Il medico mi haspiegato che

Soffro di ernia iatale inferiore, così almeno mi dicono dopo che avermi fatto la gastroscopia circa 40 giorni fa. I sintomi che mi hanno accompagnato fino al giorno dell'esame, da un paio di anni fino ad oggi (e tuttora) sono stati forti dolori al petto, tosse stizzosa e persistente accompagnata anche dalla presenza di un pò di catarro, disfagia, aritmie e sudorazioni improvvise, difficoltà respiratorie, a volte aumento della temperatura corporea fino a raggiungere qualche linea di febbre soprattutto verso sera. Premetto che sono arrivato ad eseguire l'esame endoscopico soltanto dopo avere fatto precedentemente altri esami diagnostici quali rx stomaco con bario (tutto a posto), visita otorinolaringoiatrica con fibroscopia (eseguita poco prima della gastroscopia dove mi è stato detto che c'era della presenza di catarro nella faringe), visite pneumologiche e rx torace (tutto a posto) ed esami del sangue di routine (tutto a posto).
Prima di avere fatto la gastroscopia presupponendo che il problema fosse di reflusso mi sono stati prescritti dei medicinali quali pantorc sia da 20mg che da 40mg però non ho avuto grossi miglioramenti.
Dopo l'esame endoscopico ho iniziato una nuova cura con pariet da 20mg mattino e sera ed una pastiglia di premotil prima del pranzo.
Il medico mi haspiegato che con questi medicinali avrei trovato benefici anche per le altre sintomatologie correlate al problema principale cioè l'ernia iatale e quindi il reflusso.
Sinceramente qualche piccolo beneficio l'ho avuto però i problemi respiratori, la tosse, i dolori al petto ed un pò di disfagia sono tuttora presentti.
Vorrei capire quindi se c'è la possibilità di vivere un pò meglio, consapevole probabilmente che una cura definitiva non esiste.
Sono nato nel 1967 quindi ad agosto compirò 40 anni, alto 1,75cm e peso 70Kg non fumo più da 11 anni.
Il problema poù sembrare banale, ma onestamente, la vita di tutti i giorni non è proprio lineare c'è sempre un piccolo senso di malessere che accompagna tutta la mia giornata che viene pertanto fortemente condizionata da questi disturbi.
Il linguaggio non è propriamente tecnico però spero possiate aiutarmi o consigliarmi per il meglio.
Sono disposto a sottopormi ad eventuali visite e soprattutto vi chiedo eventualmente di indicarmi dove e come posso sostenerle.
Grazie.


messaggio scritto lunedì 09 aprile 2007 - ore: 22.05


[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Se la diagnosi e' corretta e la terapia non risolve il problema, non tanto per l' ernia iatale quanto per l' eventuale reflusso ed esofagite associata, potrebbe essere utile eseguire accertamenti di II livello per definire meglio il quadro, in particolare la phmetria eswofagea delle 24 ore e la manometria. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 903 15
Gentile Utente,
concordo con quanto detto dal Dr. Favara. Potrebbe comunque essere utile incrementare la dose dei farmaci (ad esempio Pariet o analoghi prima di colazione e pranzo e una compressa di Zantac da 300 mg prima di coricarsi per alcuni mesi). E' fondamentale inoltre evitare gli efentuali fattori che peggiorano il reflusso quali il fumo, le bevande gassate, la menta e la cioccolata, i pasti abbondanti e grassi, l'eccesso ponderale ecc.
Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti

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