diarrea cronica - ipertono sfintere ed emorroidi

Buongiorno.

quasi 5 anni fa, dopo circa una trentina di sedute di radioterapia all'addome ho subito un intervento di chirurgia oncologica durante il quale è stato asportato il colon destro, compresa valvola ileocecale, rene destro e parte ileopsoas.
Già dai primissimi giorni dopo l'intervento ho sofferto di diarrea.
E purtroppo ne soffro ancora.
Nonostante all'inizio fosse molto peggio (andavo al bagno anche 10-15 volte al giorno) ora ho comunque molte scariche al giorno (5-10) e mai in questi anni ho avuto feci formate.
Inutile dire che ho provato di tutto, ho fatto vari tipi di esami (esami feci per ricerca parassiti, colonscopia, test allergie alimentari) ho preso vari farmaci, fermenti e integratori, sempre su consiglio medico.
Ho visto gastroenterologi e dietologi e ho provato ben quattro diete (priva di lattosio, priva di scorie, priva di glutine e foodmap) seguite in maniera scrupolosa.
Purtroppo niente mi ha dato giovamento.
L'unica cosa che è ha una certa efficacia, pur se temporanea, è il loperamide (sempre consigliato dagli stessi medici, visto che non avevo alternativa) per poter avere almeno qualche ora di normalità e poter riprendere il lavoro in questi ultimi due anni.
Ora il mio quesito è relativo a parte di disturbi che sono conseguenza di questa diarrea cronica.
Due anni fa circa ho iniziato a soffrire di prurito e bruciore anale con sanguinamento e a seguire dolori lancinanti; ho fatto una visita d'urgenza all'ospedale e il medico mi disse che si trattava di ipertono dello sfintere ed emorroidi di primo grado, spiegandomi che era causato dalla diarrea.
Mi prescrisse delle compresse e l'uso del dilatatore.
In 4 o 5 giorni i disturbi passarono.
Un paio di settimane fa ho avuto una forte influenza, con ripercussioni intestinali, nel senso che avevo numerosissime scariche molto liquide.
Si sono ripresentati sanguinamento e dolori, talmente forti che non riuscivo a camminare.
Quando sono arrivata al punto che non riuscivo a dormire di notte, a malincuore ho pensato di riprendere l'uso del dilatatore.
La terapia è stata peggiore del male ma probabilmente era quella giusta perchè dopo una settimana circa ho iniziato a stare meglio.
Ad oggi permane però un forte prurito subito dopo la defecazione, dopo essermi lavata e spesso anche per qualche decina di minuti dopo.
A volte si associa anche bruciore.
Ora mi chiedo se vista la situazione questi disturbi sono "normali"?
Ha senso ed è consigliabile l'uso del dilatatore quando i disturbi non ci sono (visto che appena sto bene smetto di usarlo)?
Ho paura che possa formarsi una ragade, o che si sia già formata, anche se so che per verificare sarà necessaria una visita... Rischio che la situazione possa peggiorare?
Cose tipo prolasso?
Sono preoccupata, già avevo parecchi problemi senza che si aggiungessero pure questi... é consigliabile che mi faccia comunque rivedere da un proctologo?

So che la situazione interessa varie specializzazioni, grazie a tutti coloro che vorranno rispondermi
[#1]
Dr. Giovanni Greco Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo 58 1
La sua richiesta di consultare un Proctologo e' giusta.
Vediamo per quanto possibile in rapporto alle mie specialita'
Chirurgo D'Urgenza, Proctologo, Endoscopista, se posso esserle utile, senza peraltro un valido ausilio di visita, e con una corretta anamnesi, sarei molto agevolato.
I suoi problemi sul colon sono precedenti all'intervento chirurgico effettuato. In quanto esso eliminando una parte del colon dx, ha perduto quella capacita' di assorbimento dei liquidi fecali pertanto le scariche aumentano notevolmente,
dopo interventi chirurgici di questa entita'.Successivamente
ha effettuato una radioterapia anch'essa irritante quella parte di colon residua.
Da considerare che le condizioni che hanno preceduto e comunque agevolato la necessita' dell'intervento erano scaturite da un colon non funzionalmente corretto da anni.
Pertanto le consiglio di effettuare un esame che potrebbe farci capire se la mucosa colica e' infiammata, cioe' effettuare una calprotectina fecale.Utile conoscere se esistono intolleranze ad alcuni alimenti.Spero che abbia dopo l'intervento effettuato una colonscopia con biopsia della mucosa.
E' molto importante la dieta, masticare bene, bere moderatamente liquidi, fare esercizio fisico antistress.
I fenomeni anorettali sono determinati e peggiorati dalle scariche diarroiche(determinando ragadi e peggioramento del prolasso emorroidario). Per questo e utile una esplorazione rettale
eventuale rettoscopia.

Dr. Giovanni Greco

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dr. Greco la ringrazio per la risposta. Ci sono alcune cose che devo precisare, forse inizialmente non ho spiegato bene. La radioterapia é stata fatta prima dell'intervento con lo scopo di ridurre la massa tumorale situata nella fossa iliaca destra, nel retroperitoneo. Prima di tutto ciò io stavo benissimo, non avevo alcun disturbo (il tumore é stato scoperto per caso). Il colon dx, rene e parte ileopsoas sono stati asportati solo per ridurre il rischio di una futura recidiva ma erano perfettamente sani (confermato da biopsia post intervento). I problemi sono cominciati dopo. Ho fatto l'esame della calprotectina fecale ed é risultato effettivamente oltre il limite ma non in maniera eccessiva e gli specialisti che hanno valutato non hanno ritenuto il dato importante. Ho fatto test per allergie (negativi), il breath test al glucosio per escludere l'enterite attinica (negativo) e l'enterorisonanza magnetica per escludere il morbo di chron (negativo). Più di medico mi ha assicurato che normalmente l'emicolectomia non richiede dieta specifica... Io comunque ho visto ben 4 dietologi ma nessuna dieta mi ha giovato. Anzi qualcuna mi ha anche provocato ulteriore perdita di peso. Ho fatto due gastroscopie e due colonscopie in questi anni con biopsia (tutte negative) per cercare la causa di una grave anemia che mi costringeva a trasfusioni di sangue e ferro, poi ho scoperto causate dall'assunzione di colestiramina (consigliatami per ridurre le scariche). Insomma sembra proprio che la diarrea -causa di tutti i miei mali - non si possa eliminare. Allora almeno cerco di gestire o se si può prevenire le relative conseguenze come emorroidi, ipertono, ecc. Dimenticavo l'attività sportiva é difficilmente praticabile, in parte per un'invalidità derivata dall'intervento e in parte per l'ansia subentrata a questa situazione, cioè il gestire continue corse al bagno in un luogo come potrebbe essere una palestra o una piscina (impossibile da frequentare per questo motivo).
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