Singhiozzo incoercibile e neoplasia

Buon pomeriggio,
Vi riassumo brevemente la situazione clinica di mia madre, 69 anni:
- maggio 2005 intervento per asportazione meningioma (asportazione parziale);
- gennaio 2009 intervento per adenocarcinoma al sigma seguito da chemioterapia adiuvante (folfox);
- aprile 2011 intervento per asportazione metastasi da K-colon al polomone sinistro;
- maggio 2013 secondo intervento per asportazione seconda metastasi allo stesso polmone dopo ciclo di chemioterapia senza risultati (folfiri+avastin);
- giugno 2014 metastasi pleuriche; inizia folfoxiri, seguito da tomudex e xeloda;
- settembre 2015 nuova progressione di malattia a livello pleurico e comparsa di tre nuove metastasi al polmone destro + sospetto di metastasi cerebrale, che ad una successiva TAC risulta essere un aumento del residuo meningioma asportato parzialmente nel 2005.
Attualmente non segue più nessuna chemioterapia ma assume solo farmaci per controllare il dolore alla pleura (palexia e ms-contin), oltre al gardenale per prevenire eventuali crisi epilettiche dovute al meningioma (comunque mai verificatesi nei 10 anni dall'intervento).
Nonostante la progressione della malattia la mamma non aveva particolari problemi fino a 3 settimane fa. Poi però ha avuto un episodio acuto di vomito e dissenteria con febbre alta, imputabile probabilmente ad un virus intestinale (anche mio padre lo aveva quindi è probabile un contagio).
Da allora è iniziato un singhiozzo insistente che si manifesta a qualsiasi ora del giorno e della notte indipendentemente dall'assunzione di cibi, bibite o altro. A volte è talmente intenso che sembra sfociare in conati di vomito. Pur avendo chiesto vari consulti sia all'oncologo che al neurologo che al medico di base, nessuno è riuscito ad individuarne una causa certa, anche se tutti sembrano concordare sul fatto che non sia dovuto né alle metastasi pleuriche né al meningioma.
Abbiamo provato sia con farmaci per problematiche gastriche (levopraid) che con gli antipsicotici (serenase) ma senza risultato. Può essere legato all'episodio di vomito violento dovuto al virus gastrointestinale? La mamma effettivamente avverte ogni tanto bruciore allo stomaco (prende gaviscon).
Non sappiamo veramente che altro fare, la situazione la sta debilitando molto perché le disturba sia il sonno che l'appetito.
Ringrazio sin d'ora gli specialisti per le loro risposte.
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
IL singhiozzo si verifica molto spesso in pazienti oncologici per stimolazione del nervo vago o del nervo frenico che innerva il diaframma.
Si può fare ricorso a farmaci sintomatici come la metoclopramide.
Tuttavia nel caso di singhiozzo incoercibile sotto controllo medico si può tentare una terapia con fenotiazine (clorpromazina), un agonista dei recettori GABAergici (baclofene) o un calcio antagonista (nifedipina).
Resto a sua disposizione!
Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

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dopo
Utente
Utente
Molte grazie per il sollecito riscontro.
Non capisco allora perché l'oncologo ci abbia detto che il singhiozzo non è dovuto al tumore. Per inciso, non è sembrato dare molto peso alla cosa e solo dopo molte insistenze ci ha consigliato il serenase. È incredibile la poca attenzione di alcuni medici ai sintomi di una malattia in fase avanzata quando ormai non ci sono più cure efficaci. Come se la qualità degli ultimi mesi di vita del paziente non avesse importanza. Ma va be', non voglio fare polemiche sulla professionalità di alcuni medici dell'ASL.
Per tornare al problema del singhiozzo, mi sembra strano che dipenda dalla neoplasia perché si è manifestato proprio in seguito all'episodio di vomito e dissenteria, prima mia madre non ha mai avuto niente del genere. È molto soggetta ad attacchi di nausea e vomito, tutti i protocolli chemioterapici che ha seguito sono stati un vero incubo e se consideriamo che ha fatto chemioterapia ininterrottamente da giugno 2014 a settembre 2015 il suo stomaco deve averne risentito non poco.
A che cosa è dovuta esattamente questa stimolazione del nervo vago o del nervo frenico nei pazienti oncologici? È legata alla sede della neoplasia o si manifesta indifferentemente da questa? Se può esservi utile potrei inviarvi il referto dell'ultima PET da cui potete rilevare esattamente la localizzazione delle metastasi.
Grazie di nuovo per la Vostra disponibilità.
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Può essere dovuta a distensione gastrica, alla chemioterapia o ad irritazione diretta da metastasi.
ovviamente non conoscendo il caso specifico non posso dire di più!
Cordialmente!
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dopo
Utente
Utente
Buon pomeriggio Dottore,
Solo un appunto per informarLa che abbiamo poi risolto il problema con lansoprazolo. Già dopo il primo giorno il miglioramento è stato notevole e oggi al 4° giorno di terapia il singhiozzo è completamente scomparso.
Evidentemente la prolungata chemioterapia e il recente virus gastro-intestinale le avevano scombussolato lo stomaco.
Grazie ancora per la preziosa consulenza.
Buona giornata.
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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 29k 1.1k 12
Sono molto contento per voi!
Auguri!!!!