Poliuria con insulinemia bassa, C-peptide basso e ia2 borderline

Egr.
i signori medici, sono un uomo di 40 anni alto 175, fino a 3 settimane fa pesavo 70kg, in 3 settimane sono sceso a 65kg (ma ho anche ridotto la dieta).
Il padre di mio padre ebbe il mellito tipo2 a 65 anni; mio padre ha iperglicemia.
25 giorni fa (in coincidenza con un mese passato ad abusare di 250gr al giorno di pasta, cosa mai fatta prima) per la prima volta in vita mia avvertivo poliuria e polidipsia.
Gli esami funzionalità epatica e renale e l'eco addome sono risultati buoni.
La risonanza, normale, è stata fatta genericamente al cranio (non alla sella turcica come si fa in questi casi).
Ves: 8.
Acido lattico: 24.
Calcemia: 9, 70.
Sodiemia: 143.
Elettroliti: normali.
Uricemia: 5, 4.
Protidogramma: normale.
T3: 121.
FT3: 2, 8.
FT4: 12, 6.
TSH: 1, 3.
Alfa-feto-proteina: 1, 8.
Cistanina C: 0, 65.
Amilasi: 64.
Lipasi: 43.
Albuminemia: 49.
ADH basale: 1, 40.
Per tre settimane continuavo ad espellere 1, 5 o 2 litri in più rispetto ai liquidi che introducevo; qualunque fosse il volume di liquidi che introducevo, ne espellevo sempre 1, 5 o 2 in più.
La pelle e le mucose si seccavano sempre di più: il mio dermatologo notava una drastica disidratazione su tutto il corpo.
Al 17mo giorno dall'inizio del calvario, avevo proceduto da solo in casa a non bere per 8 ore e fare le analisi: risultati: osmolarità urinaria 418, plasmatica 304, peso specifico: 1021.
Successivamente avevo assunto il Minirin Spray ma per mio errore avevo sbagliato la dose spruzzando 4 spruzzi per narice: risultato: non ho urinato per 12 ore.
Al ventesimo giorno di questo calvario, cioè l'altro ieri, in una clinica privata, hanno calcolato che nelle 24 ore introduco (tra cibi e acqua) 3 litri, mentre ne urino 4, 9.
Il nefrologo, dopo test di assetamento, all'ottava ora ha rilevato osmolarità urinaria 641 contro osmolarità plasmatica di 301, e così escludeva il diabete insipido centrale e nefrogenico.
Il diabetologo della stessa struttura, essendo la mia glicemia basale 85 e la glicosilata 4, 8, e non essendoci alcuna glicosuria, ha escluso il mellito e si è rifiutato di considerare utili i seguenti valori: curva da carico da 75gr dopo 60': 204, dopo 120': 131; glicemia postprandiale 3 settimane fa ad inizio dei sintomi: 235.
Colesterolo totale: 203.
HDL: 72.
LDL: 134.
Trigliceridi: 37.
LDH: 143.
Insulinemia: 3.
C-peptide: 0, 5.
Ab anti insulina: 3.
Ab anti ia2: 7, 41.
Ab isole Langherans: negativo.
Anti-Gad: risultati ancora in corso.
Cortisolo: 154.
Ora, da tutti questi dati, continuando tuttora la mia poliuria, Vi chiedo: è possibile che il fatto che io tuttora continui ad urinare 1, 5 / 2 litri in più di quanti liquidi introduco sia dipendente da una forma iniziale di diabete mellito pur in assenza di glicosuria?
O piuttosto è da rivalutare il diabete insipido?
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Dr. Mario Manunta Medico internista, Diabetologo 723 29
Gentile Utente, il Test dell'Assetamento, va eseguito in modo assolutamente preciso, seguendo delle regole codificate, per cui il mio consiglio è quello di eseguirlo presso un centro accreditato per la diagnosi e non eseguendolo al proprio domicilio con valutazione postuma dell'osmolarità dei campioni.
Quando afferma che il Collega Nefrologo "ha escluso la diagnosi", il test è stato eseguito in modo corretto?
I risultati da lei riferiti, in questo caso, escluderebbero tale diagnosi.
