Un consulto alternativo, non

Buongiorno, scrivo alla vostra cortese attenzione per un parere alternativo a quello del mio gastroenterologo.
Sono un maschio di 32 Anni (fumatore per 2 sigarette al giorno), peso 88 chili (dopo una dieta che me ne ha fatti perdere 17 nell’ultimo anno) da circa qualche mese (prima dell’estate ed ora gradualmente aumentato), soffro di sintomi da reflusso gastroesofageo.
Premetto che il momento che sto vivendo attualmente, penso sia il più stressante che abbia mai vissuto nella mia vita, in aggiunta al mio stato di incurabile ipocondriaco. Premetto, altresì, che le settimane scorse ho abusato di FANS (aulin e Ketoplat per la precisione) a seguito di una borsite trocanterica (tuttavia solo nelle ultime 2 settimane, mentre i sintomi iniziali, come dicevo prima, sono comparsi qualche mese fa).
Premesso ciò, la mattina mi alzo e dopo qualche minuto, sento già una sensazione di bruciore tenute (quasi una sensazione di freddo) restrosternale nella parte alta dell’addome. Questo dolore poi aumenta durante la giornata e soprattutto dopo mangiato (non è sempre presente, ma ultimamente gran parte della giornata). Ci sono diversi cibi che aumentano drasticamente questa sensazione di bruciato (come per es. caffè macchiato). A tale sintomo si aggiunge un generale senso di nausea/pesantezza con sensazione di sazietà (che chiaramente mi fa mangiare meno). Da un mese circa manifesto anche della tosse secca. A tale proposito ho effettuato una visita presso il medico di base che auscoltandomi mi ha rassicurato su eventuali patologie a bronchi e polmoni. Successivamente ho effettuato una visita presso OLR, il quale mi ha confermato un certo rossore del Laringo/Faringe con corde vocali normali, e mi ha consigliato una visita gastroenterologa per la tosse secca. Ho effettuato quet'ultima visita dal mio gastroenterologo (che mi conosce da qualche anno), che mi ha diagnosticato un reflusso gastroesofageo, prescrivendomi una cura combinata di Xanax/Esopral, sconsigliandomi però una gastroscopia, anche perchè già eseguita nel 2007 e con esito assolutamente normale di tutto l'apparato digerente.
Gradirei, tuttavia, avere un consulto alternativo, non per manacata fiducia nel mio medico, tuttavia penso che più pareri siano meglio di uno solo. Vi ringrazio anticipatamente del tempo che vorrete gentilmente concedermi.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
alla luce di quanto da lei esposto concordo con l'ipotesi diagnostica del collega gastroenterologo e parzialmente sull'approccio terapeutico: l'utilizzo dell'alprazolam è probabilmente suggerito dalla componente ansiosa associata, ma la prescrizione di questo farmaco non dovrebbe avere la stessa durata nel tempo dell'uso di esomeprazolo.
Se la sintomatologia retrosternale non dovesse modificarsi sensibilmente in un paio di settimane, c'è indicazione per l'esame endoscopico.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore, esiste un esame meno invasivo alternativo ?
Cordialità.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Nuovamente buongiorno, dottore.
Ho eseguito la gastro-duodenoscopia, poichè i sintomi (anche se in miglioramento deciso) non sono scomparsi del tutto dopo la cura di 3 settimane (che ora sto prolungando).
L'esito del'esame è:
_____________________________________
Esofago regolare
Non segni di esofagite
Cardias continente
Gastropatia diffusa quiescente
Non lesioni focali
Biopsie per la ricerca di h.p. NEGATIVO
Piloro pervio
Bulbo indenne

Diagnosi:
NORMALITA'
DISPEPSIA FUNZIONALE
______________________________________

Nonostante il medico mi ha rassicurato, volevo avere un'interpretazione da lei di questi dai e soprattutto della Gastropatia diffusa quiescente della quale non comprendo il significato.

La ringrazio in anticipo.
[#4]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
il quadro endoscopico descritto è sintetizzato nella diagnosi di normalità. Ciò significa che non è presente nessuna lesione dell'organo.
L'espressione "gastropatia diffusa quiescente" è, probabilmente, una espressione che si riferisce al disordine della motilità e che viene espresso nella diagnosi dispepsia funzionale.
E' probabile che il suo medico abbia identificato nel suo caso una componente psichica rilevante nell'insorgenza e nel mantenimento dei sintomi, dunque - da quel che riferisce - in seguito alla terapia praticata, la situazione è in via di miglioramento.
Cordiali saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora e buon lavoro.
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