Polipi sessili allo stomaco

Gentili medici,
mia moglie, nel luglio dello scorso anno, è stata sottoposta ad una gastroscopia (la prima della sua vita) in quanto, dall'età di 17 anni (adesso ne ha 35), lamenta disturbi gastrici (gastrite, reflusso ecc.). Con la gastroscopia è emerso che nello stomaco ci sono numerosi polipi sessili. Dall'esame istologico è risultato che gli stessi erano benigni ed il medico ci ha consigliato di controllarli ogni otto mesi. Circa dieci giorni fa, si è sottoposta ad un'altra gastroscopia. Referto: esofago ben canalizzato, mucosa di aspetto normale. Stria Z a 37cm dall'addome. Lago mucoso limpido; pareti distensibili all'insufflazione dell'aria. Corpo gastrico normoconformato con mucosa iperemica con numerosi piccoli polipi sessili a superficie iperemica soffici del diametro di circa 7-5 mm; iperemia della mucosa in sede antrale ed all'angulus, peristalsi ridotta. Piloro pervio. Normale la mucosa bulbare e della seconda porzione duodenale. Diagnosi: gastrite iperemica; polipi gastrici.
Il medico ci ha detto che dovrà asportare due polipi più grandi rispetto agli altri ma, a mia moglie hanno messo il tarlo nella testa:una sua amica, tra l'altro moglie di un medico, ha polipi al rene ed ha consigliato a mia moglie di non toglierli perchè, dice, i polipi non si toccano. Perchè? Che cosa potrebbe succedere? Voi cosa ci consigliate di fare? TOglierli o non toglierli, questo è il problema. Vi ringrazio anticipatramente per i chiarimenti che mi darete e vi porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Brondi Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale 152 12
Quando in corso di esame endoscopico vengono identificati nello stomaco diversi polipi di piccole dimensioni ( alcuni mm.) si tratta in genere di polipi iperplastici non dotati di potenzialità evolutiva di tipo neoplastico. Tuttavia vi è la possibilità che tra tanti polipi ve ne siano alcuni adenomatosi, dotati cioè della capacità di accrescersi e divenire maligni.
Per tale motivo vi è la tendenza ad asportare, per analizzarli, i più grandi.
Il consiglio formulato è quindi a mio avviso corretto.
Sarebbe opportuno, in un prossimo esame, riscontrare la presenza di H.P., e, in caso positivo, di eradicarlo con adeguata terapia, e bioptizzare la mucosa sana per escludere una gastropatia atrofica, condizione che nel tempo è opportuno controllare enbdoscopicamente.
In assenza di lesioni documentabili con potenzialità evolutive non vi è alcuna necessità a mio avviso di controlli ravvicinati quali quelli proposti.

Dr. Giovanni Brondi

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