Personalmente mi orienterei altrove, infatti il suo Peptide-C sotto soglia e il picco glicemico precoce a T60' dopo Curva da Carico (superiore a 155 mg/dl), farebbero pensare ad una predisposizione al Diabete Mellito, ancora non presente ma potenzialmente in essere.
Inoltre esistono altre cause di poliuria e di polidipsia. Ritengo utile fare un po' di ordine... non sempre il fare esami di laboratorio a tappeto, non "proprio mirati" (è chiaramente un eufemismo) si rivela utile.
Una volta iniziato un iter diagnostico deve chiaramente portarlo avanti, si rivolga ad un Diabetologo Specialista; nella Sua città ci sono tanti professionisti bravi.
Ci dia notizie, sempre se lo desidera.
Cordiali Saluti

Dott. Mario Manunta
Senior Clinical Diabetologist
Scuola Educatori in Diabetologia AMD

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dopo
Utente
Utente
Dottore,
prima di fare le analisi, e durante, mi sono fatto visitare da più diabetologi: tutti, limitandosi a guardare alla glicemia basale, alla glicosilata, e alla glicosuria, hanno escluso che le mie urine in eccesso rispetto ai liquidi introdotti possano essere causati dall'Intolleranza glucidica che Lei invece mi sottolinea, giustamente come ho da subito pensato io. La pelle del mio corpo si disidrata sempre di più, perdo 1 kg alla settimana, il totale urine nelle 24 ore supera sempre almeno di 1 litro quello dei liquidi ingeriti (comprensivi dei cibi umidi). Tutte le analisi che ho fatto derivano dai tanti consulti e visite specialistiche che non hanno mai portato a una diagnosi. Io ho letto che l'Intolleranza gluicidica (IGT) è indipendente da glicosuria: perciò la mia curva glicemica (85- 204- 131) è sicuramente indicativa di una IGT. Io ho cambiato abitudini alimentari da 1 mese (niente zuccheri raffinati, niente alcol o tè o caffeina o alcuna bevanda che stimoli la vescica, mangio come carboidrati solo 90gr di pasta integrale con molte verdure, e poi mangio proteine e grassi presi a volte da uova a volte da carne, da mozzarelle, variando, sempre con molta verdura). Ho avuto negli ultimi 2 anni ricorrenti prostatiti croniche, con nicturia: ma la prostatite non causa aumento delle urine rispetto ai liquidi introdotti. Non ho mai assunto diuretici né antidepressivi. I risultati dell'ipofisi sono normali. La RM alla sella turcica è pulita. Grazie alla mia dieta non ho più avuto picchi glicemici (che misuro costantemente col pungidito). Ma le mie urine continuano a superare i liquidi ingeriti, e mi disidrato. Nel frattempo dal test d'assetamento fatto ieri in ospedale sono stati esclusi gli insipidi centrali e nefrogenici sia totali che parziali: prima del test d'assetamento la mia osmolarità urinaria era 117; alla dodicesima ora era 751 con un peso specifico di 1018. A quel punto il test è stato interrotto senza somministrare Minirin perché HDA e reni sono stati ritenuti ben funzionanti; l'osmolarità plasmatica alla sesta e ottava ora era di 295, alla decima ora era di 302, e alla dodicesima ora tornava di 295. Le minzioni all'ottava ora erano di 60ml; alla decima erano di 25ml; alla dodicesima erano di 100ml. Essendo il mio corpo molto disidratato (con pelle desquamata alle braccia, fronte, schiena, rilevata dal dermatologo), questa condizione, che fino a un mese fa, in 40 anni di vita, non ho mai avuto, non credo possa essere data da polidipsia psicogena che per definizione porta invece all'iperidratazione. Perciò Le chiedo, visto che un mese fa, quando tutto è iniziato, io ebbi la postprandiale a due ore a 235 (mentre a tempo zero era 85), insulinemia 3, C-Peptide 0,5, ed ebbi quella curva glicemica che rivela IGT, e visto che la mia epidermide si disidrata sempre di più nonostante io abbia assunto un ferreo regime dietetico, Le chiedo: è possibile nella letteratura scientifica che le mie urine in eccesso rispetto ai liquidi introdotti e quindi la mia disidratazione siano causati da una IGT che pur tengo a bada da 1 mese e che continuo a perdere 1 litro di liquidi al giorno?
