Alti e bassi di umore e di fisico nella donna

Buongiorno.
Convivo con una donna di 29 anni. E' soggetta a variazioni nell'umore e nel corpo che non Le permettono di vivere con la giusta serenità. Siamo consci delle variazioni ormonali nella donna correlate al loro ciclo. Ma abbiamo con certezza escluso che le variazioni di umore e di forma fisica seguano la periodicità del ciclo mestruale.

In sostanza ci sono periodi in cui Lei si sente brutta. Dice di non accettarsi mai fisicamente al 100%, ma dice ci siamo dei periodi in cui riesce a "tollerarsi" abbastanza bene, mentre in altri periodi si vede brutta. Questo comporta, come dicevo, che non viva serenamente. E io con lei. Non so se è la mente che comanda il corpo o viceversa, sta di fatto che effettivamente a livello fisico si notano variazioni importanti nella avvenenza. Tutto ciò può avere motivazioni di tipo ormonale? E, se sì, cosa si può fare per migliorare la situazione?

Grazie infinite e cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

come mai è lei a consultarci e non lo ha fatto la sua compagna?
Condividete le medesime preoccupazioni o la situazione infastidisce e preoccupa più Lei, che ci scrive?

E' possibile che quanto ci descrive sia dovuto a squilibri endocrinologici, da indagare mediante esami specifici, ma anche ad un Disturbo dell'Umore, che inciderebbe potenzialmente non solo sullo stato psicologico, ma anche su quello fisico.

La sua compagna si è mai rivolta ad uno psicologo o ad un medico psichiatra?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ho scritto io (e non lei)... vero.
Perchè? Perchè ho a cuore la di lei salute, ma anche la mia.

Ho ritenuto opportuno informarmi, visto che Lei non lo fa.
Ha un carattere di norma un pò permaloso, e questa caratteristica aumenta nei periodi di "bassa" come scrivevo prima. Motivo per cui non è affatto semplice imbastire un dialogo con lei su quelli che per lei sono "argomenti sensibili".

Ora, insieme, stiamo provando ad affrontare la cosa dal lato dell'alimentazione e dell'esercizio fisico, con l'intento di migliorare la percezione che ha di sè stessa.

Per ora sembra che il mio "aiuto" sia stato accolto in senso costruttivo, ma non era scontato.

Certo ogni altro contributo positivo sarebbe bene accetto, ma temo che l'idea di andare dallo psicologo, o peggio dallo psichiatra non le andrebbe a genio e che il solo parlarne la metterebbe di cattivo umore, magari invitandomi in modo non morbido ad andarci io...

Capirà anche Lei che un conto è dirle di bere un litro e mezzo d'acqua al giorno, camminare almeno mezz'ora e mangiare verdura cruda... Un altro conto è trovare il giusto modo per consigliarla ad andare dallo psicologo, o peggio dallo psichiatra, anche se andassi anche io... Nondimeno, questo genere di cose non sono gratuite..

Cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Molte persone non sono disposte ad ammettere di avere un problema psicologico e si rifugiano nell'idea che il problema sia fisico o cercano soluzioni che tamponano la situazione senza risolverla: nel caso in cui la sua compagna soffrisse di un disturbo dell'umore perdere tempo e allontanare il momento della diagnosi servirebbe solo a lasciar peggiorare il problema.
In ogni caso esistono consultori e centri pubblici ai quali rivolgersi, ma di solito il vero problema non è il costo quanto la mancata disponibilità a ritenere che quella sia la strada da percorrere.

Una soluzione potrebbe anche essere quella di richiedere una consulenza psicologica di coppia per parlare di come vivete i problemi della ragazza, che si ripercuotono su entrambi, e in quella sede ottenere un parere professionale sulla sua situazione.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,

a mio parere l'approccio alle questioni deve essere il più possibile ampio, in quanto ritengo sbagliato precludere delle possibilità a priori.
Questo per dirLe che sono ben lontano dal pensare che l'approccio da Lei prospettato sia inutile o sbagliato. Al contrario. E colgo anzi l'occasione per ringraziarLa del riscontro che mi ha voluto fornire. Ho dato una breve scorsa, su internet, su cosa siano i "disturbi dell'umore" che Lei dice, tuttavia ben conscio che internet non si può assolutamente sostituire all'operato di un bravo professionista. Quanto ho letto da più fonti si riassume comunque in patologie piuttosto importanti, che mi sentirei di escludere, quantomeno nei termini in cui ho avuto questi brevi cenni letti su internet.
Tornando al caso in questione, mi viene riportato che la persona di norma non si accetta fisicamente al 100%. Dice che per star bene dovrebbe cambiare corpo. Ma Le assicuro che si tratta di una persona graziosa e senz'altro gradevole. Ella, a volte, tende però ad enfatizzare i suoi difetti fisici (tutti ne abbiamo, no?) con il risultato di imbruttirsi per davvero... Certo un muso lungo è meno avvenente di un visetto sorridente, no? Inoltre, focalizzando lei l'attenzione su quei difetti, non manca l'occasione di lamentarsene anche con me, finendo per farmeli notare in modo enfatico.
La situazione si presenta ciclicamente, nel senso che in Lei cambia la percezione fisica di sè stessa nel tempo. Dice infatti che in certi periodi tutto sommato si tollera abbastanza (per fortuna), ed in quei periodi infatti è più solare e interattiva.

