Problemi al colon

Buon pomeriggio

Chiedo consulto per una questione intestinale, in particolar modo riguardante il colon discendente.
Premetto che ho sofferto di emorroidi nelle settimane passate e fra le varie complicanze ho riscontrato la presenza di feci spesso di forme differenti (spesso a forma di U) ma di consistenza sempre normale (abbastanza morbida).
Fatta questa premessa, le emorroidi sono praticamente passate e le feci hanno riassunto forme normali (con qualche eccezione ogni tanto).
Tuttavia nei giorni passati percepivo un senso di gonfiore nella zona del colon discendente.
Tale gonfiore si era presentato anche mentre avevo le emorroidi: inizialmente generalizzato nella zona dell'intestino è andato poi ad affievolirsi nella zona del colon per poi scomparire.
Un "processo" analogo si è verificato anche nei giorni scorsi.
Ora la sensazione di gonfiore è molto debole.
Ad ogni modo per curiosità ho provato a tastare la zona e mi pare di sentire il colon discendente gonfio: esercitando una discreta pressione riesco a sentirlo così per tutta la sua lunghezza.
Fra le altre problematiche ho notato gorgoglio intestinale (non so se si dica così) soprattutto dopo i pasti, ora diminuito ma comunque presente e minizione frequente (soprattutto per un paio di giorni circa una settimana fa, ora meno presente).
Premetto di non aver fatto molto movimento in questi ultimi mesi di chiusura.
Non so se può essere rilevante, ma ho assunto dei medicinali nelle ultime settimane: flebinec per le emorroidi e flaminase per uno stiramento muscolare alla spalla.
Ho cercato di radunare tutto ciò che ho notato.
Spero sia rilevante quanto ho scritto.
Ringrazio in anticipo per la disponibilità.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 303 2
Gentile utente, il suo al momento sembrerebbe un sintomo colitico non particolarmente preoccupante che potrà rientrare progressivamente migliorando l'alimentazione e riducendo lo stress, avendo già sospeso i farmaci. Se dovesse persistere nonostante questi accorgimenti la problematica, ovviamente un gastroenterologo potrà consigliarle un percorso diagnostico terapeutico più specifico.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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