Monitoraggio continuo glicemia

Buongiorno,
ho 47 anni ed una psicosi da glicemia altalenante.
I miei valori a digiuno, da 15 anni a questa parte (prima sempre perfetti), variano da 90 a 105 (glicata sempre tra 33 e 35), con 105 rilevato qualche giorno fa. Considerato che 2 mesi fa avevo 91 prima di un intervento chiurgico (asportazione mioma) e 83 il giorno successivo, sono un po' in confusione.
Ho eseguito in questi anni anche 3 curve glicemiche, sempre negative ma con insulinemia ed ipoglicemia dopo la terza ora.
Ricontrollerò i valori tra un paio di settimane.
A titolo informativo, il colesterolo totale varia in genere tra 215 e 230, hdl tra 70 e 90, trigliceridi tra 40 e 45 (i valori di qualche giorno fa, in cui la glicemia era 105 erano:
- colesterolo totale 232
- colesterolo hdl 91
- trigliceridi 42).
Ora, la domanda che vi pongo è la seguente: è possibile eseguire un monitoraggio continuo della glicemia, diciamo alla stregua di quello pressorio, nel senso NON automonitoraggio con il glucometro ma con un sensore sottocutaneo (che sarei disposta ad acquistare personalmente) ?

Grazie mille
[#1]
Dr. Enrico Riccio Endocrinologo 159 19
Gentile Utente,

Premesso che nel suo caso non vi è alcuna necessità di fare un monitoraggio continuo della glicemia, può autonomamente acquistare un sensore che misuri la glicemia interstiziale ma faccio difficoltà a capire come potrebbe poi interpretarla.
La diagnosi di diabete o di alterata glicemia a digiuno può esser fatta solo su sangue venoso, quindi l'utilità di questo strumento nel suo caso sarebbe nulla.
Tra l'altro la sua emoglobina glicata, valore che esprime la media delle glicemia negli ultimi 3 mesi, è perfettamente nella norma.
La soluzione più semplice e che le consiglierei personalmente sarebbe quella di condurre una sana alimentazione, praticare attività fisica e misurare una volta l'anno la glicemia su sangue venoso insieme agli altri esami di routine e valutare poi in base a quelli se vi sono le condizioni per parlare di diabete e che scelte terapeutiche intraprendere.

Cordiali saluti.

Dr. Enrico Riccio

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Riccio,
La ringrazio per la celere risposta. Approfitterei nuovamente della Sua disponibilità per esporle un altro dei dubbi che mi tormenta.
Questo 105 a digiuno mi ha particolarmente spiazzato sia perché nei giorni precedenti ho fatto attivitá fisica, sia perché il mio regime alimentare è buono (solo minimamente variato in questi giorni visto il periodo), sia perché prima dell'intervento (metá ottobre 2018) avevo 91 e la mattina successiva un meraviglioso 83.
Ora, il dubbio che ho è il seguente: è possibile che il mio pancreas abbia subito uno shock a seguito dello stress chirurgico o dell'anestesia scatenando un diabete, forse latente ? Oppure peggio ancora sia impazzito il sistema immunitario dando origine ad un DB1 ?

Dimenticavo di informarla che l'ultima glicata (33) risale a metá 2017 e la glicemia basale del prelievo era 93.

Grazie mille nuovamente,
mi scusi ma sono terrorizzata ed anche mortificata perché dall'esito di questo esame dipendeva un viaggio in Australia che a questo punto credo non farò purtroppo.
[#3]
Dr. Enrico Riccio Endocrinologo 159 19
Gentile Utente,

Il primo consiglio che le do è quello di non allarmarsi. I valori sono lievemente alterati e può star serena perché non ci sono i criteri per poter parlare di diabete.
Se il valore di 105 mg/dl è un valore su sangue venoso è solo necessaria una maggiore attenzione all'alimentazione e all'attività fisica.
Se invece questo valore è frutto di una misurazione con glucometro il suo valore non è rilevante, in quanto le misurazioni su sangue capillare hanno un'estrema variabilità e non sono pertanto standardizzate.
Non trovo onestamente necessario in virtù di questo esame rinunciare al suo viaggio in Australia.
Può star serena anche per il possibile shock del pancreas o per un'insorgenza improvvisa di un diabete mellito di tipo 1. In quel caso infatti le glicemie sono molto più alte.

Cordiali saluti.
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