Valvola cardiale

Egregi dottori, vi scrivo perche' dopo diverso tempo di disturbi sono riuscito a portare mia moglie che ha 46 anni e pesa 2 chili a fare una esofagogastroduodenoscopia perche' aveva spesso dolori alla bocca dello stomaco e spesso il reflusso.L'esito dell'esame e':
esofago regolare per morfologia con marcata irregolarita' della linea z che appare spiculata e con alcune fiamme finemente erosive che risalgono dalla giunzione per1-2 cm,beanza cardiale ben evidente all'introduzione mentre sia in ingresso e in retrovisione non si evidenziano alterazioni dei rapportifra giunzione esofago-gastrica e hiatus diaframmatico.
stomaco normoconformatocon pliche normorappresentate e mucosa normotrofica,piloro regolare ben transitabile con lo strumento.
duodeno bulbo e II°porzione duodenale indenni.
conclusioni esofagite di 1°-2° grado in paziente con beanza cardiale.
Il medico le ha poi ddetto di seguire una terapia di cura e che se tra un anno non e' guarita dovra' farsi operare perche' praticamente le valvola non chiude piu' l'esofago.
Le sono state date ,come medicine il limpidex orodisp da 15mg e da 30mg,il peridon,e il femity transd50 .
E' da poco che segue la terapia ma il fastidio non accenna a calare,anche voi la pensate come il nostro medico?avete magari idee migliori?
p.s.dimenticavo l'esame per l'elicobacter(si scive cosi?) e' negativo
grazie per il tempo che mi dedicherete
Paolo Ghirardelli
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Le indicazioni chirurgiche in questa patologia esistono ma devono essere molto selettive, pena l' inefficacia del trattamento. In genere, i pazienti miglior candidati all' intervento sono quelli che rispondono alla terapia medica.Nel caso di sua moglie forse e' presto per esprimere un giudizio, credo sia possibile una rivalutazione ed eventuali modifiche di terapia prima di decidere. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dott.Favara , la ringrazio per la risposta che mi ha dato ma non so' se ho capito bene.
Lei mi dice che i pazienti che hanno maggiori possibilita' di guarire con l'intervento sono quelli che rispondono alle terapie con medicinali?
Se ho capito bene quindi se non si hanno risposte dalle terapie risulta poi inutile l'intervento?
O probabilmente conviene , dopo un certo periodo di prova della terapia e in caso non si ottenessero risultati, cambiare terapia per vedere se si hanno risultati migliori?
Se cosi e' si potrebbe andare avanti per anni,e' giusto?
Grazie per l'interessamento
La saluto cordialmente
Paolo Ghirardelli