Il mio medico dice che c'è una componente ansiosa

A seguito di una recente gastroenterite che ho curato anche con antibiotici e con una dieta, mi sono rimasti alcuni sintomi, anche se alleviati, come qualche brontolio alla pancia, tensione e a volte, dolore. Ho anche difficoltà a mangiare frutta e verdura che hanno sempre fatto parte della mia dieta. A volta tento con un po' di ananas o uno spicchio di mela ma subito avverto disturbi. Ho fatto le analisi per le intolleranze alimentari che sono risultate negative e a giorni farò quelle per l'intolleranza al lattosio. Oggi non riesco a mangiare più i formaggi, l'unico che tollero è il parmigiano stagionato che però il medico mi ha consigliato di non assumere. Vorrei chiederLe come mi devo comportare: il mio medico mi dice di mangiare di tutto in quantità modiche, ma io mi accorgo che non posso mangiare di tutto se voglio star bene. Ormai il petto di pollo senza condimento mi sa nauseando e anche il pesce bollito. Sto patendo la fame escludendo i cibi, ho bisogno di un po' di frutta e anche di mettere una spolverata di formaggio nella pasta. Ci sono farmaci che possono evitarmi brontolii e tensione alla pancia e quindi il dolore dopo aver mangiato? Ora prendo il debridat, gaviscon e capsule a base di esomeprazolo, oltre i fermenti lattici. Ma non vedo significativi miglioramenti. Io vorrei tornare ad una alimentazione normale. E' il caso di rivolgermi a un nutrizionista o a un gastroenterologo? Il mio medico dice che c'è una componente ansiosa. Grazie.