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Dr. Mario Manunta Medico internista, Diabetologo 723 29
Gentilissimo, quando il valore glicemico nel sangue raggiunge e supera la cosiddetta soglia renale, il glucosio si riversa nelle urine, aumentando la diuresi. In teoria si dice che questa soglia sia di 180 mg/dl, ma in realtà risente della soggettività ed alcuni soggetti potrebbero averla anche più bassa.
Questo fisiologico meccanismo è quello che da il nome al Diabete, che deriva dall'antico greco (dià: attraverso; baino: vado).
Un parametro da considerare sarà l'ematocrito e gli elettroliti.
Nessuno tra i diabetologi consultati ha preso in considerazione di correggere il suo picco glicemico precoce?
Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Egregio dott. Manunta, l'Ematocrito, il 2 aprile (cioè a 4 giorni dall'esplosione della poliuria), era di 44,2 %. Il 7 aprile invece scendeva a 40,8 %. Quanto agli elettroliti: il 7 aprile: sodiemia 141; potassiemia 4,2; calcemia 9,70; cloremia 104; BICARBONATI 22,3 (in un range che va da 23 a 29). l'11 aprile invece: sodiemia 143, potassiemia 4,6; calcemia 9,70; fosforemia 4,10; cloremia 106; magnesiemia 2,46. Il 16 aprile la sodiemia era 142, mentre alla dodicesima ora del test d'assetamento del 29 aprile la sodemia saliva a 146.
Quanto alla Sua domanda se nessuno dei miei diabetologi abbia pensato a correggere il picco glicemico precoce: mi sono sempre sentito rispondere che per loro contano solo basale, glicata e curva a 120'. Non gli importa che, quando scoppiò la poliuria, la mia postprandiale fosse 235 (rilevata da me col pungidito), né che, anche dopo 5 ore dal pasto, tutt'oggi la mia glicemia sia di 94 (mentre al risveglio è sugli 84). Io, come Le dicevo, ho eliminato ogni alimento/bevanda contenente zuccheri, come liquidi assumo solo acqua temperatura ambiente, come carboidrati assumo 90gr di pasta integrale in bianco con molta verdura (la assumo in 2 tempi per evitare picchi), e a cena come proteine e grassi alterno carne, ricotta, uova, prosciutto crudo, pesce, sempre con molta verdura (al momento ho sospeso la frutta perché ho paura degli zuccheri). Oggi sono arrivato a pesare 64 Kg (un mese fa ne pesavo 70), e lo stato della mia disidratazione non mi consente di fare sport, Forse mi gioverebbero lente passeggiate, ma, ripeto, nessuno degli endocrinologi, diabetologi, nefrologi ha voluto sentir parlare di mellito come causa del mio quadro. Eppure a me tutto è esploso in concomitanza con esagerata ingestione di 250gr pasta al giorno (tenga conto che per 3 mesi ero immobile a scrivere la tesi, quindi quei 250gr non venivano smaltiti in nessun modo, e avevo pure limitato al minimo i liquidi perché soffrivo già di nicturia, ma non so che volume di urine fosse ai tempi). Su consiglio di un dottore farmacista per una settimana ho assunto il Tiobec che mi dava tantissimi vantaggi (tra cui mi toglieva il forte pizzicore agli occhi), ma avendo io ora la pelle molto sensibilizzata, il Tiobec, essendo un vasodilatatore, mi fa diventare viola e l'ho sospeso da dieci giorni. Oltre la giusta dieta (che faccio già da un mese senza avere risultati sulle urine), e le lente passeggiate che farò, Lei può suggerirmi altri comportamenti? E soprattutto, pur non avendo io alcuna glicosuria (ho ripetuto l'esame urine decine di volte), Lei pensa che la mia Intolleranza Glucidica possa essere la causa della mia poliuria ANCHE SE NON HO GLICOSURIA? io nelle ultime 24 ore ho bevuto 2 litri e urinato 4,5 litri, vorrei tanto poter tornare a una vita normale.
