Neoformazione tolta con crioterapia

Buongiorno vorrei, per cortesia, porvi un domanda in merito a quanto successo a mio figlio di recente, nel 2015 gli è stata asportata una cheratosi seborroica sul cuoi capelluto con diatermocoauculazione e fatta analizzare da cui risultava appunto la natura di cheratosi, adesso, da un po' gli era apparsa, sulla cicatrice una macchiolina marroncino chiaro, siamo andati da un dermatologo che l'ha diagnosticato, a vista un nevo e dopo controllo con dermatoscopio come: neoformazione pigmentata atipica su pregressa cicatrice, da asportare chirurgicamente e fare analizzare, ha anche detto che siccome era sulla cicatrice poteva essere una recidiva della cheratosi ma essendo il tessuto diverso poteva presentarsi nonnchiaramente,ma non c'erano elementi negativi che facessero pensare a cose brutte e che sarebbe stato assente poi per diversi giorni, nel frattempo avevamo già preso un appuntamento in ospedale della nostra citta; a seguito della diagnosi del primo dermatologo siamo andati da un altro specialista che, dopo visita con dermatoscopio, l'ha diagnosticata come recidiva della cheratosi e che pr 15 giorni doveva mettere un gel e poi eventualmnte toglierla; nel frattempo è arrivato il giorno dell'appuntamento in ospedale e la dottoressa che l'ha visitato l'ha diagnosticata come recidiva della cheratosi e l'ha tolta subito con la crioterapia; premetto che mio figlio ha 39 anni per cui ha scelto di farsela togliere; è a me che sono venuti poi di butti sulla differenza di diagnosi e poi sono andata a leggermi in internet dove viene raccomandato che i nei devono essere tolti sempre chirurgicamente per essere analizzati e mi è venuta la paura che è stata adottata una procedura errata, ho espresso via mail i mei dubbi alla dottoressa e mi ha risposto che l'esame istologico era chiaro; ma si riferiva alla precedente lesione; così adesso sono ancora più confusa; può essere che un neo non si distingua al dermatoscopio?
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Dr.ssa Sonia Maria Devillanova Dermatologo 363 32 2
La dermaroscopia da molte informazioni circa le lesioni pigmentate, ma è necessaria molta esperienza. Il quadro dermatoscopico di una cheratosi seborroica è molto chiaro, infatti mi meraviglia che sia stata effettuata una diatermocoagulazione e poi fatta esaminare istologicamente. In quel caso se c'era un dubbio sarebbe stato meglio asportarlo chirurgicamente subito. Che poi la recidiva di una cheratosi seborroica sia quasi la costante è indubbio. Solo il primo medico, quello che ha asportato la cheratosi ha supposto un nevo o una recidiva. Tutti gli altri colleghi hanno confermato che dermatoscopicamente si trattava di recidiva, per cui è corretto aver eseguito una crioterapia. Stia tranquilla. Cordiali saluti

Dr.ssa Sonia Devillanova

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto della risposta che mi tranquillizza.
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Dr.ssa Sonia Maria Devillanova Dermatologo 363 32 2
Di nulla Signora!