situazione, per esprimere un parere è necessaria una visita diretta.
I setoni, in generale, possono svolgere una duplice aziome, drenante o tagliente.
Possono uscire anche dalla vagina quando esiste un tramite ano-vaginale.
Solo visitandola potrei confermare quanto programmato o indicarle, se è il caso, tecniche mininvasive(VAAFT, LIFT) utili a risolvere il suo problema.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com