Dolore intestino , inguine, testicolo dx periodico

Salve,
mi chiamo Giorgio e scrivo da Roma. E' da circa 8 mesi che sia io, che la mia fidanzata (nonchè convivente), abbiamo problemi periodici di diarrea liquida e quasi sempre malformazione delle feci.
Questi episodi mi si sono acutizzati dopo un grave incidente stradale (per fortuna siamo rimasti , alla fine, indenni) al seguito del quale ho fatto terapia di cortisone con IPP per protezione (ai quali sono risultato però ipersensibilie) e un intervento da me subito per installazione di defibrillatore cardiaco in sindrome di brugada.

La particolarità del fastidio è che mi crea un bruciore all'altezza dell'ileo che poi si sposta verso l'inguine e in concomitanza ho spesso un fastidio/dolore al testicolo DX.

Secondo il primo gastro enterologo era una forma di reazione psicosomatica ai problemi avuti (mah), nonostante i sintomi fossero condivisi con la mia fidanzata (non il dolore al testicolo ovviamente).
Mi ha prescritto due settimane di lexil e riposo. Mi ha rilassato ma i problemi si sono acutizzati.

Ho eseguito quindi un esame delle feci (coprocultura, ricerca miceti, esame completo)dalle quali però risulta che non digerisco bene la carne e gli alimenti.

Vado da un secondo gastroenterologo e secondo lui, soffrivo di infiammazioni dell'intestino e colon dovuti ad un eccesso di produzione di succhi gastrici per via dell'helicobacter. Tale ipotesi è stata confermata dalla gastroscopia che ha evidenziato una gastrite cronica antrale(++-) attiva (+--) helicobacter positiva (+--) non atrofica (---).

Ho eseguito per due settimane la terapia eradicante dell'elicobacter in questo modo:
Prima settimana: due compresse di zimox 1 gr al giorno
Seconda settimana: due compresse di veclam 250mg al giorno
Gaviscon ai pasti.
Probiotici alla mattina (da me inseriti in quanto vengo da 8 mesi di diarree per evitare i problemi relativi agli antibiotici): VSL#3 la mattina + Codex con la pasticca di antibiotico.

Piccola parentesi:
Non ho preso inibitori di pompa in quanto sono risultato (dopo prove, irritazionee cutanee, emicranie, forti capogiri) ipersensibile alla famiglia degli IPP.
Ho provato:
Lansoprazolo
Omeprazolo
Raberoprazolo (pariet).
L'unico che sembravo sopportare era il pantorc ma che alla fine mi ha causato forti capogiri. Questi sono stati provati durante la terapia cortisonica.

Durante la prima settimana della terapia con Zimox (amoxicillina), il dolore al testicolo ed all'ileo è scomparso. Durante la seconda settimana, terapia con Veclam 250, sono ritornati. Compresi i fastidi all'intestino anche se non ho più avuto diarree.
La gastrite sembra rimasta anche se decisamente meno intensa di prima.


Cosa devo fare???
Necessito di una visita con un urologo o di andare a visitare un terzo gastroenterologo??
Potrebbe essere un infezione batterica contratta da me e la mia fidanzata dal momento che anche lei soffre di sintomi simili e periodici come i miei?(Sembriamo andare in parallelo).
Devo fare qualche altro tipo di accertamento??
Se si, mi sapreste indicare da chi andare qui a Roma???

Scusate la lughezza della missiva (evidentemente la sintesi non è una mia dote).
Grazie della'attenzione

