Il mio mio medico mi dice che il problema risiede nella mia testa

Sono un giovane di quasi 22 anni, e sto passando forse, a livello di salute, uno dei periodi più brutti della mia vita. Sia ben chiaro, non ho nulla di grave, e so che le malattie gravi sono altre. Sono molto giovane, e non so quanto darei per poter stare meglio. Da 3 anni a questa parte non riesco più a star bene, e tutto è cominciato con una broncopolmonite seguita da una varicella. Successivamente ho avuto problemi allo stomaco, ed ho cercato di risolverli con apposite analisi. L'esame per l'Helicobacter mi ha dato esito negativo, ma purtroppo il fastidio continuava ed aumentava. Così cerca 3 settimane fa ho optato per una gastroscopia con biopsia annessa. I risultati sono una gastrite cronica lieve. Da 3 settimane, subito dopo la gastroscopia, sto assumendo una pasticca di Pariet da 20 mg al giorno (su prescrizione del gastrointerologo), ho corretto l'alimentazione ed ho ridotto sensibilmente il fumo, ma purtroppo a distanza di 20 giorni non vedo progressi. Sono una persona ansiosa ed emotiva, e l'unica cosa che vorrei ora è fare la vita di un 22enne. Non riesco più ad uscire, non riesco a trovare lavoro, ed il mio mio medico mi dice che il problema risiede nella mia testa. Sarà anche vero, ma anche quando provo a reagire, lo stomaco mi da problemi. Forte nausea, senso di svenimento, diarrea, panico. Se scrivo questo è perchè sinceramente non riesco più a vivere tranquillamente. Se non curo prima il fisico, non riesco a curare la mia mente. Chiedo un consiglio, anche una cura alternativa o qualunque altra cosa possa permettermi di guarire e di vivere come un 22enne, e non come un'anziano ipocondriaco. Grazie di cuore.
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Dr. Claudio Lorenzetti Psichiatra, Farmacologo 249 4
Molti disturbi a livello gastointestinale possono essere accentuati dalla presenza di un disturbo psichico se no addirittura provocati. Dai sintomi che Lei lamenta è abbastanza chiaro che siamo di fronte oltre che a una gastrite cronica anche ad un probabile disturbo d'ansia (Disturbo di panico): è verosimile che trattanto questa patologia con una terapia psicofarmacologica i suoi disturbi potrebbero scomparire o per lo meno ridursi in modo significativo.

Dr. Claudio Lorenzetti

Dr. Claudio Lorenzetti

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dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Ma i farmaci contro i disturbi d'ansia possono essere presi solo dopo un consulto con un psichiatra o un neurologo? E se no, saprebbe indicarmi quali sono e come meglio orientarmi? La ringrazio per avermi risposto in giornata e per avermi dedicato la sua attenzione.
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Dr. Claudio Lorenzetti Psichiatra, Farmacologo 249 4
Teoricamente la prescrizione dei farmaci contro i disturbi d'ansia è possibile da parte di qualsiasi medico, tuttavia le consiglio una visita specialistica psichiatrica in quanto dalla mia personale esperienza spesso dal medico di medicina generale si hanno prescrizione di farmaci puramente sintomatici (benzodiazepine) che se non usati con accortezza danno dipendenza farmacologica e comunque non curano il disturbo. La classe dei farmaci attualmente più utilizzata da noi psichiatri nel trattamento dei disturbi d'ansia e quella degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI o ISRS) che comprende ben sei molecole diverse, ognuna delle quali con un suo particolare profilo d'azione. Non posso essere più preciso in quanto non la conosco e quindi non mi rendo conto di quale molecola sulla carta può essere più valida per lei. In appendice le preciso che il neurologo in una situazione di questo tipo centra ben poco, sicuramente meno di un medico di medicina generale: sarebbe come se uno psichiatra si metesse a curare il Morbo di Parkinson o una nevralgia periferica; sono condizioni che conosce in quanto medico, tuttavia non ha quell'esperienza per poter fare la diagnosi con la minor percentuale possibile di errore e per prescrivere dei farmaci che non conosce in modo particolare. Spero di essere stato il più esauriente possibile.
Cordiali saluti.

