Basedow trattato con radiometabolica

Gentili Dottori, sono una donna di 43 anni, peso 66 Kg e sono alta 1,65. Dal '99 mi è stato diagnosticato un Basedow trattato con Tapazole e poi, nel Luglio 2003, con radiometabolica. Nel Gennaio 2004 sono entrata in ipotiroidismo, trattato con Eutirox 0,50. Oggi, a distanza di tanto tempo, riavverto quasi tutti i sintomi dell'ipertiroidismo quali: insonnia, iper-eccitabilita', stanchezza, mani umide... Fatti gli esami del sangue, i valori, però, sono normali: Ft3 2,5 (range 2/6) Ft4 10,9 (8/17) Tsh 2,60 ((0,30/3,50) Anticorpi Anti-Tireoglobulina 492,40 (0/60). Le domande che vorrei porgere sono le seguenti:
- I sintomi sopra elencati possono essere una spia di ripresa di funzionalità della tiroide e che prossimamente anche la clinica sarà positiva?
- Oppure le cause di questo malessere devono essere ricercati altrove?
RingraziandoVi per l'attenzione, un cordiale saluto.

P.S.: Chiedo, gentilmente, al Dott. Moschini di astenersi dal rispondermi perchè mi fido solo della medicina convenzionale. Grazie.
[#1]
Dr. Gerardo Tropiano Endocrinologo, Medico internista 84 1
I valori ormonali riportati sono nei limiti della norma (compreso il TSH, che è il più sensibile indice della funzione tiroidea, pertanto la causa dei sintomi riferiti va ricercata altrove.

[#2]
Dr. Giovanni Ragozzino Endocrinologo, Gastroenterologo, Dietologo 389 4
Gentile Utente,

concordo con il collega Tropiano.
Un utile marker prognostico per iperfunzione ghiandolare nel Basedow, è il dosaggio degli anticorpi antirecettore del TSH (TRab).

Saluti

[#3]
Dr. Alessandro Pilo Endocrinologo 42
Concordo pienamente con quanto scritto dai colleghi Tropiano e Ragozzino.
Unico appunto e che spesso i TRAb sono negativi.

[#4]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali

Egregia, infatti, se ha notato, le mie risposte sono sempre di medicina convenzionale, la terapia invece è biologica, quindi questa sarà solamente una sua scelta, ma deve sapere cosa effettivamente è successo, nel suo organismo e sistema immunitario, non secondo la medicina biologica, ma secondo quanto è scritto in tutti i testi di medicina e nella letteratura internazionale.
Effettivamente i suoi disturbi dipendono chiaramente da una riattivazione della ghiandola tiroidea, per la presenza degli anticorpi: “Tireoglobulina 492,40 (0/60).”, valutare semplicemente lo stato della ghiandola con i soli valori degli ormoni, non è scientifico; sicuramente, “prossimamente anche la clinica sarà positiva?” per la permanenza degli anticorpi, che non sono mai stati fermati, quindi hanno continuato ad agire contro la ghiandola, anche se questa è stata bloccata temporaneamente con la radiometabolica.
L’accertamento deve essere rivolto alle cause che hanno scatenato nel 1999, la produzione degli anticorpi, che nel tempo hanno continuato ad agire. Inoltre, non riferisce il risultato della ecografia, importantissima, per verificare lo stato della ghiandola ed escludere anche che la ripresa della attività della ghiandola non dipenda da cellule che cominciano ad uscire dalla loro normale funzionalità. La continua stimolazione degli anticorpi e della infiammazione, ne potrebbe essere la causa.
Tutti questi meccanismi sono stati studiati e precisamente descritti, dalla medicina convenzionale. Occorre pertanto prestare sempre molta attenzione agli anticorpi che sono stati sviluppati contro la tiroide e contro i recettori del TSH, alla infiammazione che li ha innescati, all’agente patogeno che ha innescato l’errore del sistema immunitario, chiamato mimetismo molecolare, lo studio accurato di questo porta sicuramente alla soluzione e non solo, anche alla prevenzione delle ricadute, come alla prevenzione delle tiroiditi e della patologie autoimmuni.

Come vede ha ottenuto una risposta strettamente “convenzionale”, ma con qualche idea in più, rispetto ai medici “convenzionali”, che la potrebbe indirizzare effettivamente verso la giusta diagnosi.
La terapia è un’altra cosa.
Saluti Alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it




[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,
Vi ringrazio per l'attenzione che mi avete dedicato ma avevo dimenticato di comunicare una informazione importante. Sono in trattamento, presso il centro di reumatologia, con terapia anti-TNF (Remicade)associato al Methotrexate 10 mg (1 alla settimana)+Prefolic 15 (1 il giorno ed1 il giorno dopoil MTX) per l'artrite psoriasica trattata in precedenza con Methotrexate 10 mg, Arava 20mg, Deltacortene 5mg, Arcoxia 90. Ho già effettuato 2 somministrazioni di remicade a distanza l'una dall'altra di 15 gg e sono in attesa della terza, al mese.
Dagli esami successivi di controllo della funzionalità tiroidea, che non ho al momento sotto mano per poter elencare, i valori della Tireoglobulina,degli anticorpi anti-microsomi, anti-tireoperossidasi, anti recettore-Tsh sono nella norma. Sono alterati in aumento solo i valori degli anti-tireoglobulina.
Secondo il reumatologo che mi segue, il titolo degli anticorpi è normale che sia basso, in quanto la terapia è immunosoppressiva e che, al momento, avendo i valori degli ormoni circolanti nella norma, non c'è nulla da fare se non verificare la situazione nel tempo.
L'ecografia tiroidea, recita: "Volume ridotto. Ecostruttura disomogenea. Margini irregolari. Assenti lesioni occupanti spazio. Debole il segnale di flusso al color doppler bilaterale intraparenchimale".
RingraziandoVi ancora, un cordiale saluto.
[#6]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Non ho parole per la "dimenticanza"

Rimango fondamentalmente allibito per la terapia che sta effettuando.

"Sono alterati in aumento solo i valori degli anti-tireoglobulina."
"Secondo il reumatologo che mi segue, il titolo degli anticorpi è normale che sia basso," dove basso se gli anti tireoglobulina sono in aumento?

L'ecografia tiroidea, recita: "Volume ridotto. Ecostruttura disomogenea. Margini irregolari. Assenti lesioni occupanti spazio. Debole il segnale di flusso al color doppler bilaterale intraparenchimale".

Occorrono esami molto, ma molto più approfonditi per risalire alle effettive cause delle due patologie autoimmuni, per una terapia sulle cause e non sui sintomi.

Saluti Alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it



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