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Dr. Mario Manunta Medico internista, Diabetologo 723 29
Gentilissimo, come lei stesso fa notare il suo ematocrito (Hct), scende in corso di poliuria, mentre in corso di disidratazione dovrebbe salire, essendo questo parametro il rapporto tra la parte corpuscolata del sangue, (costituita soprattutto da globuli rossi ed in parte minore da globuli bianchi e piastrine) e la parte liquida del sangue, ovvero il plasma.
Inoltre il valore del sodio resta quasi costante. Questo escluderebbe lo stato di disidratazione.
Per quanto riguarda la glicosuria questa può essere presente se i valori glicemici superano la soglia che già le ho enunciato la scorsa volta. Si può essere in una condizione di IGT, (Intolleranza agli Idrati di Carbonio) senza necessariamente avere costantemente, nel corso della giornata valori glicemici oltre soglia.
Per quanto riguarda l'assunzione dell'acido -Lipoico, anche se lei riferisce di avere ottenuto dei vantaggi, almeno inizialmente, non capisco da cosa possa essere stato dettato il consiglio di prenderlo per il suo quadro sintomatologico.
La cosa più importante è che lei ha la necessità di "tornare alla vita normale", come lei stesso esprime, e nessuno almeno su questo potrà contraddirla.
Purtroppo le consulenze fatte on-line, possono solo orientare, e difficilmente risolvere questioni così complesse, corredate da tanta emozionalità, esaltata dal bisogno di sentirsi bene. Non fosse altro che manca l'elemento più importante che è l'esame obiettivo che il medico esegue in corso di visita specialistica.
Capisco che gli Specialisti finora consultati non le hanno dato soddisfazione, ma quello che caldamente le consiglio è quello di sceglierne uno solo, in cui riporre la sua fiducia ed andare fino in fondo, altrimenti rischia di ricominciare ogni volta da capo, aumentando le frustrazioni.
Cordialmente
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Utente
Utente
Dottore, quello che mi preoccupa è che, mentre durante la veglia riesco a tenere a pari il volume di urine espulse con il volume di liquidi introdotti (che ricavo calcolando acqua + peso dei cibi umidi), di notte espello un litro e mezzo di urine. Oggi nella veglia sto in una parità di 2,8 litri sia ingeriti che urinati. Ma quando durante la notte mi sveglio per urinare, sommando le varie volte che vado a urinare, espello almeno 1,5 litri in più che così perdo dal bilancio idrico, e al mattino ho secchezza delle fauci. Questi 1,5 litri in più espulsi nella notte sono normali in un bilancio idrico sano da manuale? O può essere, sempre ragionando per ipotesi statistiche, che questi 1,5 litri persi siano uno strascico dell'IGT? E' possibile che mi sia necessario molto più di un mese di dieta e camminate per vedere i primi risultati sulle urine dopo il mio abuso di glucidi? Quanto alla secchezza, la mia dermatologa che conosceva la mia pelle per come era mesi fa, ha confermato una forte disidratazione di viso, braccia e schiena.
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Dr. Mario Manunta Medico internista, Diabetologo 723 29
Gentile Utente, al contrario della sua Dermatologa di fiducia, che ha avuto modo di valutarla clinicamente, mi manca il conforto di avere eseguito un esame obiettivo.
Come è giusto che sia, lo Specialista può confermare ciò di cui è assolutamente certo, dopo avere ricostruito tutto il quadro clinico che non è fatto solo da una lettura di esami.
Quello che le posso confermare con certezza è che un modesto incremento glicemico post-prandiale, come avviene nell' IGT , in linea di massima e fino a prova contraria, non è in grado di disidratare un organismo.
Tuttavia non vorrei che questa attenzione marcata al suo bilancio idrico, divenisse tale da essere essa stessa un disturbo alla sua cenestesi.
Come già suggerito, scelga uno Specialista in cui sente di riporre la sua fiducia e si affidi a lui, senza stressarsi cercando di darsi risposte da solo, o peggio ancora via internet. Anche perchè il suo impegno emotivo non sarà mai ripagato da una risoluzione.