Comunque, a prescindere dal fatto che lei mi faccia notare o meno i suoi "difetti", noto in effetti una "ciclicità" fisica, oltre che dell'umore. Stato dei capelli, della pelle, del viso, perfino l'odore della pelle e del fiato sono variabili.

Non sono comunque del tutto persuaso che le ampie ciclicità fisiche e dell'umore siano da imputarsi esclusivamente alla esteriorità fisica... Ma forse qui entra anche in gioco l' "essere Donna" in tutte le sue innumerevoli e mutevoli sfaccettature.

Per inciso: anche io ho un umore di norma "variabile"...Purtroppo.
Rispetto alla mia "dolce metà" però la cosa si presenta in modo diverso.
Io ho un "effetto volano" più lungo e, mentre Lei sfoga il suo disagio in modo anche aggressivo (pur non volendo), io mi incupisco e mi chiudo in me, attendendo che mi passi nel giro di qualche giorno.
Inoltre in me si manifesta un senso di inadeguatezza generale ed una visione cupa delle cose. Tutto mi sembra "grigio", ed il disagio in me è tale che in quei momenti metto in discussione tutto. L'origine di questa mia "caratteristica" mi è sconosciuta. Mi rendo però conto di essere una persona che ha bisogno di frequenti riscontri e conferme dal mondo esterno, e credo che questo giochi un ruolo importante.

Può immaginare come sia non agevole vivere insieme quando le nostre diverse "ciclicità" ci colgono entrambi in fase di "bassa pressione"...

Le ho quindi in qualche modo implicitamente risposto alla domanda "come mai scrivi Tu e non Lei?"

Cordiali Saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
In realtà i disturbi dell'umore, così come tutte le condizioni nelle quali l'umore non è stabile (ciclotimia), presentano diversi gradi di gravità.
Questo può riguardare sia la situazione della sua compagna, sia la sua.

Da quanto dice sembra che la ragazza possa soffrire di dismorfofobia, se è insoddisfatta e vorrebbe addirittura cambiare corpo.
Forse questo articolo le può interessare:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2094-specchiarsi-a-lungo-rende-ansiosi-e-insoddisfatti.html

Consideri inoltre che a volte le insoddisfazioni che alimentano le lamentele e gli sbalzi d'umore hanno una natura relazionale e servono ad attirare l'attenzione e/o scaricare aggressività contro il partner.
In questo senso il loro significato va ricercato esaminando quale funzione assolvono all'interno del rapporto di coppia.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gent.ma Dott.ssa Massaro,

per quanto riguarda me, come Le dicevo mi ritengo piuttosto legato all'ambiente esterno. Nel senso che vivere in un contesto che ritengo in qlc modo onesto, corretto e sincero mi fa star bene perchè trovo conferma delle mie posizioni. Anzi, posso dire che un mio obiettivo personale sarebbe la accettazione delle mie idee e delle mie opere da parte dell'ambiente in cui vivo (in primis le persone, chiaramente). Visto che credo di essere stato educato in modo corretto, se l'ambiente lo fosse a sua volta, io mi sentirei sereno. Come sa non è purtroppo sempre così, ed in certi momenti la cosa mi provoca una sorta di "distacco" rispetto all'ambiente, conseguente chiusura e visione cupa delle cose.

Per quanto rigarda la mia compagna, non ho mai vista specchiarsi per più di 10 min come si legge nell'articolo riguardo alla dismorfofobia, ma certo si specchia più volte al giorno per svariati secondi focalizzando l'attenzione sulle caratteristiche fisiche che più la disturbano. Tanto che io a volte, scherzando, la spingo via dallo specchio...
In merito alla natura relazionale delle insoddisfazioni e degli sbalzi d'umore, posso essere d'accordo con Lei. Non voglio "discolparmi", ma sono comunque convinto che, almeno in parte, le insoddisfazioni che mi trovo a "subire" non siano di mia provenienza. Tanto che proprio ieri Le ho consigliato, in modo caldo e morbido, di cercare una qualche attività che la possa gratificare, anche che la appassioni, che soddisfi la sua creatività, che la possa far sentire "libera" da tutte quelle piccole "schiavitù" che la routine quotidiana ci impone, in primis il lavoro, che non le piace, ma capirà anche Lei che al giorno d'oggi è già tanto averlo, il lavoro...
Comunque il mio consiglio è stato accolto in modo positivo, e mi sono reso disponibile per quanto possibile a far parte delle sue eventuali attività "ricreative".
Rimane comunque una persona il cui umore è soggetto a rapidissimi ed improvvisi cambiamenti come il tempo in montagna...
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