Dolore ipocondrio destro e meteorismo

Buon giorno a tutti, ho 32 anni e da anni combatto con vari disturbi gastrici.
Soffro di reflusso esofageo a causa di un cardias incontinente, diagnosticato mediante gastroscopia effettuata nel 2009. Reflusso che tengo a bada mediante dieta e, all'occorrenza, malox e/o pantoprazolo.

Il mio problema nasce circa tre anni fa quando è iniziato a comparire, oltre a consueti dolori alla bocca dello stomaco, una fitta leggermente spostata sulla destra.
Mi sono rivolto al medico di base il quale, essendo cambiato, mi ha prescritto nuovamente tutti gli esami. Così nel 2011 mi sono sottoposto ad un'ecografia completa dell'addome, esami del sangue tra cui esami relativi al funzionamento epatico (birulina ecc.), e nuova gastroscopia.
L'eco ha rilevato meteorismo e leggera steatosi. Le analisi del sangue erano perfette. La gastroscopia ha riconfermato il cardias incontinente.

Ho convissuto con questo dolore all'ipocondrio destro che compariva stagionalmente per poi scomparire.

Ora mi trovo da gennaio nuovamente con questo dolore il quale non cessa nè sembra reagire alla terapie solite prescritte dal medico di base: pantoprazlo 20 mg, gaviscon, e debridat. Il dolore è fisso nell'ipocondrio destro e alcune volte si irradia al petto e/o alla schiena e/o al fianco destro.
Mi sono sottoposto a nuova ecografia la quale ha riscontrato meteorismo intestinale con distensione gastro-duodenale in particolare a livello di epigastrio-ipocondrio destro. Riconfermata steatosi.
La conclusione del referto è una sospetta ernia jatale per cui rimanda ad una nuova gastroscopia.

A fine maggio ho l'ennesima gastroscopia (la terza)

Non vi nascondo che sono un po' sconfortato e anche preoccupato. Convivere con questi fastidi è stancante e non vi nascondo che ogni tanto la mia mente viaggia pensando agli esiti peggiori (tumori ecc.)
Inutile dirvi che sono un soggetto ansioso e ipocondriaco che certo non aiuta la mia condizione.
Quello che vi chiedo è un qualche consiglio per gestire la situazione e se l'iter diagnostico è corretto o se è stato tralasciato qualcosa.
Fino ad ora mi sono sempre rivolto al medico di base il quale non mi ha mai rimandato ad un gastroenterologo. Dovrei rivolgermi ad uno specialista?
Scusate se l'ho fatta lunga.

Vi saluto e vi ringrazio anticipatamente.