Il colon irritabile

Salve dottori, poichè da quando sono piccolo ho sempre avuto problemi intestinali (diarrea e incapacità,al momento dello stimolo, di trattenere le feci per più di qualche minuto) mi sono rivolto ad un gastroenterologo, il quale, dopo la visita ed esami ematochimici (risultati negativi), mi ha diagnosticato il colon irritabile. Il mio grande problema infatti è quello di "non riuscire" a resistere per più di pochi minuti alla pressione delle feci: infatti comincio ad avere crampi alla pancia e sentire freddo, e dopo poco il mio corpo non mi permette più di continuare a trattenere le feci e le "espelle" contro la mia volontà. La terapia prescrittami consiste nell'aumentare notevolmente le quantità di fibre nei pasti (ed eventualmente assumerle tramite integratori) ed assumere un antispastico (che però non sembra funzionare molto). Ho eseguito, su prescrizione del gastroenterologo, anche una manometria anorettale di cui riporto la relazione finale: "Normotono basale e volontario con sensibilità rettale aumentata e ridotta compliance. RIRA fisiologico."
-soglia sensibilità: 30 ml. aria
-soglia stimolo defecatorio: 60 ml. aria
-soglia di urgenza: 90 ml. aria

C'è un modo per migliorare questo disturbo? (dalla ginnastica, all'utilizzo di "attrezzature mediche", passando addirittura per la chirurgia). Questo problema mi crea un notevole disagio e molte volte non esco di casa per paura di non fare in tempo ad arrivare in bagno.
Ringrazio in anticipo,
saluti