isoimmunizzazione rh e Anemia neonato

Gentili dottori,
nella mia seconda gravidanza purtroppo ho avuto un test di coombs positivo, anticorpi anti D (io AB negativo, mio marito 0 positivo, il mio primo figlio A positivo)
Il mio ginecologo (nonostante a mio avviso sia responsabile della situazione, ma questo è un altro discorso...) mi ha mandato al centro di diagnosi prenatale dell'ospedale della mia città dove sono stata seguita dalla 16esima settimana.

Alla 26esemia settimana dopo un aumento del titolo e un incremento della velocità dell'arteria celebrale media, mi viene fatta la cordocentesi...Il feto non presentava nè ascite nè problemi cardiaci quindi i medici pensavano che si trattasse di anemia lieve, e invece la cordocentesi rivela un'anemia severa.

Vengo sottoposta a 4 trasfusioni in utero finchè a 31+2 settimane (a causa del covid il reparto di diagnosi prenatale ha dovuto trasferirsi e non è stato possibile fare altre trasfusioni) così si rende necessario far nascere il bambino.


Nasce il mio piccolo con un peso di 1.900g.
Ha respirato da subito da solo grazie anche alla profilassi che mi era stata praticata per la maturazione dei polmoni.
Le sue condizioni erano discrete l'unico problema era questa maledetta anemia.

Così il piccolo viene sottoposto a exanguino trasfusione, e successivamente a fototerapia per abbassare l'ittero.

Col calo fisiologico il piccolo è arrivato a 1, 700g o poco meno.
Ci ha messo un pò a recuperare il peso perchè all'inizio mangiava poco...ma una volta superato il blocco la crescita è stata sempre costante.
Ha iniziato a crescere 30 gr al giorno e successivamente anche una media di 50/70 gr al giorno.

A 35 settimane effettive è stato tolto dall'incubatrice e passato in culletta.
Pochi giorni fa hanno fatto un prelievo di controllo per l'anemia.

Il bambino non presentava i classici sintomi dell'anemia perchè ha un grande appetito, ha una buona crescita, non aveva problemi di tachicardia o desaturazione...l'unico campanello d'allarme era il colorito pallido.
E infatti l'emoglobina era bassa e si è resa necessaria una trasfusione.

I dottori dicono che dipende anche dal fatto che vista la rapida crescita dei bimbi prematuri, il midollo, ancora immaturo non riesce a compensare il fabbisogno di globuli rossi.
Ad oggi il bimbo pesa 2, 600g.


Quello che mi chiedo adesso è: come mai il bimbo sia in pancia che adesso tollera bene questi livelli bassi di emoglobina?
non capisco se questo è un bene o un male.

Il neonatologo mi ha detto che i bimbi politrasfusi si abituano a queste situazioni e il midollo funziona lentamente, per questo motivo mi ha prospettato delle iniezioni di EPO per incrementare la funzionalità del midollo.

Io sono molto preoccupata che questa anemia possa ripresentarsi.
Vi è la possibilità che questa situazione pian piano si risolva?
A suo avviso quanto potrà volerci?
e queste iniezioni di EPO sono efficaci?


Grazie a chiunque voglia darmi dei chiarimenti
[#1]
Dr.ssa Maria Grazia Bisconte Ematologo 248 28
Gentile utente, sicuramente col tempo la situazione migliorerà. La tolleranza all'anemia è molto sogettiva e l'organismo si può "abituare", a valori di Hb più bassi dei valori normale, se questa si instaura lentamente. Ad ogni modo,(immagino che sia statogia fatto), ma è opportuno valutare anche la situazione del ferro e della feritina. Se questi parametri sono buoni l' EPO, può essere usata con tranquillità.
Saluti cordiali.

Dr.ssa maria grazia bisconte

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