Vomito continuo e problemi di vecchia data

Salve,
mi chiamo Martina Modotti,
vi scrivo per chiedervi aiuto nella risoluzione di un mio problema di salute che si trascina da molto tempo e che vorrei veramente riuscire a risolvere.
Ho 18 anni, e da tre anni abbondanti convivo con forti disturbi gastro-intestinali che mi tormentano ogni giorno. Sono perfettamente a conoscenza del fatto che buona parte della causa siano fattori psicologici e psicosomatici (ho seguito e sto seguendo un percorso con una specialista di neuropsichiatria infantile) ma non posso credere che non ci sia niente di organico...i primi disturbi, tre anni fa, si sono manifestati sotto forma di rigurgiti ed esofagite. Ho fatto una gastroscopia con la quale mi è stata rilevata un'ernia iatale, con conseguente prescrizione di Lucen 40mg che poi ho ripreso in altre occasioni in questi tre anni, senza però che questi cicli (tranne il primissimo, abbiano avuto effetti rilevanti). Ai sintomi vecchi se ne sono aggiunti di sempre nuovi, che si alternano o si presentano insieme: sintomi da colon irritabile,diarree improvvise, senso di gonfiore, forte dolore al fianco destro, grandi quantità d'aria e di liquidi nell'intestino, dolori a livello di cistifellea, nausea, totale mancanza di appetito...ho fatto diverse ecografie addominali (che non hanno rilevato anomalie se non grandi quantità d'aria nel ventre) e un'altra gastroscopia, dalla quale risultava che l'ernia iatale era praticamente insignificante. A causa di questi disturbi avevo perso molto peso, arrivando a 38kg per 1,57m (tra le conseguenze, anche l'arresto del ciclo mestruale, non ancora ricomparso). Tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007 ho ripreso piuttosto in fretta i chili persi, arrivando ad un peso di 48-49kg. Tempo fa mi capitava molto spesso di avere forti sbalzi di peso (anche 2-3kg nel giro di poco tempo), nonostante l'alimentazione sia rimasta invariata ed anzi, molto spesso mi ritrovavo (e mi trovo) a mangiare meno del normale, perchè - soprattutto negi ultimi tempi - ho sofferto di un disturbo fastidiosissimo: improvviso e spaventoso gonfiamento dello stomaco e di tutto l'addome, i quali diventano durissimi e mi ostacolano qualsiasi movimento. La forma assunta dal mio ventre non è lontana da quella del ventre di una donna incinta. (le ultime analisi del sangue non hanno rilevato anomalie alla tiroide o a livello ormonale).
Ho fatto anche le analisi del sangue per la celiachia, ma il risultato è stato negativo. Tra i farmaci (principalmente antiacidi) assunti, l'unico che ha dimostrato una certa efficacia è stato il Peridon.
(Per quanto riguarda il mio tipo di alimentazione, quando riesco ad alimentarmi in maniera abbastanza normale, si tratta di un regime di tipo naturale e vegetariano, ricco di verdure, cereali, legumi, frutta, frutta secca, semi, bevande non alcoliche né gassate né zuccherate, dolcificanti nautrali...cerco di curare molto questo aspetto e di scegliere i cibi più "leggeri").
Ultimamente però i miei sintomi si sono aggravati, e da un mese a questa parte vomito ogni giorno, ed in particolare non riesco a trattenere i liquidi (mi capita di bere un goccio d'acqua e di vomitare immediatamente, e spesso si tratta di residui di cibo ingerito anche molte ore prima). Ho paura di rischiare la disidratazione, e non riesco più ad alimentarmi in maniera equilibrata, oltre ad avere urine molto scarse e difficoltà ad espellere le feci.
Sono molto spaventata da questa situazione, possibile che sia tutta una questione psicologica?!
Spero di ricevere presto una vostra risposta
Vi ringrazio e vi saluto cordialmente

Martina Modotti

[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile Martina,
la definizione che diamo di patologie "organiche" rispetto a quelle "funzionali" è fondata sulla evidenza o meno di alterazioni dell'anatomia (macro o microscopica). Questa considerazione è, per forza di cose, imprecisa, ma l'unica attualmente applicabile alla luce del buon senso e della correttezza scientifica.
Ciò detto, aggiungo un'altra considerazione. Le condizioni di malattia "funzionale" che abbiano un fattore disponente in ambito psichico (ed è una cosa frequente) non sono di minima considerazione e richiedono, al pari delle malattie "organiche" una precisa (ove possibile) e puntuale diagnosi per concordare col paziente una opportuna strategia terapeutica e ottenere la soluzione.
Le consiglio di esprimere in maniera dettagliata tutte le sue perplessità e le considerazioni personali sui sintomi che manifesta allo specialista psichiatra che la segue.
La risposta efficace soltanto a farmaci procinetici (domperidone), l'assenza di lesioni a carico dell'apparato digerente (l'ernia iatale è una condizione predisponente, non una malattia), la scelta di una restrizione dietetica personale, la rilevanza del disagio impostole dai sintomi e la giovane età lasciano pensare che la componente psichica sia quella sulla quale è opportuno lavorare.
Molti auguri per un futuro sano.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Utente
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Gentile Dottor Scuotto,
ieri ho eseguito un esame radiologico (raggi a stomaco e esofago con pasto barico) con il quale mi è stato diagnosticato il piloro spastico (hanno dovuto attendere più di mezz'ora perchè il bario iniziasse a transitare dallo stomaco all'intestino). Può essere dunque questa la causa del mio vomito continuo e del persistente dolore al fianco destro proprio in zona pilorica?
Ho iniziato una terapia con gocce di EN per eventualmente sedare la componente nervosa e facilitare la distensione dei muscoli, ma per ora non c'è nessun tipo di miglioramento.
Distinti saluti
Martina Modotti
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