Disfagia

Salve,

A metà luglio è iniziato il mio problema con la deglutizione dei cibi solidi con una persistente e fastidiosa faringodinia, nei mesi precedenti occasionalmente mi capitava che il cibo mi andasse di traverso ma un giorno di luglio non riuscivo più a deglutire normalmente, la sensazione era che il bolo si fermasse in un determinato punto del lato destro della faringe e il passaggio del cibo, che ero stata costretta a masticare fino a ridurlo una poltiglia, mi provocava la tosse impedendomi di nutrirmi normalmente e costringendomi all'assunzione dei soli cibi liquidi. Mi sono recata da più ORL ma le diverse laringoscopie a fibre ottiche non hanno evidenziato nulla di anomalo eccetto una lieve faringite per la quale mi hanno prescritto antidolorifici e spray locali che non hanno dato alcun beneficio, così avendo avuto in passato qualche problema di reflusso ho effettuato una esofagogastroduodenoscopia per via nasale e questo è il referto:
Nulla in faringe e seni piriformi, esofago ben distensibile all'insufflazione d'aria, mucosa liscia e rosea, linea "Z" di aspetto normale, Cardias in sede, ipocontinente.
Pareti gastriche ben distensibili all'insufflazione d'aria, mucosa gastrica di aspetto normale, piloro in sede e pervio, bulbo e seconda porzione duodenale di aspetto normale.
Il gastroenterologo dal quale mi sono recata mi ha prescritto, oltre a diversi esami del sangue per escludere una qualche patologia del collagene, anche una videofluorografia esofagea con assunzione di boli di pronto bario fluido e pasto baritato; gli esami del sangue sono tutti normali e questo è il risultato della fluoro:
Regolare la motilità delle corde vocali e del palato molle con la fonazione, regolare la fase orale e faringea della deglutizione, il movimento dell'osso ioide ed il tilting epiglottico in assenza di fenomeni di penetrazione e/o aspirazione laringea.
In ortostatismo iniziale deficit della regolare clearance dell'esofago medio/distale, che si apprezza meglio dopo ingestione di pasto baritato. Lo svuotamento avviene comunque regolarmente. In clinostatismo il quadro discinetico peggiora. Al test con l'acqua (WST) presenza di reflusso gastro-esofageo con interessamento del 3° inferiore. Il suo collega dopo aver preso visione del referto mi ha prescritto Riopan gel dopo i pasti, Raxar prima dei pasti e Peptazol 40 una al dì come IPP.
Voglio precisare che da luglio fino a metà settembre non sono riuscita più ad inghiottire cibi solidi e che, dopo aver assunto diclofenac via intramuscolo per alleviare i dolori causati da una discopatia, ho riscontrato un netto miglioramento che mi ha permesso di riprendere una alimentazione quasi normale, purtroppo al momento attuale sto ricominciando ad accusare di nuovo problemi di disfagia nonostante le medicine prescrittemi. Vorrei conoscere il suo cortese parere del quale La ringrazio anticipatamente. Saluti.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Potrebbe trattarsi di una disfagia con componente ansiogena.
Non sarebbe male concludere l'iter diagnostico con una pHmanoimpedenzometria.

Cordialmente

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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dopo
Utente
Utente
Salve Dottore,
Innanzitutto La ringrazio per il sollecito consulto, purtroppo nella mia regione (Sicilia) non mi risulta che ci sia qualche struttura dove poter effettuare una pHmanoimpedenzometria. Volevo anche precisare che i miei disturbi sono iniziati con una disfagia accompagnata da odinofagia al lato dx della faringe che si propagava anche all'orecchio destro, inoltre da quando assumo le medicine prescrittemi dal suo collega, appena inizio a mangiare accuso una sensazione di forte tensione che parte dall'esofago e si propaga fino allo stomaco e mi sembra che il bolo si fermi da qualche parte come quando si mangia del cibo stopposo troppo di fretta, avverto anche dei dolori e delle fitte alla bocca dello stomaco e la digestione è molto difficoltosa e con una accentuata eruttazione; d'altro canto qualche volta (molto raramente) nell'ingoiare non avverto alcun fastidio ma persistono le altre sensazioni.. Secondo Lei se il mio fastidio fosse di origine ansiosa comporterebbe anche i dolori o potrebbe anche avere una qualche causa neurologica? Preciso che ho effettuato una visita dal neurologo che non ha riscontrato niente di inconsueto nei soliti test. Purtroppo io sono perplessa perchè io non mi sento stressata o ansiosa, negli esami non c'è una causa oggettiva che giustifichi i miei problemi e la mia paura è che non si riesca a venire a capo di questo problema e che la mia disfagia finisca per impedirmi di alimentarmi correttamente.Secondo Lei in quale direzione bisogna approfondire le indagini per individuare l'origine del mio disturbo? Gradirei molto una sua risposta. Grazie e saluti.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Dubito che in tutta la Sicilia, Palermo inclusa, sia impossibile effettuare una pHmanoimpedenzometria.
La direzione quindi è quella che le ho indicata,
naturalmente condividendola con chi dovrà realmente seguirla e curarla: il suo gastroenterologo.

Prego