Neo asportato istologico non valutabile

Buongiorno,
ho asportato un neo che dopo una visita dermatologica con mappatura mi era stato consigliato di togliere senza nessuna fretta.

Il risultato dell'istologico è stato però shockante, il medico che ha effettuato l'asportazione ha dimenticato di inserire il fissativo ragion per cui il neo è arrivato al laboratorio in stato di necrosi.


Di seguito il referto che mi è stato consegnato:
NOTIZIE CLINICHE:
Neoformazione pigmentata
Campione giunto privo di fissativo

MATERIALE INVIATO:
Cute della regione lombosacrale, a dx biopsia escissionale di neoformazione [91.40.
7]

MACROSCOPICA:
Losanga di cute di cm 2 x 1 non orientata, con area pigmentata maldefinibile per cattiva fissazione di cm 0.5 x 0.4 distante minimo mm 2 dal margine di exeresi più vicino.

Il materiale di esamina "in toto".


DIAGNOSI:
Frammento di cute con estesa necrosi dell'epidermide e delle strutture dermiche, nel contesto del quale sono presenti elementi nevici di piccola taglia, necrobiotici (MelanA+), non valutabili per gli artefatti da ipofissazione.

Ora, a seguito di questo disastro, cosa posso fare per stare tranquillo ed evitare che qualsiasi cosa fosse non mi dia problemi futuri?

Doveva essere una semplice asportazione per scrupolo, essendo un neo che comunque ho sempre avuto dalla nascita e sembra non essersi mai modificato nel tempo, invece è diventato fonte di grandissimo stress e preoccupazione.

Chiedo il vs. prezioso parere e ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente, sono certo che il suo dermatologo sopra rapportarsi con l’anatomopatologo al fine di chiarire dal punto di vista cito morfologico qualche dato in più rispetto a ciò che leggo. Ovviamente non possiamo essere dirimente da questa sede pur comprendendo le sue preoccupazioni
Dr Laino

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dott. Laino, la ringrazio per la sua risposta.
Chi ha effettuato il tutto mi ha informato che parlando appunto con chi si è occupato dell'istologico è giunto alla conclusione che non ci fosse nulla di allarmante, ma di fare comunque la riapertura e la rimozione di un ulteriore pezzo in via precauzionale.
Essendo però parti direttamente collegate alla vicenda ed essendoci di fondo un errore piuttosto grave sarebbe per me di grande utilità il parere di altri medici specializzati nel campo, esterni alla vicenda.

Dalla diagnosi presente nell'istologico secondo vs. parere, per quanto possibile, vi sono elementi che possano far pensare ad un melanoma?
Procedo correttamente se a settembre riapro la cicatrice per esportare un ulteriore pezzo ed analizzarlo o posso fare anche altro?

Per me è di fondamentale importanza cercare di trovare una risposta che mi possa dare la tranquillità, io e la mia compagna a causa di questa cosa ne stiamo risentendo fortemente psicologicamente.
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