Differenze fra il reflusso biliare e quello esofageo?

Buonasera gentili dottori!
Vi scrivo per avere qualche chiarimento.
Giovedì scorso mi sono sottoposta alla mia prima gastroscopia, dove mi è stato riscontrato un reflusso biliare, in barba a tutte le altre diagnosi di reflusso gastroesofageo, gastrite, stress, colon irritabile, ernia iatale che mi erano state fatte nel corso degli ultimi cinque anni...
La notizia un po' mi ha sollevata, e un po' mi ha lasciata stranita...
Ho cercato d'informarmi su Internet, ma in tutto quello che ho letto mi è parso di capire che i due tipi di reflusso sono pressoché identici: è davvero così?
Se ce ne sono, quali sono le differenze? Nei sintomi, nelle cause, nella cura, nella dieta e nello stile di vita da seguire...
Il dottore che ha eseguito l'esame ha detto che il mio stomaco sta bene, anche il piloro, non ci sono lesioni, anche l'esofago è okay.
Purtroppo non mi fido molto della mia dottoressa, spesso si è sbagliata e nonostante io sappia benissimo che i medici sono essere umani, questi "incidenti" mi hanno allontanata un po'
Mi è stato detto che sarebbe meglio eseguire un'ecografia al fegato e alle vie biliari: me lo consigliate anche voi?
Grazie per l'attenzione e la gentilezza.
Vi auguro una buona serata e un buon weekend.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Il reflusso biliare è di provenienza duodenale (si parla di reflusso duodeno-gastrico), quello esofageo può essere misto: biliare e acido.
Non vi è differenza sintomatogia fra i due reflussi. Inoltre: non avere un'ernia iatale non significa non avere un reflusso esofageo ed avere uno stomaco indenne da lesioni non significa non avere sintomatologia.

L'indicazione all'ecografia deve essere dettata dalla sintomatologia: quali sono i suoi sintomi ?

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
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Credo che il sintomo principale sia la nausea: l'ho quasi tutti i giorni, tutto il giorno, a volte in forma lieve, sopportabile, altre volte è molto forte, non mi fa dormire, o comunque m'infastidisce molto nel compiere le mie attività quotidiane.
Dormo con due cuscini rialzati, perché sennò avverto come un peso sul torace e mi sembra che ciò che ho mangiato mi risalga in gola, "soffocandomi".
Di veri e propri rigurgiti non ne ho molti, ma la lingua è spesso amara e ricoperta da una patina bianco-gialla, la bocca secca, nonostante segua un'igiene orale abbastanza accurata e aspetti minimo due ore prima di coricarmi. Questo problema alla bocca l'ho anche la mattina, al risveglio.
In più, negli ultimi mesi, si è aggiunto una sorta di dolore-fastidio alla parte medio-bassa dell'addome, a sinistra, premendo mi verrebbe da identificarlo appena sotto all'ultima costola. A volte sembra gonfiore, che respirando mi fa male e gorgoglia, altre volte è un vero e proprio dolore, anche se non acuto, ma comunque continuo.
Alterno periodi di stipsi ad episodi diarroici, come periodi di grande fame ad altri in cui fatico anche a bere.
Sono una ragazza di appena 21 anni, cerco di seguire la dieta adatta al mio disturbo, sono una fumatrice occasionale e purtroppo, nei periodi in cui non lavoro, ho una vita abbastanza sedentaria, perché fare sport in genere comporta un peggioramento dei miei sintomi, e quindi per "paura" di stare male evito di farlo. Non ho comunque problemi di sovrappeso.
Mi è stato detto che parte della mia sintomatologia possa essere anche legata all'ansia, visto che soffro di attacchi di panico, ma ormai riesco a riconoscere quando un disturbo proviene dalla mia psiche e quando dal mio corpo, infatti con i dovuti "rimedi", se è solo una questione di ansia, il problema si allieva. Ma spesso non è così.
Cosa mi consiglia di fare?
Ho eseguito vari esami già: gastroscopia, ecografie, visite da specialisti diversi, test per le intolleranze alimentari (che non ho)... sono tutti d'accordo che ci sia un problema, ma le cure (Pantorc, Peridon e Malox) non sono che palliative per i mesi in cui le seguo e da un po' le ho anche sospese perché mi facevano stare peggio.
Comincio ad essere un po' esasperata: sono giovane, e tante cose che vorrei fare non mi sento libera di farle per l'insorgere di questo reflusso...
Grazie mille per l'attenzione, cordialmente la saluto.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Il disturbo, da come descrive, si può inquadrare in una sindrome del colon irritabile. Si tratta di una forma funzionale che , anche se a volte con difficoltà, può essere controllata con i farmaci e sotto stretto controllo di un gastroenterologo. Prima di parlare di forma funzionale è bene escludere altre patologie e fra queste le intolleranze al lattosio ed al glutine ( che penso avrà già fatto).

Cordialmente

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Sì, non sono risultata intollerante a nessun alimento per fortuna.
Credo che eseguirò anche l'ecografia che mi è stata consigliata, e con tutti gli esami alla mano andrò da un nuovo gastroenterologo per vedere se magari con una nuova cura la situazione migliora un po'.
Grazie mille, buona domenica.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Mi riferivo in modo specifico all'intolleranza al glutine (ricerca anticorpi) ed intolleranza al lattosio (diagnosi con il Breath test).

Li ha eseguiti ?

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Sì, qualche anno fa, all'inizio dei disturbi, ma entrambi risultarono negativi...
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Molto bene. Allora dovrà concentrarsi sul colon irritabile con il suo gastroenterogo.

Auguroni
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