Breath test al lattosio, strana nausea e problemi intestinali

Buonasera,
ho da poco ritirato il risultato del breath test al lattosio e non si evidenzia malassorbimento del lattosio. Ciò mi lascia un po' perplessa, sebbene felice, perché ero assolutamente convinta di essere intollerante! Ho iniziato ad aver problemi col latte da bambina: nausea immediata al primo sorso; ho iniziato a berlo mascherando il sapore con cereali al miele o cacao, ma mi sembrava di faticare a digerirlo. Gli stessi fastidi li avevo anche con alcuni formaggi freschi come la ricotta vaccina. Negli ultimi anni ho ridotto il consumo di formaggi, limitandomi soprattutto a quelli ovi-caprini, e ad alcunii formaggi freschi (diversi formaggi stagionati mi provocano prurito in bocca). In genere, se consumati in piccole quantità non mi danno problemi, ma non ci ho mai posto molta attenzione. Quello che ho sempre notato, anche con yogurt magro, è un senso di pesantezza. Ho anche provato latte ad alta digeribilità, la nausea era dietro l'angolo (e questo mi è successo anche bevendo il bicchierino di lattosio durante il test).
Un paio di anni fa, dopo aver assaggiato diversi formaggi e della polenta (contenente burro) al latte in un alpeggio ho iniziato a non sentirmi bene. I sintomi erano: gonfiore, dolori addominali, sudorazione eccessiva, debolezza, sonnolenza, brividi e capogiri. Dopodiché sono dovuta correre in bagno.
E' possibile, essendo risultato negativo il test, che si sia trattato di un episodio isolato?
Non appena visto il risultato negativo mi sono anche concessa un gelato con panna, che non mi ha dato problemi di nausea (di solito evito la panna per quel motivo); dopo un po' di tempo però la pancia è diventata molto gonfia, dura e piena d'aria.
Nell'ultimo mese ho avuto vari problemi legati ad eccessivo gonfiore che si verificava immediatamente dopo qualsiasi pasto, difficoltà a defecare (con feci simili a sassolini levigati), dolori e sensazione serale di peso al basso ventre.
Ho effettuato anche l'esame del sangue per la celiachia (negativo), sono stata attenta all'alimentazione per quanto ho potuto (ho diverse allergie crociate che provocano sindrome orale allergica, negli ultimi tempi molto accentuata), e un paio di mesi fa esami del sangue di routine: colesterolo e glicemia nella norma, niente ipertiroidismo.
Sono consapevole che il passaggio da una vita molto attiva alla sedentarietà e il nervosismo possono influire sulla regolarità intestinale, e questo è quello che è avvenuto negli ultimi mesi, poiché ho ripreso a studiare.
Il medico non dice assolutamente nulla a riguardo, non mi ha mai nemmeno toccato la pancia, e mi ha prescritto delle pastiglie per gli spasmi che ho subito interrotto causa eccessiva sonnolenza.
E' forse il caso di fare una visita da uno specialista o indagare ulteriormente sulle intolleranze? Si può essere allergici alle proteine del latte e riuscire comunque a magiare latticini? Ultimamente non so più nemmeno cosa mangiare, guardo quasi tutti i cibi con sospetto!
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Legga un articolo che le può essere di utilità sul meteorismo:

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1858-pancia-gonfia-colon-irritabile-la-dieta-fodmap-puo-essere-una-soluzione.html

É importante eliminare ciò che comporta gonfiore.

Cordialmente



Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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dopo
Utente
Utente
Gent. mo Dottore,
la ringrazio per la risposta. Ho letto l'articolo da Lei indicato e l'ho trovato molto interessante. Il mio dubbio è, dato che il problema dell'eccessivo gonfiore e dei dolori addominali pare rientrato - sussiste solo una discreta stipsi (se così si può chiamare, evacuando una volta al giorno tutti i giorni, anche se con fatica) - se aspettare ancora e vedere se il problema si ripresenta, o se provare a rivolgermi comunque a uno specialista!
In tal caso sarei anche indecisa tra un gastroenterologo o un nutrizionista. Al momento propenderei per il secondo, sono infatti mesi che ho questa idea in testa, ma il mio medico ha risposto negativamente (solo per il fatto che sono sopravvissuto fin'ora e che ho degli esami del sangue perfetti, ciò non implica che, avendo diverse allergie crociate, io riesca a fornire al mio corpo tutto ciò di cui necessita, o mi sbaglio?).
Sono stata un'adolescente con problemi di peso nonostante facessi sport, che naturalmente sono aumentati negli anni dopo aver smesso. Conducevo una vita sedentaria ma raramente avevo problemi simili. Poi ho iniziato, da sola, a correggere la mia alimentazione e ho perso una ventina di chili nel giro di un anno. Sono stata stabile per qualche anno (in sovrappeso, ma accettabile), e poi ho corretto nuovamente l'alimentazione e ho iniziato a dedicarmi alla corsa, che era diventata una vera passione, perdendo altri 12 chili, fino a che non ho ricominciato gli studi. E' possibile che questa nuova inversione di tendenza abbia influito negativamente sul mio apparato digerente? Quando correvo non avevo il minimo problema di gonfiore, il fisico era molto più attivo e forte, mangiavo di più e bruciavo tutto, la pelle era più bella e il tono muscolare migliore e maggiore, non ero mai stanca e dormivo molto meno, tenevo a bada il nervosismo.
Purtroppo anche la mia alimentazione ha subito fastidiose modifiche: da 5 pasti al giorno sono passata nuovamente a 4 e a volte solo 3; ho aumentato di molto i carboidrati (che assumevo in modo limitato, privilegiando cereali integrali, farro, orzo) sotto forma di biscotti e merendine (sto sempre comunque attenta che non siano troppo zuccherati o grassi, e che contengano farina integrale o farro), tutto questo perché stavo fuori casa per quasi tutta la giornata, senza la possibilità di scaldare cibi in inverno, spesso costretta a trangugiare minuscoli sandwich mentre camminavo in fretta per spostarmi da una sede all'altra per le lezioni, arrivando accaldata e stravolta in aula e passando le seguenti due ore seduta a comprimere la pancia. Se potessi mangiare verdure crude e più frutta, non ci sarebbero problemi ed eviterei o limiterei le merendine, ma purtroppo le allergie non me lo permettono. Sono anche preoccupata dal fatto che ho aumentato il consumo di insaccati, seppur magri e privi di lattosio, e diminuito drasticamente quello di carne rossa (che già consumavo poco, perché mi dà la sensazione di gonfiore, cosa che non accade con carne bianca o pesce).
In genere la mia alimentazione non è molto diversa da quella indicata nelle tabelle verdi nell'articolo, ad eccezione di alcuni cereali e di cavoli e verze, ma tantissimi alimenti considerati "buoni" non posso assolutamente mangiarli (diverse verdure, a meno di non cuocerle fino a farle diventare poltiglia, e il 90% della frutta).
Forse è il caso che mi rivolga veramente a un nutrizionista?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
La figura di riferimento é il gastroenterolgo e, come lei ha detto, l'attività fisica é un toccasana per il nostro organismo....

Saluti

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dopo
Utente
Utente
Bene, La ringrazio ancora, nel frattempo aspetto ancora un esito e di fare una visita di altro tipo, così potrò possibilmente scongiurare che i problemi non provengano in realtà da un'altra parte, e poi cercherò un gastroenterologo come consigliato. Grazie ancora!
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Di nulla e auguroni.

L'allergia alimentare è una reazione eccessiva e immediata scatenata dal sistema immunitario verso un alimento: come si manifestano e quali sono i cibi responsabili.

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