Sintomi del reflusso?

Sono una ragazza di 29 anni, da 5 mi è stata diagnosticata mediante gastroscopia esofagite da reflusso. Durante questi anni ho avuto vissuto molti alti e bassi, ho alternato periodi in cui l'esomeprazolo da 20mg al mattino bastava a farmi condurre una vita più che normale e momenti, come l'attuale, in cui il problema si acutizza e fatico a gestire...A seguito di ripetute terapie antibiotiche (soffro di cistiti ricorrenti) ho iniziato ad accusare fastidi alla gola,senso di nodo e soprattutto l'orribile sensazione di "vuoto", di spasmo alla bocca dello stomaco che "rimbalza" in gola...non so bene come descriverlo...è la stessa sensazione che da l'extrasistole (a cui spesso si accompagna). Avverto quasi sempre il sapore degli acidi in bocca, calore al torace e al collo e raucedine/mal di gola. Al momento ho associato all'Axagon il Gaviscon dopo i pasti ma con scarsi risultati. Non so se può essere utile ma ad ottobre 2007 mi è stata diagnostica una tiroidite auto immune con valori tiroidei nella norma.
Il mio medico mi sta aiutando ben poco...non mi sento ascoltata...sono una persona anche molto ansiosa e il fatto che lui non mi dia molte spiegazioni o tenda a non farmi fare visite di approfondimento (lo stesso vale per la cistite!) non mi aiuta per nulla!
Che fare?
Grazie anticipatamente.
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Dr. Antonio Carrano Chirurgo generale 27 1
Spesso chi soffre di tiroide associa una patologia gastrica. Provi ad eseguire una ph manometria esofagea segua una dieta corretta ed aggiunga, dopo aver parlato con il suo medico dei procinetici a tipo domperidone, prima di pranzo e cena . Ma sopratutto stia molto ma molto tranquilla Saluti

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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
la risposta alla sua domanda "che fare?" dopo la premessa che non si sente ascoltata dal suo medico richiede una precisazione.
La scelta del medico curante, pur se selezionata dall'elenco dei medici convenzionati con il SSN nella sua zona, richiede che si stabilisca un rapporto di fiducia. Non sempre si sottolinea che questo rapporto è reciproco, ma si considera soltanto la fiducia che il paziente ripone nel medico. Anche il medico stabilisce un rapporto di fiducia col paziente e, allorché in questa relazione una delle parti non si sente a suo agio, il rapporto va sciolto e ne va intrapreso un altro.
Badi bene non le sto dicendo di cambiare inopinatamnte medico! Voglio dirle che, da un lato lei ha diritto all'ascolto, ma dall'altro la scelta delle "visite di approfondimento" spetta a chi si prende carico della sua situazione di salute.
Stabilisca un colloquo col medico curante, anche sulla scorta dei consigli del collega che mi ha preceduto, e vedrà che la strada per la soluzione sarà più semplice.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie ad entrambi per la risposta...purtroppo so che devo prima di tutto imparare a gestire l'ansia! E sicuramente il mio medico lo sa bene...mi segue da quando ero molto piccola! So che spesso il suo atteggiamento è motivato dal voler alleviare la mia ECCESSIVA preoccupazione...e mi fido di lui...Avevo bisogno di un parere in più...Grazie ancora ad entrambi.
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