Mi sono rivolta ad altri specialisti nel corso degli anni, ma nessuno mi ha nè diagnosticato la

Buongiorno,
sono una donna di 32 anni. Ho cominciato ad avere disturbi all'intestino verso i 12 anni, due anni dopo la comparsa del ciclo. Avevo crampi addominali molto forti e capitava che non riuscissi a dormire la notte.
I disturbi si sono accentuati negli anni con alternanza di stipsi e diarrea, flatulenza, forti dolori allo stomaco, reflusso soprattutto di mattina. Ci sono periodi in cui sto meglio ed altri in cui i miei disagi influiscono moltissimo sulla mia vita.
Ho eseguito 10 anni fa i test per escherichia coli e celiachia, che sono risultati negativi, e 6 anni fa il test per l'intolleranza al lattulosio, che è risultato positivo. Mi sono rivolta ad uno specialista che ha affermato fossi intollerante al lattosio e mi ha detto di eliminare i latticini per un anno. Si erano attenuati i disturbi, ma persistevano. Mi sono rivolta ad un altro specialista, il quale ha contestato la precedente diagnosi e mi ha prescritto 4 cicli di terapia col Normix, che però non sono serviti a nulla.
Mi sono rivolta ad altri specialisti nel corso degli anni, ma nessuno mi ha nè diagnosticato la sindrome da colon irritabile nè altro, spesso minimizzando i miei sintomi e facendomi sentire un'ipocondriaca.
A settembre e ad ottobre mi sottoporrò a coloscopia e gastroscopia, spero di capire da cosa derivano i miei disturbi.
Nel frattempo si può capire dalla mia descrizione quale possa essere questa patologia?
Grazie mille.
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Dr. Luano Fattorini Gastroenterologo, Medico di base, Chirurgo apparato digerente, Medico di medicina generale, Radiologo, Chirurgo generale 296 13 5
è probabile che si tratti della sindrome del colon o dell'intestino irritabile, ma per affermare ciò occorre escludere la varie possibili patologie organiche compatibili con i sintomi descritti , per cui fa bene a fare quelle indagini già programmate ed eventualmente altre, qualora necessarie, sia a carico dell'intestino che dello stomaco. Le consiglio di seguire con pazienza un gastroenterologo di fiducia, l'intolleranza al lattosio può coesistere e i disturbi potrebbero avere anche patogenesi diversa, sia funzionale che organica.
Cari saluti e auguri

dr. Luano Fattorini

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore,
La ringrazio per la risposta.
La aggiornerò dopo gli esami.
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Dr. Luano Fattorini Gastroenterologo, Medico di base, Chirurgo apparato digerente, Medico di medicina generale, Radiologo, Chirurgo generale 296 13 5
prego, non c'è di che.
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore,
Le riporto i risultati degli esami:

Gastroscopia: Esofago regolare. Cardias ipotonico con linea Z risalita sino a 36 cm dall'arcata dentaria per presenza di ernia jatale da scivolamento. Stomaco con modesta iperemia mucosa più accentuata in antro, come da flogosi cronica aspecifica: si eseguono biopsie in antro-angulus e corpo-fondo anche per ricerca H. pylori. Piloro, bulbo duodenale e duodeno II porzione di aspetto regolare.
Mucosa con lieve iperemia più accentuata in antro. Diagnosi: gastrite cronica di modesta entità in fase quiescente. Negativa la ricerca di h.p..

Colonscopia: indagine condotta sino al cieco in analgosedazione in condizioni di buona pulizia intestinale. I tratti colici esplorati appaiono regolari. Si esegue a completamento mappaggio bioptico. Lembi di mucosa del grosso intestino con flogosi cronica di lieve entità.
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Dr. Luano Fattorini Gastroenterologo, Medico di base, Chirurgo apparato digerente, Medico di medicina generale, Radiologo, Chirurgo generale 296 13 5
Il quadro pare ancora compatibile con sindrome del colon irritabile, ma anche con gastrite cronica (non si sa se atrofica o non atrofica) ; inoltre coesiste ernia iatale (non si sa se con o senza malattia da reflusso gastro-esofageo).
Tale quadro, non grave, va ovviamente seguito dal punto di vista clinico, con terapie adeguate e, se occorre , con ulteriori approfondimenti.
Rimane il dubbio sull'intolleranza al lattosio da verificare con breath test al lattosio, e in quella occasione estendendo il breath test anche anche al lattulosio e al glucosio.
Tuttavia è in ogni caso necessario il rapporto diretto e costante con il medico di fiducia e con il gastroenterologo.
Cari saluti
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