Cardirene e sangue occulto nelle feci

Gentilissimi Dottori,

Vi scrivo per conto di mio papà, uomo di 53 anni, in cura per parecchio tempo per il diabete, ad oggi sorprendentemente quasi del tutto scomparso grazie ad una cura medicinale appropriata e soprattutto ad un'incrementata attività fisica oltre che ad una dieta bilanciata.

Il medico curante, stante gli evidenti progressi avvenuti con il diabete, ha ordinato la sospensione dell'assunzione della pastiglia che serviva per controllare tale malattia e ha consigliato comunque di assumere solo una "aspirinetta", dal nome "Cardirene".

Ebbene, eseguiti da pochi giorni gli esami per la ricerca del sangue occulto nelle feci, è effettivamente risultata la presenza di tracce di sangue, il che ovviamente ha allarmato l'intera famiglia.

Chiedo, dunque, a Voi: è possibile che la presenza di sangue acculto dipenda strettamente dall'assunzione del medicinale "Cardirene"?

Grazie per la disponibilità,
distinti saluti.
[#1]
Prof. Massimo Massari Gastroenterologo, Chirurgo d'urgenza, Urologo, Colonproctologo 64 2
Gent.le Utente
la cosiddetta cardioaspirina, per mia esperienza professionale, raramente determina il riscontro del sangue occulto nelle feci; soprattutto senza un'evidenza di sintomatologia clinica. Come tutti sappiamo, infatti, il "sangue occulto" è di fatto il riscontro nelle feci di tracce ematiche da fonte non identificata. Solitamente la sommistrazione di "aspirinetta" viene preceduta da una valutazione endoscopica delle prime vie digestive, soprattutto, per escludere la presenza di patologie infiammatorie più o meno acute (erosioni, piccole ulcere etc.) che potrebbero divenire fonte di modesto sanguinamento, peraltro sufficiente a rendere positivo il test del sangue occulto. Inoltre, in linea di massima, e secondo il protocollo di prevenzione sui tumori del colon (che ricordo è considerato dal Ministero della Sanità Italiana e dall'OMS, uno dei quattro big-killers, assieme al tumore della mammella, del polmone e della prostata), per i soggetti di età superiore a 50 anni, con assenza di sangue occulto ma positività per familiarità di malattie tumorali dell'apparato digerente (per familiarità si intendono gli ascedenti ed i collaterali: padre, madre, fratelli, sorelle) e per i soggetti con positività del sangue occulto nelle feci anche senza familiarità, và comunque caldamente consigliata la prevenzione endoscopica. Un ultimo suggerimento: solitamente suggerisco ai miei pazienti, ai quali il Cardiologo ha prescritto l'aspirinetta, comunque di assumere un inibitore di pompa protonica (omeprazolo, pantoprazolo etc..) a "copertura" gastrica.
Auguri
dr. Massimo Massari
www.massimomassari.it

Prof.Massimo Massari
www.massimomassari.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Massari,

La ringrazio molto per la risposta fornitami.

Le posso dire che mio papà effettua con una certa frequenza analisi del sangue e delle feci, queste ultime, peraltro, mai prima risultate positive (le ultime sono state eseguite poco tempo prima dell'assunzione del "Cardirene"); altresì so anche per certo che, invece, non ha mai proceduto ad un esame endoscopico.

Come può immaginare, l'allarme di tutti noi familiari era ed è strettamente collegato al discorso da Lei sviluppato nelle ultime righe a proposito del terribile tumore al colon (non a caso le analisi per rinvenire il sangue occulto nelle feci sono state poste a disposizione gratuitamente dal nostro ospedale proprio per prevenire patologie simili nei soggetti con età superiore ai 50 anni).

So che per domani è previsto un colloquio con uno specialista del nostro ospedale per valutare la situazione complessiva e il da farsi (mi auguro che il Suo collega abbia le idee chiare come Lei e ordini subito qualche accertamento più approfondito).
Spero proprio che la presenza di quel sangue occulto non sia da ricondurre a qualche patologia rilevante.

La ringrazio nuovamente.
Distinti saluti.
[#3]
Dr. Michele Schiano Di Visconte Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 19
Egr. Signor,
Concordo perfettamente con quanto affermato dal Collega per cui ritengo opportuno l'effettuazione di una colonscopia

Dr. Michele Schiano di Visconte

[#4]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio anche Lei, Egregio Dott. Schiano di Visconte, per avermi comunicato la Sua opinione.

Mi sembra che anche mio papà sia convinto di volersi sottoporre a colonscopia.

Una domanda in generale: la presenza di sangue occulto nelle feci è da ritenersi sempre indice di patologie di una certa rilevanza oppure spesso può tramutarsi in un "falso allarme"?

La ringrazio nuovamente.
Distinti Saluti
[#5]
Prof. Sandro Zarulli Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 31
Anche se il sangue occulto non è sempre una metodica efficace in quanto gravata da numerosi falsi positivi e artefatti tecnici comunque la corretezza vuole che in casi del genere si esegua un esame più approfondito di tipo endoscopico.
Saluti.sandro zarulli

sandro zarulli

[#6]
dopo
Utente
Utente
Egregi Dottori,

posso confermare che oggi il medico con il quale ha parlato mio papà ha ordinato subito una colonscopia con sospensione immediata del "Cardirene", visto che il medicinale in questione potrebbe eventualmente ostacolare la cura immediata di eventuali "polipetti" (mi scuso per il termine assolutamente atecnico, ma non ho nemmeno capito bene di che cosa si tratti) che potrebbero essersi formati nel tratto intestinale.

