Ernia iatale e reflusso biliare

Vi ringrazio per l’opportunità che mi date.
Sono una donna di 36 anni e il 18 dicembre scorso, a causa di bruciori allo stomaco e alla gola, ho fatto una gastroscopia che ha evidenziato ernia iatale e gastrite erosiva da reflusso biliare. Non sono state effettuate biopsie in quanto il medico riferisce che in presenza di reflusso biliare l’Helicobacter pylori non può essere presente.
Da allora ho assunto sempre Esopral, Deursil e Riopan. Un mese fa per un effetto collaterale indesiderato comparso (diarrea) mi è stato sostituito Esopral con Ranitidina. Oggi con i farmaci sto bene, ma quei pochi giorni che ho dimenticato di assumerli ho avuto ancora lieve bruciore, fitta allo sterno o forte eruttazione (con i farmaci ho saltuariamente un lieve fastidio a livello dell’ombelico).
La cosa principale che vorrei chiedere è come mi consigliate di comportarmi di fronte al desiderio di una gravidanza che vorrei assolutamente iniziare il prima possibile e che per diverse ragioni familiari e lavorative non vorrei rinviare al prossimo anno. In gravidanza eventuali sintomi si accentuerebbero? Qualche farmaco si potrebbe assumere?
Ringrazio anticipatamente per la vostra preziosa risposta,
saluti
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
in gravidanza possono accentuarsi alcuni sintomi connessi al reflusso; in particolare, nel primo trimestre è possibile un deficit di tono dello sfintere esofageo per motivi ormonali, insorgenza di nausea e maggior facilità di vomito, nel terzo trimestre l'aumento di volume dell'addome esercita un aumento della pressione sui visceri addominali.
La terapia farmacologica per il reflusso in corso di gravidanza deve limitarsi a periodi brevi e alla scelta di farmaci che opererà il gastroenterologo in accordo con il ginecologo che la seguirà.
Molto importante è il rispetto delle norme comprtamentali e alimentari antireflusso per le quali la rinvio all'articolo presente sul sito e del quale le allego il link
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/61-il-reflusso-esofageo.html
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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dopo
Utente
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Il ginecologo a cui mi sono rivolta suggerirrebbe di attendere il miglioramento dei sintomi. Lei cosa ne pensa? Mi sto prendendo un rischio eccessivo?
La biopsia, che non mi è stata fatta durante la gastroscopia, nel mio caso ritiene che effettivamente non serva?
Grazie, cordiali saluti
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
la proposta del suo ginecologo mi sembra ragionevole.
Per quel che riguarda la biopsia, io l'avrei fatta ugualmente: il reflusso biliare certamente non è causato da helicobacter, ma le due condizioni possono coesistere.
Cordiali saluti.
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Utente
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Per curiosità, il solo helicobacter con che sintomi si manifesta?
Grazie infinite, saluti
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
soddisfo la sua curiosità. La presenza di helicobacter può essere assolutamente priva di sintomi e di patologia. E' soltanto quando si accompagna a gastrite o ulcera o sintomatologia conclamata che si provvede alla terapia antibiotica composta per effettuarne l'eradicazione.
Cordiali saluti.
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Utente
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Mi scusi, sarà l'ultima richiesta.
Per quanto riguarda la ricerca dell'helicobacter, non avendomi fatto le biopsie, potrei a suo avviso, eseguire il controllo delle feci per la ricerca dell'antigene HpSA? In questo ultimo caso o o nell'eventualità rifacessi la gastroscopia questa volta con biopsia, dovrei sospendere l'assunzione dei farmaci Deursil, Ranitidina e Riopan?
Quale metodo per diagnosticare la presenza dell'helicobacter, mi suggerisce?
Grazie per un suo riscontro, saluti
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