Connessione fascicolazioni hb-reflusso

Buongiorno, come potrà vedere dalla mia storia clinica, dopo aver fatto la terapia per l'eradicazione dell'HB (1 anno e mezzo fa) hanno iniziato a presentarsi le cosìdette "fascicolazioni benigne" con tutti i loro fastidiosi e spiacevoli sintomi annessi. Dal momento che la prima ipotesi che venne fatta era che queste non derivassero dalla terapia (soffrivo-soffro anche di reflusso gastro-esofageo) ma da fattori ansiogeni ho proseguito le analisi lungo quella strada, tra neurologi, xanax e psicoterapia. In me è sempre rimasto anomalo il fatto che però tutto sia scoppiato esattamente dopo aver iniziato quella cura. La strada gastroenterologica è stata quindi abbandonata abbastanza presto, dopo vari e fastidiosi esami (manometria, impedenziometria, 2 gastroscopie ecc...). Il tempo è passato e ho scoperto (anche grazie al web) un forum dedicato ai "fascicolanti". Quello che le scrivo è che stiamo constatando che una percentuale molto elevata di chi soffre di questo problema ha avuto-ha problemi legati allo stomaco, spesso ha contratto l'HB e ha fatto la terapia (2antib +gastroprotettore). Dal momento che i trattamenti "ansiogeni" non sortiscono risultati a livello fisiologico, mi-ci risulta assai difficile credere che non vi sia connessione con i problemi legati allo stomaco. Giusto l'altro giorno ho poi scoperto (notando un valore di potassio dalle mie analisi leggermente basso 3.6) che alcune carenze di sali predispongono a questi tipi di sintomatologie. Parlando con un osteopata per altri motivi ho scoperto questa cosa, e mi ha accennato che può essere che la cura fatta abbia alterato l'assorbimento di qualche sostanza. Ora, anche la neurologa che mi segue ha accettato dopo un po' di tempo che sicuramente qualche effetto è stato causato da quella cura. Ora continuerò le indagini però sono qui per chiedere a chi risponderà se può provare a fare un'indagine in merito, anche perchè (dal confronto con gli altri) i gastroenterologi a cui si sono rivolti alcuni accennando questa cosa (pochi purtroppo) hanno liquidato la questione senza darle alcun peso. Sarebbe ancora più bello che qualche medico potesse frequentare il forum dei "fascicolanti" (fascicolazionibenigne.forumfree.it) per evitare (perchè non è quello che vogliamo) di inventarci medici. Nella speranza che qualcuno risponda con passione per il suo mestiere porgo i più sentiti saluti.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 202 65
Gentile signore,
cercherò di isolare alcuni aspetti del problema posto per tentare di far chiarezza.

In ogni malattia o in ogni sintomo di malattia in medicina distinguiamo due aspetti: etiologia e patogenesi.
Il primo termine si riferisce alla causa della malattia, per esempio un microbo ed una infezione e può essere sconosciuto; il secondo termine, patogenesi, si riferisce alla modalità con la quale una alterazione (patologia) si manifesta attraverso il comportamento biologico.
Orbene, anche se non si conosce l'etiologia, alla base della patogenesi delle fascicolazioni vi è un meccanismo di alterazione neuromuscolare e, in primo luogo, un tentativo terapeutico va condotto su questa base.
L'influenza di condizioni psichiche su manifestazioni neurologiche di questo tipo è rilevante ed è spesso chiamato in causa nell'assenza di chiare alterazioni organiche del sistema neuromuscolare.

In secondo luogo, la concomitanza o la successione di fenomeni biologici (terapia contro l'helicobacter e comparsa di fascicolazioni) non sono prova certa di relazione causa-effetto, poiché è ipotizzabile una condizione diversa che possa determinare ambedue i fenomeni o, in mancanza di prove, è ugualmente possibile che vi sia una comparsa casuale (non causale) dei due fenomeni.

Poiché la sintomatologia gastrica, oltre alla presenza dell'helicobacter, potrebbe essere connessa a disturbi di motilità dell'apparato digerente e poiché questi ultimi sono frequenti in condizioni di stress psichico (come peraltro le fascicolazioni), questa situazione - in assenza di danno d'organo - assume, al momento, maggiore verosimiglianza.

L'ipotesi proposta di alterazione parziale dell'assorbimento in seguito a terapia eradicante per l'helicobacter non ha attualmente nessun riscontro.

E' consigliabile verificare, con la visita specialistica in ambito psicologico o psichiatrico (diverso che neurologico), la possibilità di intervenire per ricondurla a benessere.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta anche se abbastanza complessa. Sono in cura psicoterapica da 6 mesi ormai ma a livello fisiologico non ho riscontrato alcun benessere. Ho svolto anche EMG e sono seguito da una neurologa la quale ha escluso patologie considerando lo stato attuale come un disturbo fisiologico.

Non mi è molto chiaro il passaggio in cui dice:
"Poiché la sintomatologia gastrica, oltre alla presenza dell'helicobacter, potrebbe essere connessa a disturbi di motilità dell'apparato digerente e poiché questi ultimi sono frequenti in condizioni di stress psichico (come peraltro le fascicolazioni), questa situazione - in assenza di danno d'organo - assume, al momento, maggiore verosimiglianza."

Le chiederei quindi, se possibile, maggiori delucidazioni riguardo eventuali indagini da svolgere, anche perchè, grazie ai numerosi contributi di altre persone che hanno queste sintomatologie, so che la medicina in questa branca è molto indietro e tende a catalogare genericamente con problematiche di tipo ansiogeno queste sintomatologie. Ma non siamo qui per lavarci le mani nè per sentirsi dare tutti dei "pazzi". Sarebbe interessante che invece di "eludere" la problematica alludendo alla psicologia si potesse stanare la causa organica-fisiologica che porta a certe alterazioni per poterle curare.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 202 65
Gentile signore,
chiarisco il passaggio da lei citato.
I sintomi da reflusso possono ritrovarsi in soggetti con e senza infezione da helicobacter; soprattutto nei casi in cui non ci sono evidenze endoscopiche o istologiche di infiammazione della mucosa (gastrite e/o esofagite), la parteciapazione dell'helicobacter alla sintomatologia è dubbia.
Nel reflusso esofageo vi è spesso un'alterazione della corretta motilità dell'organo, corelata a disturbi del sistema nervoso autonomo. Tali disturbi sono spesso associati a condizioni psicologiche.

L'inquadramento in ambito psichico di una patologia con sintomi somatici non è una elusione e la consultazione di uno specialista psichiatra (la psichiatria è una specializzazione della medicina) non è prerogativa dei "pazzi".
E' possibile che, al i là della psicotrapia, possa aver necessità di terapia farmacologica che lo psichiatra, inquadrando correttamente la sintomatologia, è in grado di prescrivere.

L'obiettivo è quello di riportare le sue condizioni al benessere percorrendo strade note di diagnosi e terapia prima di avventurarsi in ipotesi di fisiopatologia, affascinanti, ma di scarsa utilità pratica al momento.
Cordiali saluti.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Valuterò la situazione intanto la ringrazio per il tempo dedicatomi...

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