Gli ultimi controlli ecografici però hanno evidenziato nel lobo dx un nodulo tiroideo isoecogeno

gent.mi dott. sono una donna di 39 anni e ho due figli. Da circa un anno mi è stato asportato un melanoma nodulare e, per fortuna, non è stata necessaria alcuna terapia. Gli ultimi controlli ecografici però hanno evidenziato nel lobo dx un nodulo tiroideo isoecogeno con alone ipoecogeno periferico di circa 14.2 mm e presenza di segnali vascolari peri e intranodulari al color doppler. Ho fatto le analisi che rivelano anticorpi anti tireoglobulina 716.8IU/ml e un agoaspirato la cui diagnosi e: "Popolazione cellulare costituita da tireociti per lopiù in agglomerati polidimensionali con lievi irregolarità nucleari, talora in atteggiamenti follicolari. Quadro citologico compatibile con la diagnosi di nodulo follicolare". Mi viene consigliato un riscontro istopatologico, ma non ho ancora ben capito perchè e se è necessario dal momento che un' eventuale operazione rappresenterebbe per me una difficile soluzione a livello psicologico. Si può evitare? Grazie
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Dr. Sergio Di Martino Endocrinologo, Diabetologo 5k 156 33
Con questo referto citologico, l'intervento chirurgico e' necessario, per poter effettuare una diagnosi differenziale tra un carcinoma e un adenoma follicolare, non esistendo a tutt'oggi ulteriori passaggi diagnostici, superiori all'esame citologico e meno invasivi di un intervento chirurgico. Considerate peraltro le relative piccole dimensioni del nodulo, si puo' valutare una eventuale asportazione dello stesso con la tecnica video assistita, che prevede comunque un'anestesia generale ma che consente di avere una cicatrice piu' piccola. Questa decisione va comunque presa di comune accordo col chirurgo.

Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia

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Dr. Massimiliano Forino Otorinolaringoiatra 101
Sono d'accordo con il Collega sulla necessità dell'intervento chirurgico che potrebbe consistere, ove il quadro clinico lo consentisse, nella cosiddetta "loboistmectomia", cioè nell'asportazione della metà della ghiandola tiroide interessata dalla patologia, abbattendo il rischio di complicanze o sequele dell'intervento stesso; per quanto riguarda la possibilità della chirurgia "miniinvasiva", presso il nostro Reparto eseguiamo una incisione molto contenuta che con le suture adeguate consente di ottenere ottimi risultati estetici.
Rimanendo a disposizione per eventuali chiarimenti,
Cordiali saluti
Massimiliano Forino

Dott. Massimiliano Forino

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio i dottori per la celere ed esauriente risposta e li invito, se posibile, a suggerirmi un buon centro per effettuare l'intervento quanto più possibile vicino a dove abito, in provincia di Caserta.
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