Vi ringrazio ancora -a costo di apparire ripetitiva- per la Vostra grande disponibilità.

[#7]
dopo
Utente
Utente
Egregi Dottori,

Vi aggiorno la situazione relativa a mio papà, avendo oggi effettuato la colonscopia.

Vi sarei molto grata se mi chiariste le idee, fornendomi il Vostro illustre parere

Di seguito Vi riporto, dunque, l'esito dell'esame summezionato:

"Si esplora il colon sino al cieco. Calibro, austratura e plasticità conservati.
Al cieco neoformazione polipoide sessile rotondeggiante di circa 25 mm, con area centrale piuttosto appiattita e margini plurilobati, superficie adenomatosa senza lesioni, colorito roseo (bio).
All'ascendente prossimale polipo peduncolato di circa 1 cm con superficie liscia lievemente iperemica. Per il resto la mucosa appare rosea e liscia, con alcuni diverticoli con colletto roseo al sigma e altri, radi, all'ascendente.
In ampolla rettale vasi venosi piuttosto congesti, non lesioni mucose in retroversione ampollare.

Conclusioni:
polipo sessile del cieco e peduncolato dell'ascendente. In corso istologia, alla luce della quale si programmerà asportazione."

Cosa se ne può trarre, posto che si deve attendere l'esito delle biopsie?

Ciò che ci perplime è il fatto che la dottoressa che ha condotto l'esame abbia precisato di non aver proceduto oggi ad asportazione del polipo stesso, in quanto -oltre ad avere alcuni leciti dubbi sulla natura dello stesso- ha constatato che si trova in una posizione delicata, accanto all'appendice: ciò vuol dire che potrebbe rivelarsi rischioso anche un eventuale "semplice" intervento endoscopico?

Vi ringrazio per la disponibilità e la competenza sempre dimostrate.
Distinti saluti.

[#8]
Prof. Massimo Massari Gastroenterologo, Chirurgo d'urgenza, Urologo, Colonproctologo 64 2
Gent.le Utente
i consigli che Le abbiamo fornito sembrano aver avuto un fondamento.
Alla luce della risposta che Le è stata consegnata, in linea di massima mi sento, comunque, di poterLa rassicurare; qunto segnalato dalla Collega endoscopista, parrebbe descrivere due lesioni di natura sostanzialmente benigna. Premesso che qualsivoglia endoscopia diagnostica od operativa non è scevra da rischi (perforazioni e/o sanguinamenti), personalmente, per Scuola ed metodologia, preferisco asportare le lesioni vegetanti (i polipi) direttamente senza far precedere l'atto operativo dal prelievo bioptico; questo perchè, per mia esperienza personale il preleivo bioptico può non comprendere gruppi cellulari con fenomeni degenerativi anche iniziali; quindi, ripeto per scuola e per esperienza personale procedo sempre direttamente all'asportazione della lesione per via endoscopica; tutto ciò, chiaramente preceduto dal consenso informato del paziente e dal controllo della fisiologica condizione dei valori di coagulazione; anche perchè qualora si trattasse di un istologico con diagnosi dubbia sarà comunque necessario asportare endoscopicamente la lesione; in sintesi la mia convinzione è quella che le lesioni vegetanti, polipi sessil o peduncolati, vanno sempre comunque asportati e non biopticati; sono certo comunque che la Collega endoscopista saprà consigliarLa per il meglio
auguri
dr. massimo massari
www.massimomassari.it
[#9]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Massari,

La ringrazio moltissimo per la celerità e la completezza della Sua risposta.

Per maggiore precisione aggiungo solo che la Sua collega ha preferito non procedere ad immediata rimossione endoscopica del polipo in questione (Lei faceva riferimento prevalentemente a quello sessile del cieco), in quanto ci ha riferito che, nel caso dovesse risultare di natura maligna (pur escludendo al 90% tale eventualità), si dovrà procedere ad intervento chirurgico per asportare quel tratto specifico di intestino.

Il fatto che ci ha resi perplessi è stato proprio questo: perchè non procedere, a prescindere dalla natura benigna/maligna del polipo stesso, a rimozione dello stesso? Cosa può aver fatto sorgere dei dubbi alla dottoressa?
Questo, per farLe capire, è il genere di domande che ci siamo posti, considerato che mio papà era stato già preavvisato prima dell'anestesia (totale) che avrebbero potuto procedere ad eventuali asportazioni di polipi con relativo suo assenso.
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Prof. Massimo Massari Gastroenterologo, Chirurgo d'urgenza, Urologo, Colonproctologo 64 2
Gent.le Utente
sono convinto che la Collega endoscopista ha agito, correttamente, secondo i dettami della Scuola ove si è formata ed in base alla propria esperienza; detto ciò sono a tranquillizzarVi e ad invitarVi ad attendendere con tranquillità i risultati degli esami istologici in base ai quali la Collega saprà consigliarVi al meglio per il completamento della terapia
auguri
dr. massimo massari
www.massimomassari.it
[#11]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Massari,

La ringrazio per la rassicurazione e gli auguri fornitici.

Abbiamo apprezzato molto -anche alla luce dei Vostri illustri pareri- il fatto che la Dottoressa abbia preferito rimandare l'intervento ad un momento di maggiore tranquillità, vista la delicatezza richiesta dalla rimozione di quel polipo sessile.

Ora ciò che ci auguriamo è che il tutto si risolva a breve e nel miglior modo possibile.

Distinti saluti.

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