Sospetto reflusso o malattia respiratoria?

Gentile dottore,
sono un uomo di 64 anni, 168 cm x 70 Kg. Da oltre un anno si presenta ogni 20 - 25 giorni circa un problema molto fastidioso: tosse secca e stizzosa, continua raucedine, febbre che di giorno è presente e la mattina e la sera raggiunge i 38°C. Con la febbre si presentano spossatezza, dolori e sudorazione notturna.
Raucedine continua alla gola; difficoltà spesso a parlare (vengo interrotto da una 'tossina' secca, oppure non mi escono proprio le parole). Cerco di liberare la gola da qualcosa (in realtà non c'è catarro).
Il tutto dura 3-5 giorni, dopodichè (spontaneamente) torna tutto normale per poi ripresentarsi.

Ho provato a rivolgermi a diversi medici poichè il problema, nato come un fastidio, è ora fonte di disagio e preoccupazione. Mi sono rivolto a pneumologi che hanno provato a curarmi con lunghe terapie antibiotiche, senza successo. Nessuno ha prodotto una diagnosi, tranne quest'ultimo caso, avvenuto a Settembre: un otorinolaringoiatra ha curato con iniezioni locali di antibiotici le tonsille e le ghiandole salivari, trovandole infiammate. Anche questa cura non ha sortito alcun effetto e ora dopo 20 giorni si è ripresentato il problema.
Ho eseguito Risonanza Magnetica polmonare, senza esito. Esami del sangue, senza esito.
La mia storia clinica presenta un caso di ulcera sanguinante nel 1991, con ricovero ospedaliero, curata con terapia farmacologica.
Dopo la cura per l'helicobacter Pylori(metà anni '90) mi era passata anche l'acidità di stomaco e la difficoltà a digerire; negli ultimi 3 anni è ricomparsa, e ogni 10/20 giorni ne soffro, specialmente dopo aver mangiato cibi fritti o carne.
Non fumo, bevo e mangio con moderazione, lavoro tutti i giorni come libero professionista, vivo in campagna in provincia di Lucca. Ho avuto una moderata esposizione a elementi tossici per il sistema respiratorio 10-15 anni fa (vernici, polveri, amianto in piccola misura) lavorando in cantieri edili. Sono sempre stato attivo e pieno di energia; ho avuto molto stress negli ultimi 5 o 6 anni, e mi sento ora piuttosto indebolito.
Ma il mio sospetto, adesso, è che il mio problema sia di reflusso gastrico. Solo, non riesco a spiegare la febbre; e non riesco a capire perchè nessuno abbia ancora prodotto una diagnosi in tale senso; e non so quali esami fare o a chi rivolgermi per produrre una diagnosi.
Spero che possiate aiutarmi. Vi ringrazio e invio i più cordiali saluti.
[#1]
Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 906 15
Gentile Utente, un reflusso gastroesofageo potrebbe spiegare i suoi sintomi. Per accertarlo le consiglio di effettuare una gastroscopia (possibilmente con la tecnica transnasale) per evidenziare la presenza di esofagite e/o ernia iatale. Inoltre è opportuno effettuare anche una pHmetria esofagea delle 24 ore con la quale è possibile documentare con esattezza la presenza di reflussi che raggiungono il tratto prossimale dell'esofago.
Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Mangiarotti,

le rispondo per completezza e sperando di poter essere utile ad altre persone.
Purtroppo dopo un non infrequente calvario, altri esami hanno evidenziato una massiccia presenza di linfonodi sparsi nella zona del collo, ascellare ed inguinale.
Eseguito ricovero per accertamenti, è stata prodotta la diagnosi di Linfoma di Hodgking.
Più precisamente:
Biopsia dei linfonodi ascellari di 2 e 0,6 cm di diametro ha prodotto la seguente diagnosi:
' Due linfonodi di architettura sovvertita per la presenza di linfociti di piccola e media taglia frammisti ai quali si osservano grandi cellule, sparse, tipo Reed-Sternberg immunoreattive per CD30 e focalmente per CD15. Sono presenti numerosi microgranulomi epitelioidi. I reperti depongono per linfoma di Hodgkin variante classica, ricca di linfociti e con reazione granulomatosa.'

La biopsia osteomidollare ha prodotto:

' Frustolo di midollo osseo con cellularità del 60%. Le linee emopoietiche sono normopresenti e normomaturanti. E' presente un 5% di linfociti B (CD20+) e T (CD3+) talora in focali aggregati di natura reattiva. L'indagine con CD30 e CD15 è risultata negativa. Non evidenza di infiltrazione neoplastica.'


Immagino che questo non sia il suo campo e mi chiedo, in tal caso, se fosse così gentile da passare la richiesta ad un suo collega oncologo.
Vorrei sapere, in parole povere, cosa comporta questa diagnosi, quali sono i tempi, ed in generale cosa dovrei sapere riguardo a questa malattia - dove curarsi (la clinica migliore, anche se lontana da casa), come procedere, ... Adesso devo effettuare una PET. Vorrei sapere se c'è una clinica anche privata per effettuare immediatamente tale esame.
Nel caso non possa aiutarmi, la saluto comunque ringraziandola della sua gentilezza.
[#3]
Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 906 15
Gentile Utente, la sua patologia è di competenza dell'ematologo. Ottimi centri ai quali può rivolgersi a Roma sono presso l'Ospedale S.Camillo, presso il Policlinico Umberto I° o presso l'Ospedale S.Eugenio. Anche negli altri ospedali maggiori dotati di Reparto di Ematologia potrà comunque trovare la necessaria assistenza.
Cordiali saluti e sinceri auguri
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