Duodenite, reflusso, diarrea cronica, da anni: che facciamo?

Cari Dottori,

ho 32 anni, nel 2008 effettuata colecistectomia per colecistite litiasica fortemente sintomatica. Da allora soffro di sindrome post-colecistectomia (PCS) e persistono epigastralgie, diarrea cronica (trattata apprezzabilmente con colestiramina), meteorismo e reflusso acido (diurno e notturno)., forse non correlati fra loro. Inibitori pompa protonica non danno risultati apprezzabili.
Sono dieci anni che col gastroenterologo effettuiamo analisi e cerchiamo cause e soluzioni alle algie e al reflusso. Ammetto che sto (stiamo) perdendo un po' le energie: notti con sonno poco riposante, disturbi, dolori... Esami ematici nella norma eccetto ipercolesterolemia cronica, scarsamente influenzata da dieta e dalla colestiramina. La prima gastroscopia (2013) mostrava linfocitosi intraepiteliale compatibile con malattia celiaca (ma con risultati non decisivi). Colonscopia (2013) nella norma.
Il gastroenterologo, di formazione oncologica, ha pure tentato la verifica di un feocromocitoma (per familiarità), ma anche in questo caso i risultati sono stati inconcludenti (solo lievemente positivi, da non poter né confermare né escludere).
Seguono i risultati dell'ultima gastroscopia di due giorni fa (con divertente episodio di lieve ipossia e relativo allarme dovuto a naso chiuso e involontaria occlusione delle vie con saliva, che ha preoccupato più la solerte dottoressa che me :-)) ).

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REFERTO VISITA PRE-GASTRO:
Paziente seguito per PCS trattato con Questran. Persiste epigastralgia costante giorno e notte. Addome piano, dolente e dolorabile in fianco dx dove si avverte ansa tesa e meteorismo. Si suggerisce Egdsc con biopsia in II porzione e ect addome completo.

REFERTO POST-GASTRO:
Esofago regolare per calibro e decorso con presenza a livello distale di erosioni lineari di 0,8/1,0 cm (esofagite di grado B Los Angeles). Giunzione squamo-colonnare ed esofago-gastrica a 40 cm dall'arcata dentaria, impronta diaframmatica a 42 cm.
Stomaco con pareti distensibili, plicatura regolare, mucosa regolare. Non evidanza lesioni in retroversione. Biopsie in antro e coprpo per ricerca H. pylori. Piloro pervio.
Bulbo duodenale con mucosa edematosa, iperemica con alcune erosioni. Seconda porzione duodenale con aree iperemiche e alcune erosioni. Biopsia a questo livello.
Conclusioni: Esofagite di grado B. Ernia da scivolamento (c.a. 2cm). Duodenite erosiva.

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In attesa dei risultati della biopsia. Mi piacerebbe avere qualche idea terza. Quale causa/trattamento consigliereste? Potrebbe aver senso un controllo del pH? Qualche terapia/intervento più o meno risolutivo? Qualche idea sui vari sintomi magari dovuti ad altro?

Grazie tante in anticipo a chiunque interverrà anche brevemente!
[#1]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 28.9k 1.1k 12
La sua sembrerebbe proprio una malattia acido-correlata.
Il quadro di esofagite sembra chiaro.
In attesa dell'istologia tenderei a consigliare procinetici + inibitori della pompa protonica + alginati o similari.
Tuttavia solo il curante può prescrivere una terapia tagliata sui suoi sintomi e sulla sua situazione clinica!
Resto a sua disposizione!
Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2017
Ex utente
Salve, grazie per la pronta risposta.

La biopsia dalla 2a porzione duodenale riporta una linfocitosi intraepiteliale CD3 + 25/100. Tra l'altro la precedente gastroscopia (2011) aveva rilevato anch'essa una linfocitosi intraepitaliale (CD3 + 42/100), evidentemente mai risolta e forse causa delle epigastralgie croniche.

Ciò che il mio gastroenterologo ancora cerca di capire è proprio l'origine di questa linfocitosi. Si pensava alla celiachia, ma gli esami genetici - anche se mai risolutivi al 100% - parevano averla esclusa.

L'ECT addome completo, intanto, riporta fegato ad ecostruttura accentuata di tipo steatosico con formazione iperecogena di 9mm ai seg. di sx compatibile con angioma. La precedente ECT (2013) riportava stesse caratteristiche del fegato senza il piccolo angioma.

Mi rendo conto della difficoltà di tentare ipotesi a distanza. Ma qualsiasi idea è benvenuta, proprio per valutarle poi col mio stesso medico. In fondo il valore prezioso di questo sito sta proprio in questo. :-)

Grazie in anticipo.
[#3]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 28.9k 1.1k 12
Solo reflusso.
Non capisco il problema: a mio parere si tratta solo di "confezionare" una terapia antireflusso adatta a lei.

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

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