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Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 463
Gentile utente,
concordo pienamente con i consigli dell'amico Claudio.
Non perda tempo e si affidi ad un bravo specialista.
Cari saluti
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk

Silvio Presta

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dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Il mio medico curante mi ha prescritto 10 gocce di En la sera prima di coricarmi, ed inoltre una visita neuro-psichiatrica. Sinceramente quest'ultima la reputo un pò eccessiva, perchè secondo me bastava anche una visita da parte di un buono psicologo. Sto provvedendo per fissarla all'inizio della prossima settimana, ma vorrei farvi un'ultima domanda. A cosa è dovuto il nodo che sento sotto il pomo d'adamo? Ansia? Anche quando sono tranquillo e penso ad altro non riesco a mandarlo via. Grazie davvero a tutti voi, trovare questo sito e ricevere un vostro consulto mi è servito molto. Buon lavoro e cordiali saluti.
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Dr. Claudio Lorenzetti Psichiatra, Farmacologo 249 4
Forse è bene chiarire che differenza c'è tra uno psichiatra e un psicologo e quali sono i loro rispettivi ruoli. Uno psichiatra è un medico, uno psicologo no. Uno psichiatra può prescrivere dei farmaci e fare una diagnosi molto articolata, lo psicologo mo. Lo psicologo può lavorare anche in ambiti non sanitari (pubblicità, public relations, ambienti di lavoro, ecc.), per uno psichiatra è molto difficile. Entrambi possono fare le psicoterapie. Non si va da uno psicologo perchè uno ha un disturbo poco grave (ci sono psicologi che lavorano a fianco delle psichiatri su pazienti gravissimi) e non si va dallo psichiatra esclusivamente quando si è gravi (lo psichiatra cura anche malattie di lieve entità). Il consiglio che personalmente le dò e prima di rivolgersi ad uno psichiatra, sarà poi questi eventualmente a indirizzarlo anche o solo dallo psicologo. E' un po' quello che succede a chi ha dei problemi ortopedici: non è consigliabile evitare di andare dall'ortopedico (che è un medico)e andare direttamente dal fisioterapista (che non è un medico). Il comportamento del suo medico è corretto (EN) in attesa che lei si sottoponga ad un consulto psichiatrico.
Cordiali saluti.

Claudio Lorenzetti
[#7]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Gentile Dr. Lorenzetti, prima di effettuare la visita neuro-psichiatrica ho preferito effettuare delle analisi e parlare con un gastrointerologo. Il problema non credo sia più la gastrite cronica, ma un fastidio alla base del pomo d'adamo, come le ho detto in precedenza, che mi da continuamente senso di nausea e che mi fa mangiare mal volentieri, con conseguente nausea e bruciore. Spiegato questi sintomi al gastointerologo, quest'ultimo mi ha prescitto la seguente cura: 1 compressa di Nexium 20 mg dopo cena, 2 bustine di Gliptide granulare alle ore 10,30 ed una alle ore 17,30, ed infine 1 compressa di Plasil prima di cena. Tutto questo per 2 mesi. Sinceramente sono confuso, perchè il mio medico curante mi consiglia una visita neuro-psichiatrica, il gastrointerologo una cura da esofagite da reflusso, e tutte le persone che stanno intorno a me credono io stia arrivando lentamente alla depressione. Io sto bene, non ho nulla di grave, a parte uno sciocco fastidio...Non so più che fare, non posso rovinarmi. Scusate per i miei lamenti, aspetto un vostro consiglio. Grazie, buona giornata.
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Dr. Claudio Lorenzetti Psichiatra, Farmacologo 249 4
Gentile Utente,
non credo che una visita psichiatrica possa nuocerLe, mentre penso che potrebbe portare ad una maggiore chiarezza. Ha provato poi a fare le esami del sangue della funzionalità tiroidea e una ecografia del collo nella regione tiroidea? A mio avviso potrebbero essere utili al pari del consulto psichiatrico.
Cordiali saluti.

Claudio Lorenzetti
[#9]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Gentile Dr. Lorenzetti,
credo come Lei che una visita psichiatra non possa che aiutarmi in un momento delicato come questo. Non mancherò di effettuarla, così come non mancherò di effettuare accertamenti alla tiroide nel caso che i fastidi da me descritti non verrano a mancare. Non so se la cura che mi ha dato il gastrointerologo oggi possa risultare efficace (Lei che ne pensa?), ma ad ogni modo ho intenzione di intraprenderla, anche se il mio medico è contrario. Da parte mia, posso dire che è un mese e mezzo che sto assumendo farmaci, ed è una cosa non sana e giusta per un giovane di 22 anni. La terrò informata, e nel caso avrò bisogno di un rapido consulto, so comunque che c'è un medico gentilissimo che può essermi da sostegno, Lei. La ringrazio ancora.
Cordiali Saluti.
Francesco.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

la sua remora ad assumere dei farmaci deve essere vinta dalla convinzione che quell'assunzione le consente di ridurre i sintomi che lamenta.
Se gia' si pone in questo modo in merito alla terapia del gastroenterologo posso gia' immaginare quale sara' la fine della eventuale terapia psichiatrica che dovra' intraprendere.
In ogni caso la richiesta di visita del suo medico di base deve essere per 'visita psichiatrica' e non neuro-psichiatrica.

Cordiali Saluti

Dr. F.S. Ruggiero

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