Sifilide e linfoadenopatia reattiva

Gentili dottori,

a metà settembre facendo dei test di routine per mst, che faccio ogni anno, mi è stata riscontrata positività alla lue, molto probabilmente contratta questa estate. Consultato un infettivologo ho effettuato 4 settimane di benzilpenicilina per un totale di 8 iniezioni. A partire dalla 3 settimana ho iniziato però ad avere una linfoadeopatia inguinale bilaterale abbastanza fastidiosa. A livello dei genitali non ho riscontrato lesioni.
Ho fatto quindi un ecografia che ha evidenziato dei linfonodi reattivi di dimensioni da 1cm a 1, 3 cm.
Alla fine delle 4 settimane ho ripetuto analisi e i risultati sono vdrl 1: 16 e tpha 1: 160. Purtroppo il primo laboratorio non me le ha titolate per cui non ho un termine di paragone. Le rifarò tra qualche settimana.
Alla luce di questa linfoadenopatia comparsa a metà del trattamento mi è stato consigliato di continuare la penicillina.
Possibile che la cura non sia stata efficace?
Potrebbero essere state le stesse iniezioni di penicillina a causarmi questa linfodaenopatia?
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente

non vi è legame fra una linfoadenopatia e la sifilide, la quale notoriamente non provoca questo fenomeno.

Sarà opportuno che lei chiarisca con lo specialista delle malattie sessuali quali il Venereologo, il suo nuovo problema.

saluti
Dr Laino

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore

a circa 20 giorni dalla comparsa della linfoadenopatia inguinale(che è rimasta invariata- dolente) si è aggiunta anche un linfoadenopatia ascellare e claveare.
Su consiglio di due medici ho effettuato degli esami del sangue completi ,cmv, mono test e test hiv e sono in attesa dei risultati.
il problema è che un medico mi ha consigliato di continuare la terapia con penicillina,che dovrei eventualmente fare in questi giorni, mentre un altro di attendere e vedere come evolve la situazione ed eventualmente cambiare a bassado, in modo da coprire sia la sifilde che eventuali altre patologie delle vie urinarie, per 2 settimane e ripetere esami per la sifilide.

Cosa ne pensa?
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentilissimo, mi spiego meglio: per quanto riguarda la linfoadenopatia, essa è solitamente è presente in corrispondenza della presentazione del sifiloma primario. A distanza di tempo, è piuttosto difficile una riattivazione linfonodale, soprattutto dopo terapia. Ovviamente questi linfonodi vanno comunque indagati, anche con test siero logici diversi da quelli che lei ha effettuato, e che comprendono lo studio Dell’immunità sierologica e delle proteine.
Le confermo la mia disponibilità quando avrà aggiornato questi dati.
Dott.Laino
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,

ho effettuato una seconda ecografia in cui ho compreso l' addome, che ha evidenziato una leggera epatomegalia. I linfonodi inguinali e ascellari ,anche se sono dolenti, a quanto pare all'ecografia non risultano preoccupanti.

Dalle analisi del sangue non è scaturito nulla,se non un valore leggermente elevato degli esinofili ma che ho da anni. Transaminasi , cea, alfa1 fetoproteina, elettroforesi proteine sieriche, emocromo ,ves,pcr tutto normale.
Hiv, HCV neg
complesso torch- igm tutte negative, mentre le IGG positive per rosolia, citomegalovirus e herpes 1-2 .

Quali altri esami dovrei effettuare?
Ormai è un mese che ho questi linfonodi dolenti in tutto il corpo e non noto miglioramenti.

Quali sono le malattie sessualmente trasmissibili (MST)? Tutti i rapporti sessuali mettono a rischio contagio? Le situazioni di rischio e le regole di prevenzione.

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