Cordialissimi saluti
Giorgio Croce
[#1]
Attivo dal 2007 al 2013
Chirurgo generale, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza
Gentile sig Giorgio,
ho letto con attenzione due o tre volte la sua storia clinica e mi resta qualche dubbio. Provo a farle qualche domanda.
1. lei riferisce che dopo l'incidente i problemi sono peggiorati, ma evidentemente erano presenti anche prima. E' corretto? e colpivano sia lei sia la sua compagna?
2. dice che ha un fastidio "all'altezza dell'ileo". dove, di preciso? immagino in basso a destra... vero?
3. il dolore che ha sembra irradiarsi lungo il decorso dell'uretere. Ha fatto un'ecografia del rene e delle vie urinarie e un esame delle urine (magari anche una urinocoltura?)
4. dall'esame delle feci risulta che non digerisce bene "carne e alimenti". Ha fatto uno studio del pancreas (magari con una semplice ecografia e il dosaggio delle amilasi e delle lipasi nel siero e nelle urine)?
5. dice di aver fatto una terapia eradicante, ma era una eradicante incompleta, in quanto il farmaco antiacido è parte intergrante della terapia e lei, per la sua ipersensibilità ai PPI, non l'ha fatto. Avrebbe potuto sostituire il PPI con un H2-antagonista come la ranitidina, vecchia ma efficacissima soprattutto nei pazienti con ipersensibilità o resistenza ai PPI (circa il 20%).
6. lo schema terapeutico che le è stato prescritto è valido, ma io preferisco di solito associare alla claritromicina (500 mg x2 x7gg) il metronidazolo (250 mg x3 x7gg) e somministrarli contemporaneamente: richiede una maggiore compliance del paziente ma mi pare molto efficace.
7. dopo la cosiddetta eradicante, ha fatto un test per verificare che l'HP sia stato effettivamente eliminato (breath test)?
Con i pochi dati a disposizione, proviamo a fare un po' di ipotesi.
Tralascerei per il momento la causa psicosomatica (è una etiologia che di solito chiamo in causa solo quando tutte le cause organiche possibili sono state escluse... mai in prima battuta!).
Potrebbe trattarsi di un problema urologico, una calcolosi o una infezione renale/ureterale (che, tra l'altro, si trasmette agevolmente nella coppia). Nell'infezione urinaria i batteri "trasmigrano" nell'intestino o viceversa: questo può spiegare i sintomi paralleli intestinali e urinari.
Potrebbe trattarsi anche di due problemi paralleli ma non in rapporto l'uno con l'altro...
Insomma, penso che sia un quadro tutto da indagare, dapprima con una accurata visita a lei e alla sua compagna, poi con eventuali esami che si rendano necessari (le ho già accennato alla necessità secondo me di una ecografia dell'addome e dell'apparato urinario e di un esame del sangue e delle urine... la necessità di altri esami più approfonditi potrà nascere successivamente, ma per ora non ne vedo necessità).
Resto a sua disposizione
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
[#2]
Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 906 15
Gentile Utente, ritengo che dal trauma subito non abbiate riportato lesioni a livello addominale. L'ipotesi più probabile è che le alterazioni intestinali e i dolori che riferisce siano da alterazione della flora batterica forse dovuta all'uso di antibiotici. Una visita gastroenterologica accurata ed un esame obiettivo con eventuali ulteriori accertamenti dovrebbe chiarire il quadro. Non ritengo comunque che vi sia un rapporto con la gastrite. Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti

[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Grazie mille del consulto.
Il servizio qui offerto, oltretutto gratuitamente, è davvero eccezionale.

Sicuramente prenderò quanto prima un appuntamento per una visita specialistica da una terzo gastro enterologo. E speriamo che questa volta sia una persona competente....
Adesso come adesso, visto che in settimana iniziano le ferie, se ne parlerà a fine agosto, purtroppo.

Non avete idea di quanto desideri risolvere il problema.
Seguendo i vostri consigli ecco cosa fare:
a) Visita da uno specialista
b) Breath test - Ecografia addominale e ciò che mi consiglia lo specialista.

Sono inoltre un paio di notti che ho iniziato a sentire forti gorgoglii di stomaco, fastidio allo stomaco (bruciore-forte senso di ansia), bruciore toracico e mi sveglio con un la gola come irritata-ovattata.

Ho provato con il gaviscon e insieme ho messo anche il riopan gel ma non sembrano avere grande effetto.
Posso prendere qualcosa oppure è meglio aspettare il consulto??

Sono un pò restio nel prendere i medicinali in quanto gli effetti degli inibitori, vi sembrerà stupido, mi hanno spaventato (ho avuto capogiri per oltre una settimana.....) per questo non ho provato la ranitidina.

In ogni caso grazie veramente della vostra disponbilità.

Cordiali saluti
Giorgio Croce
[#4]
Attivo dal 2007 al 2013
Chirurgo generale, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza
Gentile sig. Giorgio,
i sintomi che ora riferisce sono quelli di un reflusso gastroesofageo. Se ha in programma a breve una nuova visita specialistica forse può anche attendere, altrimenti penso sia il caso che inizi una terapia con H2antagonista (molto meglio tollerato del PPI).
Opportuno, a mio avviso, un idoneo regime dietetico (NO fumo, caffé, cibi piccanti, latte intero, agrumi, pomodoro, alcol, liquirizia, menta, cioccolata...).
Ma il quadro è ancora tutto da indagare.
Resto a sua disposizione

Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it