Cordialmente
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Utente
Utente
Dottore, sì, per la mia disidratazione indagherò con la dermatologa nutrizionista (magari altre cause hanno seccato la mia pelle); anche se la mia osmolarità plasmatica borderline verso l'alto (295) mi lascia un po' perplesso. Quello che unicamente ora mi preoccupa davvero è il mio bilancio idrico: nell'arco delle ultime 24 ore ho bevuto 2,3 litri d'acqua (non uso altri liquidi) e ho urinato 3,8 litri: quindi, ancora costantemente, perdo 1,5 litri ogni 24 ore. Dai dati dei manuali, teoricamente, Le domando: questa quantità 1,5 litri è spiegabile con la mia modesta IGT? Glielo domando perché un endocrinologo in un ospedale e un nefrologo in una clinica privata, senza sapere l'uno dell'altro, entrambi hanno escluso che io abbia insipido né centrale né nefrogenico né totale né parziale in quanto la mia osmolarità urinaria dopo l'ottava ora d'assetamento superava 600. Ancora, dalla risonanza sella turcica, elettrocardiogramma, dagli esami del sangue e delle urine per la funzionalità renale ed epatica, dai valori della tiroide, dall'eco addome, acth, cortisolo, tsh, ft4, igf1, lh, fsh e testosterone hanno escluso che io abbia un deficit organico. Di fatto, però, io continuo a perdere 1,5 litri al giorno (anche se provo a bere di più, urino comunque 1,5 in più), e, dopo tutti gli specialisti e gli esami e le cliniche, non so a chi rivolgermi. Quello che dunque Le chiedo è: il deficit da 1,5 litri può in teoria essere causato da moderata IGT? E, se non può esserlo, c'è un esame che può essere sfuggito e che io possa suggerire a un nefrologo di farmi fare per indagare la causa del mio deficit idrico? Mio padre ha 70 anni e soffre di cuore e non voglio peggiorare perché voglio poterlo assistere. Questo mio deficit mi spaventa e ho necessità di tornare sano per poter assistere mio padre. Fino a 1 mese fa che tutto questo iniziasse avevo come pressione 120/70, ora ho spesso valori su 84/69 e debolezza. Può dunque esserci un'indagine che è sfuggita agli specialisti e che possa far luce sul mio deficit idrico? La ringrazio di cuore per l'aiuto.
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Dr. Mario Manunta Medico internista, Diabetologo 723 29
Gentile Utente, mi rendo conto che la sua preoccupazione è tale da non trovare conforto nelle risposte discorsive.
Userò un modo più pragmatico, sperando che la possa giovare:
per cui alla sua domanda "il deficit da 1,5 litri può in teoria essere causato da moderata IGT?", risponderò in modo secco NO.
Mentre alla sua domanda "Può dunque esserci un'indagine che è sfuggita agli specialisti e che possa far luce sul mio deficit idrico?", risponderò altrettanto sinteticamente: molto probabilmente SI.
Quale possa essere l'approfondimento diagnostico ulteriore, sarà compito dello Specialista che l'ha già valutato, oppure se ne sentisse, la necessità ne individui un altro, e magari si faccia guidare nella scelta, dal suo Medico Curante.
Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Egregio dott. Manunta,
dopo un migliore calcolo di liquidi e cibi umidi introdotti nelle date precedenti, ho riscontrato che il deficit del bilancio idrico non è poi così alto, mentre quello che resta certo è la secchezza della lingua (con patina bianca sopra), glande secco e postite, la tentazione di bere, la diuresi frequente, la disfunzione erettile (a 40 anni), la perdita di 6 kg in 4 settimane, la forte secchezza e prurito dei palmi delle mani e dei piedi che anche se non li tocco si arrossano e prudono. L'epidermide si è assottigliata, è xerotica. A cena oggi, vista la molta fame, ho mangiato mezzo pollo al forno (dunque zero carboidrati) e dopo 2 ore la glicemia era 107. A questo si aggiunge la summenzionata curva da carico e il basso C-peptide, e il fatto che tutto questo calvario è scoppiato perché da un mese mi abbuffavo solo di pasta restando immobile a casa. Tra l'alluce e il dito accanto si è creato un taglio inspiegabile (non esco di casa, non ho sbattuto) La visione è offuscata e sono spesso stanco anche quando la pressione è normale. Ora io certamente continuerò con una dieta come quella che si dà ai diabetici, e tornerò a fare attività fisica costante ogni giorno (finora sospesa per disidratazione): ma queste pratiche, a me che ora sono 175x64 a 40 anni, potranno far tornare la pelle delle mani a livelli umani senza che prudano arrossate e avvizzite come quelle di un malato? Di tutti i diabetologi che mi hanno visitato (tre dal vivo), Lei è l'unico che mi ha indicato che in individui più sensibili esistono sintomi da intolleranza glucidica anche quando la basale è di poco sotto il range massimo e la glicosuria è zero. Il farmacista mi aveva detto che Tiobec contrastava la glicazione e il mancato funzionamento dei glucidi nel sangue: per questo pensavo potesse servire contro la xerosi. Con sport e dieta le mie mani torneranno umane come erano un mese fa? Eviterò che accada lo stesso al viso? O sono condannato a restare coi palmi avvizziti e rossi? Non so cosa stia succedendo, tra l'altro la mia basale si è alzata di dieci punti (forse per la sedentarietà); i diabetologi continuano a dirmi che sono comunque nella norma. Che Lei sappia, statisticamente, una xerosi da IGT a 40 anni può migliorare con dieta e sport?
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Dr. Mario Manunta Medico internista, Diabetologo 723 29
Gentile Utente, il fatto di avere una condizione di Impaired Glucose Tolerance, difficilmente causa tutto il corteo sintomatologico da lei riferito. Dico "difficilmente" per non dire impossibile.
A questo punto non vorrei che molti, se non tutti i suoi sintomi sono da riferire alla sua emotività spiccatissima.
Cerchiamo di fare un po' d'ordine...
1. Non esistono correnti di pensiero ma Linee Guida, terapeutiche e diagnostiche, quindi un Diabetologo non può seguire esclusivamente le proprie idee.
2. Le consulenze on-line non possono sostituire una consulenza specialistica, intesa come valutazione clinica (intendo la visita medica che è sempre imprescindibile)
3. Se in questo caos, generato da consultazioni mediche multiple, inseriamo anche le considerazioni del Farmacista (figura sanitaria di primaria importanza nella dispensazione dei farmaci, ma non abilitato a diagnosi e terapia), non riuscirà a venirne fuori.
4. Scelga uno Specialista in cui riporre fiducia e lo segua (come già suggerito).
Cordiali Saluti
[#12]
dopo
Utente
Utente
Egr.o dott., Manunta,
io mi sono da poco accorto che integratori che, volendo alleviare infiammazioni prostatiche, ho preso ad altissime dosi da maggio 2019 fino a quando è scoppiata la mia poliuria hanno anche proprietà diuretiche: Centella asiatica, Bromelina 500, e Serenoa Repens 3000 (la Serenoa 3000, acquistata online, è a 10 volte il dosaggio del Permixon 300, e io ne usavo 2 pasticche al giorno, insieme alle pasticche di Centella e Bromelina). Forse c'è la possibilità che progressivamente la mia pelle si sia disidratata a causa di queste pasticche, anche perché già proprio da pochi mesi da quando avevo iniziato ad assumerle mi era venuta nicturia (che io imputavo alla prostata). Ho smesso di prendere queste pasticche da 13 giorni. Tuttavia, ancora ieri, ho provato a non prendere il Minirin per 24 ore, e in quelle 24 ore ho bevuto 3,8 e urinato 6,2 (mangiando 100 gr di pasta, 2 hamburger, 140 gr di carote, 200gr di grana padano). Ora mi chiedo: è possibile che i miei reni, abituati a tantissimi diuretici per 12 mesi, anche se li ho sospesi da 13 giorni, continuino a espellere più urina? E, se così fosse, visto che dalle analisi di ieri risulta: Azotemia: 21, Creatininemia: 0,82, GFR: 110, è possibile che tra tot tempo la concentrazione urinaria torni normale? O invece se fossero stati i diuretici, una volta sospesi, si sarebbe immediatamente fermata la poliuria?
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